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TFR? A rapporto!

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a cura della TFR

“È un’estate bellissima, è finita di già”, canta Jovanotti… Un’estate “piena di vita”, quella che abbiamo vissuto tra mare, montagna, sole e campi estivi in tutte le salse. Gli msacchini presenti al campo nazionale di quest’anno ricorderanno sicuramente le afose giornate pugliesi passate in compagnia dei vari ospiti (i più avranno un ricordo affettuoso di Luciano Corradini con la sua armonica…); in quei giorni gli occhi e il cuore si sono riempiti di un Msac che vuole andare “Diritto al Futuro”, partendo dalla riflessione sulla nostra presenza tra i banchi di scuola.

Se ci guardiamo intorno è evidente un sentimento generale di sfiducia nei confronti della classe politica, che ha avuto come prima conseguenza quella del disimpegno e della diffidenza nel cambiamento possibile, anche nelle nostre aule. Noi del Msac però sappiamo bene come volare tenendo i piedi ancorati a terra e crediamo che cambiare sia possibile solo se iniziamo ad agire nel nostro piccolo. Proprio a Molfetta, tra una sventolata e l’altra, è stato annunciato l’inizio dell’anno della partecipazione, che coinvolgerà tutti i circoli d’Italia e che avrà il suo culmine nella Scuola di Formazione Studenti del prossimo aprile (yeeeeah!). Per far sì che la “macchina della partecipazione” abbia avvio, è necessario che ognuno si rimbocchi le maniche; e allora, quale sfida migliore poteva essere lanciata se non quella di candidarsi nelle proprie scuole?! Quest’anno più che mai ogni msacchino è chiamato a prendersi cura dei propri compagni di scuola attraverso il servizio negli organi collegiali.

Sappiamo però quanto sia difficile rendere concreta l’idea di candidarsi, dal momento che quello degli OO.CC. è un mondo per alcuni inesplorato ed è proprio per questo motivo che il Msac ha pensato di costituire una Task Force Rappresentanza (per gli amici TFR) che dia sostegno a tutti coloro i quali abbiano voglia di incominciare l’avventura bellissima dell’essere rappresentanti. Gli obiettivi della commissione saranno quelli di fare rete tra circoli e rappresentanti msacchini di tutta Italia, accompagnare chiunque voglia intraprendere un percorso di rappresentanza e stimolare la candidatura; è importante essere guidati in una scelta di questo tipo, che necessita di tanta competenza, pazienza, lungimiranza, ma soprattutto tanta voglia di mettersi in gioco. Pertanto, la commissione sarà così divisa: ci saranno Francesco Caputo e Marianna Occhipinti per i rappresentanti di classe, per quelli d’istituto Lorenzo Zardi e Francesco, il quale guiderà anche quelli degli organi di garanzia e di valutazione, Emanuela Gitto e Andrea Facciolo per la Consulta Provinciale; questa suddivisione consentirà alla TFR di seguire passo passo tutti coloro che avranno voglia di candidarsi, prima e dopo la candidatura (anche in caso di mancata elezione), sia fisicamente (saremo a vostra disposizione per incontrarvi) che virtualmente (gruppi Whatsapp, email, videochiamate, ecc..)

La prima tappa di quest’avventura sarà la pubblicazione dell’AB OO.CC.. Questo strumento proporrà un punto d’incontro nelle scuole per approfondire il tema degli OO.CC., attraverso diverse modalità (assemblee, giochi di ruolo, ecc.) che ogni circolo adatterà alle necessità della propria diocesi. Il fascicolo, infatti, fornirà degli spunti utili per conoscere e approfondire il ruolo degli organi collegiali, e per questo sarebbe bello coinvolgere più studenti possibile, chiunque voglia tenersi informato su ciò che accade nel proprio Istituto.

Molti studenti eletti hanno difficoltà a portare avanti attività concrete nella propria scuola, svalutando così il proprio ruolo al suo interno; la riflessione su ciò ha portato la TFR a pensare ad un ulteriore punto di riferimento per i futuri rappresentanti, ossia “Professione rappresentante”, un vero e proprio vademecum nel quale essi potranno vedere un valido compagno di avventura per l’intero periodo di servizio di rappresentanza. Al suo interno troverete consigli, esempi di progetti che altri rappresentanti hanno realizzato, dritte sulla legislazione in merito e molto, molto altro…

Prima dell’uscita di Professione rappresentante (Aprile prossimo), la TFR provvederà ad un canovaccio di assemblea sulla partecipazione: abbiamo infatti notato come spesso oggi le assemblee siano dei tempi morti, pur essendo nate dalla straripante passione che alcuni studenti hanno messo nella scuola in cui credevano. Il Msac sente di dover riaccendere quella passione del passato, e proiettarla in quel futuro che altro non è che il presente in cui ci impegniamo.

Per futuri aggiornamenti e contatti, tenete sott’occhio il sito www.msac.aziocattolica.it

Inizia un nuovo viaggio, un nuovo anno scolastico è alle porte, e tu, sei pronto?

Diritto al futuro: adesso arriva il bello

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a cura del Msac Trieste

“Descrivi il campo msac in 4000 battute”. Ma come posso concentrare tanta gioia, tante emozioni, tanta forza in 4000 battute?

L’unico modo che ci viene in mente è riportare quelle parole, quei sogni e quei pensieri che ci hanno accompagnate in quel lungo viaggio verso casa, verso la nostra quotidianità.

E la cosa più stupenda è che ci siamo rese conto che il vero CAMPO MSAC cominciava proprio allora: nel nostro circolo, nella nostra città, nella nostra scuola.

 

“E’ la prima volta, il primo campo in assoluto che mi dispiace lasciare” “Certo, capisco” “Sto parlando sul serio babbea” “Si.. Quindi, chi ami?” “…il MSAC” “Tipo?? Ma davvero? Racconta!”

“Non so bene perché, non so come sia successo, mi ha presa e mi ha trasportata. Fino ad adesso ero ancora approdata al porto, quando vedevo invece gli altri msacchini partire per un viaggio fatto di cuori che palpitano all’impazzata all’incontro di altri ragazzi, carichissimi, pronti per avventurarsi a dormire poco o niente, ma tener duro agli incontri perché suscitano mille pensieri, mille domande, perché semplicemente piacciono, e se piacciono sono per forza belli e se sono belli, come dice qualcuno, sono anche buoni.

Questo campo mi ha cambiata, mi avete staccata da riva e ho iniziato a prendere il vostro passo. Ora sono pronta, sono una msacchina, e la cosa più bella di tutto è che non sono sola!”

ROBERTA

 

Come descrivere il campo nazionale? Forse la definizione adeguata è “incontro – scontro”! Stupisce infatti come lo stile msacchino, interpretato e vissuto durante l’anno in maniera così poliedrica dai diversi circoli, in quest’ occasione ci accomuna eliminando le differenze geografiche e culturali permettendoci  così di riflettere e “scontrarci”  su tematiche e problematiche di interesse collettivo.

Personalmente sfuggire alla monotonia estiva per partecipare al campo nazionale mi rendeva scettica ma ripensandoci è stata una privazione vantaggiosa, poiché solo ora posso affermare di appartenere veramente al movimento e di conoscere un gran numero di studenti interessati a migliorare l’ambiente e la partecipazione scolastica; insomma desiderosi di dire “I CARE”!

LUCIA

 

Quest’estate ho avuto la splendida occasione di partecipare al campo nazionale. La settimana è stata molto intensa di emozioni, allegria e gioia. Essendo stata la mia prima volta, non conoscevo nessuno oltre alle ragazze con cui sono arrivata da Trieste. Appena arrivate però sono stata circondata da tante persone entusiaste di fare conoscenza e dopo qualche ora sentivo di aver già fatto nuove amicizie. Durante la settimana si è creato uno spirito di gruppo e complicità e ciò mi ha davvero sorpresa. Le giornate erano piene di incontri in cui abbiamo riflettuto sul diritto del nostro futuro e attività di gruppo molto belle. È stata una settimana davvero speciale, molto intensa, durante la quale ho pensato molto, ho conosciuto tante belle persone, e mi sono davvero divertita. Spero di riavere presto l’occasione di partecipare ad un evento così bello.

ELENA

 

Il campo nazionale di quest’ anno non è stato solo il mio primo campo nazionale, ma è stata anche la mia prima vera settimana piena di vita, di gioia, di verità e di serenità. È stata una settimana di formazione che mi ha cambiata e cresciuta e che mi ha convinto ancora di più a portare avanti questo movimento con infinita gioia! Parlare del nostro futuro da sotto tutti i punti di vista, mi ha aperto gli occhi mi ha fatto capire quanta strada c’è ancora da fare e con quanta forza e fede devo affrontarla e viverla nel migliore dei modi. Sono cresciuta dopo questo campo, sono più viva, più carica. Sono una msacchina! Grazie anche a tutti i #legamibelli che sono nati o che si sono rafforzati e che nonostante la distanza sono veri e forti ma soprattutto sono FAMIGLIA! Tutti erano a braccia aperte pronti ad accogliere ogni msacchino e ad aiutare con una spalla, una mano o un sorriso. Non c’è dono più grande di andare diritto al futuro insieme a questa sorprendente, immensa, gioiosa, straordinaria, forte seconda famiglia che è il MSAC. È difficile trovare un solo aggettivo con quale descrivere questa settimana, ma di sicuro è stata una settimana piena di gioia.

ROSARIA

Diritto al futuro: un punto di partenza

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di Ettore Gravina, Msac Benevento

Anche quest’anno come ogni anno si è svolto il campo nazionale del Movimento Studenti di Azione Cattolica (MSAC), dal 4 al 9 agosto a Molfetta (BR), dal titolo “DIRITTO AL FUTURO”.

Il tema, come ci ha spiegato il segretario nazionale Gioele Anni, è stato estrapolato dal discorso di insediamento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, snodato in vari punti e ovviamente rivolto al mondo a noi più vicino, la SCUOLA.

Le giornate sono state intense, frenetiche e piene di ricordi; le tematiche trattate nei vari giorni e nei gruppi di lavoro ci hanno formato su ciò che costituisce la nostra scuola italiana e il rapporto che noi studenti dobbiamo avere con essa. Il nostro futuro… i nostri sogni… le nostre preoccupazioni… calate e confrontate con studenti venuti da ogni parte d’Italia.

L’esperienza vissuta è stata piena di emozioni, l’ansia di non sapere cosa ti aspettava o chi avresti trovato ha preso il sopravvento fin quando non siamo entrati nella struttura e l’impatto è stato altamente positivo, trovarsi di fronte centinaia di ragazzi dai cui occhi traspariva gioia, entusiasmo, vogli di sapere, di capire, tutti uniti da un unico scopo quello di confrontarsi.

Per noi della diocesi di Benevento l’esperienza è stata ancora più forte in quanto abbiamo potuto confrontarci con circoli un po’ più “maturi” e capire come muoverci in questa nuova esperienza e come raggiungere il nostro obbiettivo: far sentire la voce di ogni singolo studente.

E’ stata questa l’emozione più forte… sì perché è confrontandosi che si cresce e si riesce a capire come mettersi in movimento, e come agire nel concreto nelle proprie realtà territoriali.

Altra emozione è stata la “conoscenza”. Conoscere nuove persone, nuovi studenti con le stesse ideologie con lo stesso obiettivo: quello di creare una scuola a forma di studente… avendo sempre presente il motto di Don Lorenzo Milani che accomuna tutti noi msacchini:” I CARE” … mi interessa, mi sta a cuore.

Certo, il tutto parte da questo motto, che in due battute esplica ciò che un msacchino ma dapprima un cristiano aderente ad una associazione debba avere.

L’impegno sarà grande, come sarà grande la mole di lavoro che bisognerà affrontare per far sì che il MSAC prenda il volo nella mia realtà diocesana, ma tutto ciò non ci spaventa… La forza, la gioia e l’entusiasmo che il campo e tutti gli msacchini partecipanti hanno destato è stata tanta, come forte è stata l’emozione nell’essere stato preso in considerazione per effettuare quest’articolo.

Auguro a tutti un proficuo anno associativo nell’amore in Cristo.

Rappresentanti di classe/istituto/Consulta? Insieme è più bello! (È nata la “TFR” Msac)

Cari Segretari e referenti legislativi,

anche quest’anno settembre è arrivato! È ora di rispolverare libri e quaderni e controllare di avere tutta la cancelleria nell’astuccio.

Ma dopo la Mo.Ca di Rimini e il campo nazionale a Molfetta, ormai è chiaro: quest’anno il MSAC non vuole spolverare solamente quaderni e penne, ma vuol tirare a lucido quella stramaledetta voglia di #partecipare che troppe volte è rimasta coperta dalla polvere del pregiudizio che sia complicato, inutile e superfluo: per il MSAC ha inizio lo straordinario Anno della Partecipazione!

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Dal campo nazionale abbiamo iniziato a capire com’è necessario muoverci per rianimare la partecipazione: è necessario un “nuovo umanesimo” degli organi collegiali. Basta con i contenitori vuoti, è giunto il momento di tornare ad abitare quegli spazi di partecipazione che ci sono dati, ed è giusto tornare a scoprire la bellezza di una partecipazione vera.

A volte, tuttavia, abbiamo semplicemente paura di non farcela. Se è così…allora non dobbiamo più temere: è nata la Task Force Rappresentanza (TFR) Msac!

Fanno parte della TFR 5 amici che conoscete bene:

Andrea Facciolo, 20 anni, diocesi di Alessandria, incaricato regionale del Piemonte-Valle d’Aosta e delegato del MSAC al Forum delle associazioni studentesche presso il MIUR.

Marianna Occhipinti, 23 anni, diocesi di Ragusa, incaricata regionale della Sicilia.

Francesco Caputo, 19 anni, diocesi di Lecce, segretario diocesano MSAC.

Emanuela Gitto, 19 anni, diocesi di Messina, segretaria diocesana MSAC.

Lorenzo Zardi, 20 anni, diocesi di Imola, segretario diocesano MSAC.

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Lo scopo della TFR sarà:

  • Fare rete. Siamo tutti MSACchini e tutti ci stiamo mettendo al servizio delle nostre scuole; allora mettiamo in condivisione sia le cose che non vanno sia quelle che funzionano per vivere una grande esperienza di rappresentanza condivisa. Fare rete è una possibilità in più che il MSAC ci permette di vivere, grazie alla nostra natura di associazione studentesca nazionale. E allora vogliamo che questa possibilità in più diventi una ricchezza, perché l’esperienza di una rappresentante di Otranto può diventare ricchezza per uno di Trieste e viceversa. Facendo rete faremo in modo che le scuole di tutta Italia crescano insieme in partecipazione attiva!
  • Essere vicini e accompagnare. La TFR vuole accompagnare lungo tutto l’anno l’attività nelle scuole degli MSACchini che decidono di impegnarsi nel servizio della rappresentanza. Non ve lo nascondiamo, tra le bellezze dell’essere rappresentanti ci saranno anche momenti di difficoltà ma insieme si possono risolvere; la TFR ci sarà apposta per sentire tutti i rappresentanti, per dare consigli, per affrontare insieme le problematiche. Con sfaccettature diverse, nel fare il rappresentante a Palermo, a Lecce, a Roma, a Torino o a Trieste, si incontrano le medesime difficoltà: allora, affrontiamole insieme!
  • Supportare la candidatura. Noi non solo pensiamo ma crediamo fermamente che ogni MSACchino d’Italia possa essere un valido rappresentante per la propria classe, per il proprio istituto e presso la consulta provinciale. Ne abbiamo la certezza perché uno studente tra i 14 e i 19 che dice “I Care” alla propria scuola è pronto a prendersi una responsabilità.

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 La Task Force Rappresentanza sta operando concretamente per fornire materiali a tutti gli msacchini desiderosi di vivere al meglio l’Anno della Partecipazione. In particolare, con 3 diversi strumenti:

  • AB.(OO.C)C. Preparazione di un formato di incontro sull’ABC degli organi collegiali da proporre nelle scuole di tutta Italia. Con questo incontro, pensato per le classi prime e seconde, ma in generale per tutti gli “analfabeti” di organi collegiali, vorremmo iniziare l’anno partendo dalle basi: quali sono e come funzionano i nostri spazi della partecipazione.
  • Assemblea sulla partecipazione. A volte le tematiche affrontate nelle nostre assemblee sono scontate, banali, sempre le stesse, poco interessanti, e per questo le assemblee stesse sono scarsamente partecipate. Il cruccio principale dei rappresentanti rimane sempre quello di trovare tematiche accattivanti per incrementare la partecipazione attiva dei suoi compagni. E allora la TFR, unendo le due cose, penserà per il nuovo anno a un format di assemblea proprio sulla partecipazione che ogni singolo rappresentante potrà proporre come tematica per la propria classe o il proprio istituto.
  • Professione rappresentante. Non sarà pronto nell’immediato ma certamente all’SFS sarà lanciato “Professione rappresentante”, un nuovo fascicolo targato MSAC che sarà complementare a “Professione studente”. In particolare in “Professione rappresentante” la TFR andrà a inserire quelli che sono i consigli pratici per fare il rappresentante nel migliore dei modi. “Professione rappresentante” vuole essere un manuale che al bisogno può essere consultato per ricevere praticità di consigli e condivisione di esperienze già

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La modalità con cui la TFR opererà per essere vicina a tutti richiederà un impegno da parte di tutte le diocesi: quello che vorremmo è costruire un gruppo di persone da tutta Italia, e per questo sarebbe molto importante che ogni circolo nominasse il suo referente legislativo!

  • Cari segretari, non potete “morire di lavoro” per l’AC e per il MSAC. Perciò sono due le richieste che vi facciamo:
    1. in questo periodo potete inviarci schedari con tutti i numeri delle persone che anche solo vagamente hanno intenzione di provare a candidarsi (prima, naturalmente, chiedete il loro consenso! J). Possibilmente sarebbe utile che oltre a nome, cognome, numero di telefono e email ci indicaste anche a quale servizio intendano candidarsi (classe, istituto o consulta). Una volta che avremo tutti i numeri noi potremo contattare loro in diversi modi (studieremo quello più efficace, perché non un bel gruppone Whats App?)
    2. nominate un referente legislativo. Questa attenzione che il MSAC ha sempre avuto ora sarà più utile che mai e diventerà fondamentale per la sostenibilità della rappresentanza. Vi spieghiamo perché nel punto sotto, quello per i Referenti legislativi.
  • Cari Referenti legislativi, ci piacerebbe che foste voi a seguire più da vicino la questione rappresentanza. Il compito potrebbe risultare anche molto dispendioso perciò, siccome anche voi avete una vita, potreste anche chiedere all’équipe di dispensarvi da ogni altra attività strettamente organizzativa. Il compito che vi viene richiesto è quello di sostenere e accompagnare le persone o le liste con studenti MSACchini e fare da tramite tra loro e l’equipe. È importante che durante l’anno i rappresentanti non siano mai lasciati soli e abbiano – oltre al vostro sostegno e aiuto – anche quello della lista e/o in generale quelli degli MSACchini del loro istituto. Vostro compito pertanto potrebbe essere di organizzare insieme ai rappresentanti riunioni periodiche con gli MSACchini dell’istituto, per fare in modo che la responsabilità rimanga unica ma condivisa. Inoltre come referenti avrete il compito di riferire a tutta l’equipe le attività delle singole scuole. 
  • Cari segretari e referenti il servizio che vogliamo costruire insieme si rivolge anche a tutti i giovanissimi interessati delle vostre diocesi, anche se non partecipano direttamente alle attività del MSAC. Vi chiediamo quindi di coinvolgerli e di segnalarceli (analogamente a quanto abbiamo appena scritto per i vostri circoli), accordandovi e parlandone con l’équipe giovani della vostra diocesi.

Per seguire al meglio i rappresentanti all’interno della TFR ci siamo suddivisi le diverse tipologie di rappresentanza da seguire: Francesco Caputo e Marianna Occhipinti si occuperanno della rappresentanza di classe, sempre Francesco e Lorenzo Zardi della rappresentanza d’istituto e Emanuela Gitto e Andrea Facciolo si occuperanno della consulta.

Marianna Occhipinti 3335909217

Andrea Facciolo 3287958857

Francesco Caputo 3334382979

Emanuela Gitto 3455922505

Lorenzo Zardi 3487852463

In bocca al lupo, e buon Anno della Partecipazione!!!

Mari, Andre, Manu, Fra, Lollo

Sale, luce e profumo per le nostre scuole (14.09.2015)

Posted on Facebook – Movimento Studenti Azione Cattolica – 14/09/2015 h.2:26

È famosa la notte prima degli esami. Ma a noi piace il cambiamento, e quindi pubblichiamo un post nella notte prima del primo giorno di scuola.

Con il tempo si impara, dicono. Eppure possono passare i cinque anni delle superiori senza che la scuola ci cambi, senza che ci formi come donne e uomini pensanti. In fondo non è lo scorrere dei minuti che ci aiuta ad apprendere una pagina di storia. Il tempo, se non siamo disposti a viverlo da protagonisti, rimane un contenitore delle nostre noie quotidiane. Domani ricomincia un anno di scuola, tu che da parte starai? Sarai un osservatore distratto di ciò che accade o sarai tu a incidere sulla realtà che ti circonda?
Con tutto il cuore vi auguriamo di essere sale, luce e profumo per le vostre scuole. Che ogni giorno sia buono per dare sapore a quella lezione che sembra insipida, se non è insaporita dalla vostra curiosità. Che ogni giorno sia buono, per illuminare con la verità ogni occasione di dialogo con i compagni. Che ogni giorno profumi del vostro coraggio nelle assemblee studentesche, che a volte sanno di muffa e hanno bisogno di aria nuova. Se vissuto così, ogni giorno sarà buono per realizzare in tutte le nostre scuole…l’ Anno della Partecipazione! Buon inizio a tutti gli studenti, msacchini e non. E ricordate da domani come si inizia…da domani… DON’T HATE, PARTICIPATE!

Ade, Giò, Rosa, Matte, don Mic e l’équipe

La “buona scuola” è legge. Che cosa c’è, che cosa manca?

Il 9 luglio, la Camera dei Deputati ha approvato la “buona scuola”. Che cosa comprende il provvedimento che dall’anno prossimo cambierà alcuni aspetti nella vita delle nostre scuole? Il nostro delegato al MIUR, Andrea, ce lo spiega con un grafico…
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…e qualche parola di spiegazione.

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Che ne pensa il Msac della riforma? Il nostro segretario, Gioele, ne ha parlato con il quotidiano Avvenire:

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Secondo noi, insomma, si poteva fare di più, e lo abbiamo sostenuto durante tutto il percorso di discussione. Quel che è certo è che ora si apre una nuova fase: la “buona scuola” dovrà essere attuata, dentro le scuole, e per questo saranno protagonisti gli studenti, gli insegnanti, i genitori, i dirigenti scolastici.

Referendum in Grecia: scenari di cambiamento per l’Europa

di Giovanni Mugnaini (Incaricato regionale MSAC Toscana)

“Descrivi i risvolti politici ed economici del referendum greco del 5 Luglio 2015”. Una domanda di un professore di storia alla quale gli studenti dovranno rispondere, in un futuro non molto lontano. Storia, sì, perché quanto accaduto ieri in Grecia e, soprattutto, le reazioni che ci saranno nei prossimi giorni, finiranno presto sui libri scolastici.

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Dal 1992 a oggi molti sono stati i referendum sull’Unione Europea e sull’Euro, alcuni con risultati ‘pesanti’ (per esempio, il 28 Settembre 2000, il popolo danese votò “no” alla moneta unica). Ma il referendum tenutosi ieri in Grecia assume un’importanza particolare. Alla popolazione greca era chiesto se volesse accettare o meno l’accordo proposto dai creditori (ovvero chi ha fornito prestiti alla Grecia durante la crisi: la Banca Centrale Europea, l’Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale): in pratica, un piano concordato di tagli e riforme per poter accedere a nuovi prestiti. Ha trionfato il “no” con circa il 61% dei voti, respingendo le proposte giudicate figlie delle politiche di “austerità”, ovvero di riduzione e stabilizzazione delle spese dei Paesi membri, da parte dell’Unione Europea. Un risultato che apre scenari nuovi, “inediti”, come ha detto il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che non ha mancato di richiamare a un senso di responsabilità comune per cercare di trovare un accordo. Questo percorso inesplorato che da ieri sera la Grecia, come tutta l’Ue, ha intrapreso rischia di diventare come l’approdo dell’ultimo viaggio di Ulisse (anche lui greco, un caso?), che Dante narra nel canto 26esimo dell’Inferno: un naufragio.

Ma la Grecia, culla della civiltà occidentale, con la vittoria del “no” potrebbe dare origine alla rinascita di un’Europa migliore. La politica di austerity sostenuta dalla Ue (e soprattutto dalla Germania) deve essere soggetta a un cambiamento, e deve essere rivista anche la politica europea. Al tavolo delle trattative della Ue si parlerà certamente di come gestire e, soprattutto, se dare degli aiuti economici alla Grecia e quindi rivedere la politica economica del Vecchio Continente. Ma si discuterà soprattutto se tenere la Grecia nell’Unione oppure no. Prima del referendum questo era un argomento “tabù”. Da oggi, contenti o no, c’è il dovere di prendere in considerazione quest’opportunità. Il pericolo esiste ed è più vivo che mai anche se Tsipras in primis ha più volte affermato che il “no” non equivale a una richiesta di uscire dalla Ue.

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L’Unione si trova con le spalle al muro: dare aiuti alla Grecia o cacciarla? Entrambe le soluzioni hanno degli aspetti negativi. Primo perché espellere la Grecia danneggerebbe tutta l’Unione rischiando di farla fallire. Secondo perché la Russia sta agendo da “spettatore interessato”, con Putin che ha già strizzato l’occhio alla Grecia, offrendole solidarietà e il coinvolgimento di Atene nella costruzione di un tratto del gasdotto Turkish Stream in territorio greco. Uno stretto legame russo-ellenico è un rischio da non sottovalutare.

Dall’altra parte anche Tsipras e il suo governo si trovano con le spalle al muro: l’astuta mossa politica del referendum probabilmente l’ha reso più forte in Grecia e in Ue, perché facendo decidere al popolo ha giustificato le sue azioni dando la parola alla democrazia. Ora però si trova davanti a un bivio: con la vittoria ha preso il coltello dalla parte del manico, ma la punta è rivolta verso la stessa Grecia, come una nuova spada di Damocle. Le sue promesse (alcune quasi impossibili, come quella di riaprire le banche oggi, sostenuta anche da Varoufakis, il suo ormai ex Ministro delle Finanze) adesso le deve realizzare. E se è vero che parte del popolo greco si lamenta del fatto che Tsipras non abbia rispettato gran parte delle promesse fatte, ora non può più sbagliare, pena il fallimento del governo e, quel che è peggio, dello Stato.

Il primo ministro greco, Alexis Tsipras

Il primo ministro greco, Alexis Tsipras

La speranza cui dobbiamo aggrapparci è che si possano aprire delle vere trattative (le dimissioni di Varoufakis, da sempre l’uomo più deciso del governo Tsipras potrebbero facilitarle) per cercare di trovare un accordo tra l’Unione europea e la Grecia e che non ci sia un “muro contro muro”, che le parole a caldo di ieri sera del Ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble presagiscono.

Dobbiamo augurarci che ciò non accada anche perché l’Italia, come la Francia, non è immune dalla crisi che si verrebbe a creare con l’uscita della Grecia. Un mancato accordo sarebbe una vittoria dei nazionalismi. Potrebbero rafforzarsi fronti intransigenti e spesso demagogici che spingerebbero per un’uscita dall’Euro, senza valutarne le effettive conseguenze.

“Buona Scuola” al passaggio finale: tutte le novità. Msac: “preoccupazione e rammarico per gli ultimi sviluppi”.

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La “Buona Scuola” sembra arrivata all’ultimo miglio: è stato infatti presentato il “maxi-emendamento” dei relatori e ieri sera il Consiglio dei Ministri ha autorizzato il ricorso al voto di fiducia su questa modifica. Continua a leggere

Nuovi fondi per l’autonomia delle scuole: un’occasione per gli studenti

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Il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha firmato il consueto decreto che ogni anno finanzia l’autonomia scolastica (in base alla legge 440 del 1997), ovvero tutte quelle attività che le nostre scuole possono mettere in campo oltre le ore di lezione per ampliare l’“offerta formativa”.

Quest’anno, il decreto prevede qualche “sorpresa” per le nostre scuole. Mentre negli ultimi anni, infatti, i fondi stanziati per le attività in autonomia erano costantemente e drasticamente scesi, le risorse previste per il 2015 aumentano e soprattutto vengono destinate ad ambiti specifici legati al potenziamento dell’offerta formativa (a differenza di quanto accaduto negli anni scorsi, quando si prelevavano risorse destinate all’ autonomia per risolvere le “emergenze” del momento).

Nel dettaglio le risorse per il 2015 ammontano a 93,2 milioni diEuro, quasi 40 milioni in più rispetto ai 56 milioni stanziati nel 2014. Non si raggiungono le cifre di inizio millennio (nel 2000, le attività in autonomia erano finanziate con 166,7 milioni); ma è sicuramente un’inversione di tendenza che fa ben sperare.

Tali risorse saranno divise su tre principali voci:

  • 16,6 milioni vanno per la formazione del personale e degli insegnanti con particolare attenzione alle lingue straniere.
  • 25 milioni circa serviranno per le scuole: per implementare il digitale, le nuove tecnologie e la sicurezza
  • la parte del leone però la fanno i progetti rivolti agli studenti a cui è destinato il restante 60% dei fondi (oltre 51 milioni) suddivisi prevalentemente su 5 aree: rapporto scuola/lavoro e Made in Italy; sport e cultura; partecipazione studentesca; integrazione e inclusione. Tra le varie voci spicca l’aumento di fondi per l’ alternanza scuola lavoro (da 11 a 19 milioni). Diversi interventi anticipano alcune misure previste dal DDL Buona Scuola.

Altre novità sono il ritorno della “Giornata nazionale della scuola”; e nuovi fondi per la lotta al bullismo e l’educazione alla legalità.

Infine la valutazione dei progetti sarà più rigorosa e si premieranno quelli più coinvolgenti e innovativi, così come anche le verifiche sullo stato dei progetti e sulle loro ricadute pratica saranno più diffuse: se da un lato si aumentano le risorse per l’autonomia, giustamente poi si chiede anche alle scuole di utilizzare queste stesse risorse in totale trasparenza. A questo link si trovano le slides riassuntive del provvedimento.

Lo stanziamento di questi fondi è sicuramente importante e ci auguriamo che vengano stabilizzati e confermati anche per i prossimi anni, così che si possano avviare azioni durature nelle scuole.

Intanto ricordiamo a tutti i circoli che con l’inizio dell’estate bisogna iniziare a pensare e scrivere i progetti da presentare alle proprie scuole per il prossimo anno: questi progetti andranno valutati dagli organi collegiali e finanziati anche con i fondi della legge 440. Magari non riusciremo a organizzarci già quest’anno, ma ricordiamoci sempre che, grazie all’autonomia, abbiamo una grande opportunità per essere protagonisti delle nostre scuole, e animarle grazie alle nostre proposte. E questo è essere #AlPostoGiusto!

La Camera approva la “buona scuola”

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La Camera dei Deputati ha approvato in prima lettura, con 316 voti a favore e diversi emendamenti il testo del disegno di legge “La Buona Scuola”. Ora la “palla” passa al Senato, infatti una proposta di legge deve essere approvata nello stesso testo sia dalla Camera che dal Senato. Per questo si parla di “prima lettura” perché, se pure il Senato farà delle modifiche, il testo dovrà tornare alla Camera per essere nuovamente approvato.
Ma con quali cambiamenti, rispetto al testo presentato dal Governo a marzo, la Buona Scuola è stata approvata dalla Camera? Vediamo alcune modifiche essenziali:

  • “Super preside” e POF Il Dirigente non scrive da solo il piano dell’offerta formativa (come prevedeva il testo originario), ma ne delinea gli indirizzi (a oggi nelle scuole questo passaggio inziale non è previsto). Poi il POF viene elaborato in Collegio docenti e infine approvato dal Consiglio di istituto. Il piano diventerà triennale e dovrà indicare anche il personale docente, ATA e le infrastrutture (laboratori, strumenti tecnologici…) necessari per espandere l’offerta formativa. I piani, dopo una valutazione degli uffici scolastici regionali, verranno finanziati dal Ministero dell’Istruzione in base alle risorse disponibili (con il rischio, qualora le risorse fossero troppo poche, che non tutte le proposte del piano vengano finanziate…).
  • Alternanza scuola/lavoro Sono rafforzate le risorse stanziate per l’alternanza scuola lavoro. È stata mantenuta l’adozione della Carta dei diritti e doveri delle studentesse e degli studenti in alternanza scuola lavoro, con il parere del Forum nazionale delle associazioni studentesche che portava avanti la richiesta da anni. vs_66875_12_af
  • Assunzioni e “organico dell’autonomia” È confermata l’immissione in ruolo per l’anno scolastico 2015/2016 di 100.000 docenti. Confermato anche l’Organico dell’Autonomia. Ci saranno dunque docenti che non avranno ore in cattedra (come li vediamo sempre nelle ore curriculari), ma saranno “al servizio del POF”. Tuttavia se i posti per il potenziamento dell’offerta formativa rimanessero scoperti a settembre, dopo le assunzioni, non potrebbero essere coperti da supplenti. Quindi va sottolineato che l’organico dell’autonomia non sarà stabile, perché non sarà possibile sopperire con un supplente alla mancanza o assenza temporanea (es. malattia o maternità) di un docente impegnato al miglioramento dell’offerta formativa (es. un docente che tiene corsi di recupero o potenziamento, percorsi di arte…). Questo naturalmente è un elemento di preoccupazione.
  • Il preside sceglie gli insegnanti L’organico dei docenti verrà definito ogni tre anni su base regionale. I prof saranno poi chiamati dai Presidi per comporre la “squadra” di docenti di ogni istituto e potranno inviare ai dirigenti scolastici il loro curriculum vitae. Professori-in-un-corso-CEFAEGI1
    Questa disposizione determina un incremento dei poteri dei Presidi, che avranno il compito di assegnare incarichi triennali ai docenti, rinnovabili o meno dal Preside stesso. I Dirigenti non potranno però chiamare docenti con cui hanno legami di parentela.
  • Carta del docente ok, Carta dello studente ko Confermata la carta elettronica per l’aggiornamento personale del professore con un budget di 500€ a docente ogni anno. Non è stato invece previsto un potenziamento della Carta dello Studente.
  • Nucleo di valutazione Prima dell’assunzione a tempo indeterminato vi sarà una fase di formazione e prova che sarà valutata dal Preside, sentito il Comitato per la valutazione dei docenti in cui siederanno anche rappresentanti dei genitori e, nelle superiori, degli studenti. Lo stesso Comitato elabora anche i criteri di valutazione di tutti i docenti, anche se il Preside sceglierà quali docenti premiare economicamente, utilizzando i criteri individuati dal Comitato. studenti1
  • Finanziamenti Per quanto riguarda i finanziamenti da parte dei privati sparisce la norma sul 5×1000 che aveva destato le proteste anche del terzo settore. Rimangono la detrazione per le spese sostenute per frequentare le scuole paritarie (fino a 400€ all’anno a studente) e lo School Bonus: chi farà donazioni alle scuole per nuovi edifici, manutenzioni e progetti per l’occupabilità degli studenti avrà uno sconto sulle tasse pari al 65% dei fondi donati.
  • Deleghe al Governo Nell’ambito delle deleghe al Governo, sparisce quella per il riordino e la riforma  degli organi collegiali mentre rimane quella per l’emanazione della legge quadro nazionale sul diritto allo studio.
    Per quanto riguarda la legge sul diritto allo studio, molte volte chiesta dal Forum, dobbiamo segnalare come non si prevedano investimenti di risorse, che sono però essenziali per attuare una significativa legge quadro nazionale, così come è annunciata.

La discussione continua e noi rimaniamo disponibili, anzi promotori del dialogo e del cambiamento. La riforma ancora non è all’altezza della nostra idea di buona scuola, ma continueremo a impegnarci fino all’ultimo nella ricerca di un miglioramento. Perché il MSAC è degli studenti e per gli studenti.

Da Roma è tutto, linea agli msacchini!