Archivio mensile:Febbraio 2010

Eppur si può!

Ricordate la lettera di quel prof di informatica di Lecce pubblicata qualche tempo fa sul nostro blog? Ebbene, si trattava di una lettera aperta al Ministro Gelmini in cui l’istituto tecnico a cui apparteneva il professore chiedeva chiarimenti e provvedimenti in merito ai progetti di riforma dei tecnici, onde non comprimere eccessivamente i quadri orari di informatica, sacrificando così tanti progetti sperimentali cresciuti all’ombra dell’autonomia che avevano prodotto eccellenti risultati tra gli studenti e nel territorio. Oggi gli studenti e i docenti di quell’istituto gridano vittoria, perchè pare che le loro istanze siano state ascoltate. Un esempio del fatto che forse la macchina ministeriale delle riforme non è poi così impenetrabile e indifferente alle ragioni di chi la scuola la vive da dentro, tutti i giorni? Allora “battersi” per una scuola migliore si può, non è vera la frase “tanto non cambia nulla”? voi che ne pensate? e voi, come state reagendo alle novità introdotte dalla riforma della scuola? siete combattivi (propositivamente!) o rassegnati?

Dopo aver sollevato la questione a livello nazionale, giunge oggi la conferma

I docenti del Costa di Lecce l’hanno spuntata

INFORMATICA RESTA!!!

Un grande risultato per gli studenti, che continueranno a trarre benefici dall’eccellenza formativa sviluppata negli ultimi dieci anni dalla scuola salentina

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Se nessuno occupa mi preoccupo

Pubblichiamo qui un articolo apparso oggi sull’Unità che parla di mobilitazione studentesca. E voi studenti che ne pensate? Ci stiamo ad essere ritratti in questo modo?è aperto il dibattito!!!

È passata la stagione classica, e niente occupazioni scolastiche. Nessuno sembra essersene accorto, ma è un unicum: quest’anno è saltata la protesta studentesca. Il mondo della scuola viene tuttora animato da fermenti continui, ma è come se tutto si muovesse sotto traccia, dopo che il movimento dell’Onda è andato a infrangersi su un muro di indifferenza. Da quel momento la scuola sembra essere uscita dall’agenda politica nazionale. Secondo gli esperti di comunicazione è un problema che avrebbe stufato il grande pubblico. E in assenza di proteste eclatanti, non c’è motivo di occuparsene. Resta da spiegare perché allora Riccardo Iacona sbanca l’auditel proprio quando dedica una trasmissione alla scuola, rivelando per esempio che in Sicilia l’85% degli edifici scolastici non è in regola con le norme di abitabilità e agibilità.
E però qualcosa significa se proprio l’anno scolastico 2009/10 sarà ricordato come il primo da tempo immemorabile senza quel rito anche un po’ stracco che era la protesta studentesca d’autunno, pronta a rientrare in vista delle vacanze di Natale e poi degli scrutini. Dopo la sconfitta subita con la riforma Gelmini, il dissenso stenta a prendere corpo. La massa degli indifferenti prevale, almeno fino a quando i nodi verranno al pettine e i tagli toccheranno il portafoglio di insegnanti e genitori.
A voler essere ottimisti, però, non è detto che quest’anomala assenza di proteste studentesche non rappresenti un fatto positivo. In fondo l’occupazione d’istituto in novembre era solo un tafferuglio, e qui servirebbe la rivoluzione. Era la valvola di sfogo momentanea che consentiva di rimettere la pentola a pressione sul fuoco senza il pericolo che scoppiasse.
Adesso qualcuno ha pure tappato la valvola: vediamo che succede.

Aperte le iscrizioni alla SFS 2010!!!

Carissimi, sono ufficialmente aperte le iscrizioni per la attesissima Scuola di Formazione nazionale per Studenti, la SFS 2010!!!! Tre giorni di dibattito, confronto e passione aperti a tutti gli studenti delle scuole secondarie superiori d’Italia, aderenti e non all’associazione. Perciò ditelo ai vostri prof, ai vostri educatori giovanissimi, ai presidi, ai compagni, ai quattro venti: gli studenti possono lasciare il segno! Il Movimento Studenti di Azione Cattolica dà appuntamento a 2000 studenti a RIMINI, dal 16 al 18 aprile 2010!

Vuoi saperne di più? Vai a curiosare sul brioso sito www.sfs.azionecattolica.it e… falla girare!

Intanto una clamorosa notizia: i costi. Rullo di tamburi… il viaggio verso RIMINI andata e ritorno, da qualsiasi angolo dell’Italia costa solo 20 euro!!! Basta aderire al fondo viaggio nazionale, aggiungendo la quota dei 20 euro a quella di partecipazione della SFS che è di soli 100 euro. Ed è TUTTO INCLUSO, dai pasti al dormire al viaggio!!! La SFS è davvero un regalo per tutti!!!

On-line tutti i materiali, dal programma alle note tecniche ai materiali per prepararsi ai temi della SFS. E c’è un’altra notizia: la SFS è formativa!!! Nessun pericolo per l’assenza da scuola: la SFS è riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione come valevole per il conseguimento dei crediti formativi. Una bella occasione perciò per fare un’ottima esperienza formativa, una ganza dose di divertimento… e sapere che tutto ciò è riconosciuto dal MIUR come attività scolastica! Una valida proposta alternativa alle gite lì dove non fossero possibili. Dai un’occhiata alla circolare per la partecipazione degli studenti che il Ministero ha inviato a tutti i presidi d’Italia

Ed una pagina è infine dedicata agli ex msacchini che vorranno festeggiare il 18 aprile il centenario. Domenica infatti spegneremo le candeline sulla torta della storia centenaria msacchina!

Insomma la SFS non potete proprio perdervela. é formativa, è popolare ed è per tutti. Davvero.

Cattedra UNESCO sul pluralismo religioso

Da alcuni anni è attiva inItalia una cattedra internazionale patrocinata dall’UNESCO sui temi del pluralismo religioso. Le lezioni, aperte a tutti, si offrono come occasione d’incontro e di ascolto di figure di spicco del panorama politico-religioso del mondo: sono già stati “prof per un giorno” il generale dei domenicani Timothy Radcliffe, il prof. Romano Prodi, il prof. Raimón Pannikar, e ha come ospiti nei prossimi anni figure del medio Oriente, della Russia, della Cina, dell’America Latina, dell’Africa.

Di seguito, segnaliamo gli appuntamenti previsti dalla cattedra in quest’anno accademico, dedicati proprio al tema del rapporto tra insegnamento religioso e istruzione pubblica. Ricordiamo che tali occasioni formative sono valide per il conseguimento di credito formativo per gli studenti delle scuole superiori.

  • 5 febbraio. I simboli religiosi nello spazio pubblico. Prendendo spunto dalla sentenza della Corte Europea dei diritti umani a Strasburgo, il già Presidente della Corte Costituzionale Valerio Onida, un teologo, Giuseppe Ruggieri, ed uno storico, A. Melloni, discuteranno la presenza del crocifisso nelle scuole e nello spazio pubblico
  • 3 marzo. Diritti delle donne a partire da Genesi 1. Interpretazione del brano biblico sulla creazione della donna e commento sull’attualità dell’emancipazione femminile a cura di HAIM BAHARIER, una delle voci più autorevoli dell’ebraismo europeo, allievo del filosofo Emmanuel Levinas.Aula dello Stabat Mater all’Archiginnasio di Bologna, ore 17
  • fine aprile 2010: Lectio Magistralis del prof. Sergei Ignatov, MInistro dell’Istruzione, della Gioventù e delle Scienze della Repubblica di Bulgaria e rettore della New Bulgarian University. Tema: L’insegnamento religioso in un contesto pluralista

per info: www.unescochair.fscire.it

Una foto alle scuole italiane!

Caro MSAC

Sono una studentessa universitaria che collabora con Italia Futura, un’associazione nata per promuovere il dibattito sul futuro del Paese. Lo scorso 16 gennaio abbiamo inaugurato a Napoli la campagna sui Maestri d’Italia a cura del prof. Adolfo Scotto di Luzio ( http://www.italiafutura.it/dettaglio/110022/maestri_ditalia): “investire su una scuola di qualità: è così che l’Italia che vuole guardare avanti si prende cura di se stessa”.

Ti  scrivo, in quanto Movimento Studenti di Azione Cattolica, per chiedere il tuo aiuto. Abbiamo deciso di dar vita a un censimento fotografico delle scuole del nostro paese: stiamo raccogliendo le foto delle scuole d’Italia, per mostrare quelle stesse foto a architetti e professionisti che possano costruire insieme la scuola che vorremmo (http://www.italiafutura.it/dettaglio/110269/scuole_degli_italiani)

Ti chiedo quindi di inviarci una o più foto delle vostre scuole, rispondendo a questa mail oppure pubblicandole direttamente sulla pagina di Italia Futura su Facebook (http://www.facebook.com/pages/Italia-Futura/115688019273), per poter analizzare insieme lo stato attuale degli edifici scolastici e individuarne le soluzioni. Le foto andranno poi a formare una mostra sulle Scuole d’Italia, in concomitanza con il centocinquantenario dell’unità d’Italia. Anche attraverso questa sfida si gioca il futuro della scuola nel nostro Paese.

Sarebbe bello poter coinvolgere un gran numero di giovani in questa iniziativa: solo insieme possiamo migliorare la condizione delle scuole italiane!

Ti invito inoltre a dare un’occhiata al nostro sito: http://www.italiafutura.it/.

A presto, Elisa

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Elisa Gerardis
Italia Futura
Viale Parioli 124, 00197 Roma
Tel 06.8079944
Fax 06.80660332
gerardis@italiafutura.it
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Nasce sulla rete w il concilio!

Un portale per far conoscere il Concilio Vaticano II alle nuove generazioni!

Viva il Concilio‘ è anzitutto espressione di ringraziamento, poiché lungo i secoli della sua storia alla Chiesa non è mai venuta meno l’assistenza dello Spirito Santo. Nel caso del concilio Vaticano II, ancora una volta, lo Spirito di Dio non ha lesinato i suoi doni, versandoci in grembo «una misura buona, pigiata, scossa e traboccante» (Lc 6,38b). Deo gratias.

Viva il Concilio‘, oltre ad essere una benedizione, costituisce una pro­messa: solo a condizione di rinnovare la fedeltà e la verità di quell’evento spi­rituale sarà possibile per la Chiesa cattolica disporre dei doni ricevuti e tenerne viva la memoria. In modo tenace Paolo VI ha richiamato il dovere ecclesiale della “fedeltà al Concilio”, poiché trattandosi di un evento che chiama in causa la responsabilità apostolica, prima «dobbiamo comprenderlo» poi «dobbiamo seguirlo».

Viva il Concilio‘ è un compito che si fonda sulla memoria, impegna il presente e apre alla profezia. Occorre «ricordare che il Concilio scaturì dal grande cuore del papa Giovanni XXIII […] Noi tutti siamo davvero debitori di questo straordinario evento ecclesiale» (Benedetto XVI). Per questo, la lezione dell’ultimo Concilio dev’essere accolta come «la grande grazia di cui la Chiesa ha beneficiato nel secolo XX: in esso ci è offerta una sicura bussola per orientarci nel cammino del secolo che si apre» (Giovanni Paolo II).

Viva il Concilio‘ vuol essere, per ultimo, un sito web – promosso da Giacomo Canobbio, Piero Coda, Severino Dianich, Massimo Nardello, Gilles Routhier, Marco Vergottini, con i cardinali Carlo M. Martini e Roberto Tucci, e il vescovo Luigi Bettazzi. Vi si troveranno a) fonti; b) interventi magisteriali; c) saggi teologici; d) iniziative (testi, video, convegni e pubblicazioni), utili per sollecitare il popolo di Dio a leg­gere e interpretare “nel cono di luce del Concilio” (Paolo VI) l’agire e la testimonianza ecclesiale nell’oggi della storia.

Milano parla della riforma…

da www.agensir.it

Più che un “progetto di riforma”, quello che si è appena concluso con le ultime disposizioni del ministro Gelmini è “un riordino della scuola italiana, con una riduzione di tempo-scuola e una semplificazione di percorsi per la secondaria, che lasciano però sussistere quattro diversi percorsi – tra loro poco comunicanti – per soddisfare l’obbligo scolastico e/o giungere al diploma”. E’ quanto si legge in un documento a cura dell’Azione Cattolica Ambrosiana, l’Aimc (Associazione italiana maestri cattolici) e l’Uciim (Unione cattolica italiana insegnanti medi) di Milano, che definisce la riforma scolastica “un riordino amministrativo dell’esistente, dettato da esigenze economiche”. “Punto fermo necessario”; comunque, ma “insufficiente”, perché “manca un’idea di fondo, un progetto nuovo, più ambizioso a livello culturale e didattico, almeno all’altezza dei valori sempre rimarcati dai progetti di legge via via emanati”. Una “lacuna”, questa, che per i firmatari del documento non è però attribuibile soltanto alla politica, quanto piuttosto al fatto che “manca nel nostro Paese un’attesa positiva e costruttiva riguardo ala scuola”, percepita da adulti e giovani “come una pratica da sbrigare, un male necessario, come le tasse, distante dai mondi vitali che ne motiverebbero l’esistenza”.

Se il” riordino” giunge al traguardo, è la tesi delle associazioni, “ora la parola passa alle scuole, alle famiglie, perché molto resta ancora da pensare e da fare”. Di qui la necessità di “ripartire seriamente dalla centralità della persona, pensata dentro una trama di relazioni sociali importanti, ragioni per le quali la scuola ha un valore strategico nella crescita di un Paese”. In un Paese, come il nostro, “divenuto multiculturale, multietnico, luogo di immigrazione dopo decenni di emigrazione, ottava potenza mondiale a livello economico” – si legge nel documento – “tornare a pensare a partire dal dato costituzionale è un compito possibile e necessario per dare anima alla scuola e per comprendere la sua decisività per formare giova i dialogici, capaci di convivenza in un contesto pluralista, democratico, europeista, capaci di abitare e di edificare una società realmente multiculturale, integrata, non impaurita, disponibile ad offrire a ciascuno pari opportunità di riuscita”. Raccogliere la “sfida educativa” significa inoltre far sì che i valori della Costituzione si traducano in “processi di cittadinanza attiva”. In ambito scolastico, infine, “urge il completamento della revisione degli organismi che governano sia le autonomie scolastiche che l’intero sistema d’istruzione e formazione, oltre che l’indicazione dell’iter di formazione dei docenti iniziale e in servizio.

VIA ALLA RIFORMA DELLE SUPERIORI

Oggi, 4 febbraio, il Consiglio dei ministri ha dato il via definitivo alla riforma del sistema di istruzione secondario di II grado approvando, in seconda lettura, i regolamenti recanti “norme per il riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali”. La riforma partirà già dal prossimo anno scolastico per le SOLE classi prime. Accolta quindi la richiesta del Forum delle Associazioni studentesche maggiormente rappresentative, delle commissioni cultura di Camera e Senato e del Consiglio di Stato.
Dal prossimo anno scolastico il sistema di istruzione secondario di II grado sarà così organizzato: 6 percorsi liceali (classico, scientifico – diviso in due indirizzi-, linguistico, scienze umane e coreutico-musicale), 2 settori per gli istituti tecnici – economico e tecnologico – (suddivisi al loro interno in diversi ambiti per un totale complessivo di 11 indirizzi) e, infine, altrettanti settori, con 6 indirizzi complessivi, per i professionali.

Il primo settore degli istituti tecnici riguarda due indirizzi: “amministrativo, finanza e marketing” e “turismo”. Il secondo settore – quello tecnologico – è suddiviso in nove indirizzi:  “meccanica, meccatronica ed energia”, “trasporti e logistica”, “elettronica ed elettrotecnica”, “informatica e telecomunicazioni”, “grafica e comunicazione”, “chimica, materiali e biotecnologie”, “sistema moda”, “agraria, agroalimentare e agroindustria” e, infine, “costruzioni, ambiente e territorio”.

Gli istituti professionali saranno suddivisi, invece, in 2 settori: “servizi” e “industria e artigianato”.