Archivio mensile:Settembre 2011

L’intervento di Napolitano alla cerimonia di apertura dell’anno scolastico

Si è svolta venerdì 23 settembre al Quirinale la cerimonia di apertura dell’anno scolastico 2011-2012 a cui hanno partecipato 2500 ragazzi insieme a esponenti della scena politica e delle istituzioni. Per il MSAC era presente Stefano Dalla Mora dell’équipe nazionale.

Riportiamo qui di seguito il testo dell’intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

E’ con grande piacere che accolgo voi tutti dai più piccoli ai più grandi, che accolgo questo speciale evento qui in Quirinale. E’ la sesta volta, è per il sesto anno che lo faccio da quando sono Presidente, e vi assicuro – dico sinceramente – che è questa la cerimonia più bella e gioiosa che ospitiamo : perché voi ragazze e ragazzi di ogni età, siate ancora agli inizi o verso la conclusione del vostro percorso scolastico, trasmettete freschezza, slancio, curiosità e apertura al futuro, siete portatori di speranza. Ma nello stesso tempo richiamate tutti noi che abbiamo responsabilità nella guida del paese, al dovere di darvi speranza, al dovere di darvi seriamente motivi di fiducia nel domani. E questo rende – innanzitutto per me che vi parlo – anche molto impegnativa questa cerimonia, questa occasione di incontro.

Celebrando il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ho messo in evidenza come dalla nostra storia ricaviamo motivi di orgoglio per quello che abbiamo costruito e di fiducia per come l’Italia ha saputo superare momenti drammatici, prove molto dure e difficili. Ma riflettendo sul passato, sul lungo cammino percorso e soprattutto sull’oggi, dobbiamo sapere che è venuto un altro di quei momenti in cui bisogna riuscire a fare egualmente un grande sforzo – noi italiani, noi Italia unita – per garantirci un degno futuro, per garantirlo alle generazioni più giovani.

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Ciao Giancarlo!

Giancarlo Zizola, vaticanista di Repubblica, era stato msacchino negli anni ‘50, delegato diocesano studenti a Treviso. Lo avevamo conosciuto meglio a Roma durante la scuola di giornalismo msacchina organizzata nel novembre 2010, durante la quale l’ultima mattina si era seduto a colloquio con noi per scambiarci sogni e prospettive su etica e giornalismo.

Ieri mattina ha avuto un malore. Si trovava a Monaco di Baviera per seguire un convegno interreligioso organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. Non è riuscito a raggiungere l’ospedale.

Lo ricordiamo riproponendo la sua testimonianza di ex msacchino che ha voluto lasciarci tra le pagine di questo blog nella quale, tra le altre cose, aveva detto:

“Non ho mai rinunciato all’essenza etica del giornalismo,che è quella di fare domande e di non accontentarsi delle risposte,specie di quelle del potere.”

 

Buon anno!

Carissimi msacchini, carissimi studenti di AC,

Buon anno!

Domani, per molti di noi, inizia un nuovo anno di scuola. Per alcuni fortunati ci sono ancora gli ultimi attimi di vacanza da assaporare, ma entro lunedì 19 settembre saremo di nuovo tutti seduti fra i banchi di scuola.

Già, quei banchi cha abbiamo lasciato lo scorso giugno, ci stanno aspettando. Li troviamo esattamente come li abbiamo lasciati. Non aspettano altro che essere abitati, vissuti, “segnati” dal nostro passaggio.

E allora buon anno! Ci auguriamo davvero di poter fare di questo tempo un momento di  forte crescita perchè, troppo spesso ce ne scordiamo, la scuola è un’opportunità da cogliere e valorizzare. E’ vero, spesso ci fa sudare, dopotutto nessuno dice che studiare sia semplice, ma ci fornisce gli strumenti per interpretare e leggere il nostro tempo, ci fa pensare, ci aiuta a sviluppare un pensiero critico, ci rende indipendenti. Allo stesso tempo è anche il luogo per eccellenza dove impariamo ad essere cittadini e a fare esercizio di democrazia.

Ecco perciò l’invito che vogliamo farci all’inizio dell’anno scolastico: siamo veri protagonisti all’interno delle nostre scuole, facciamoci promotori dei cambiamenti di cui la scuola ha bisogno e che auspichiamo, continuiamo ad essere propositivi, a portare avanti e a perseverare in uno stile di dialogo, confronto e rispetto che sempre più spesso, purtroppo, ci rendiamo conto essere dimenticato dai più. Siamo innanzitutto studenti credibili. E’ di questo che la scuola ha bisogno, è questo il segno che siamo chiamati a dare! E’ questa la più bella e significativa risposta che possiamo offrire al Paese in questo momento di grande difficoltà.

E’ infatti inutile negarlo, anche quest’anno per la scuola italiana (ma non solo per la scuola) si preannuncia un autunno caldo. Il perchè lo sappiamo. La scuola sta attraversando  ormai da tempo un periodo di grande trasformazione e di grande crisi. Crisi di fiducia, crisi economica, crisi educativa. E proprio per questa ragione ha bisogno di non essere abbandonata. Perché la scuola serve, noi ci crediamo e siamo pronti ad impegnarci per costruirla!

Abitate dunque le vostre scuole, vivetele il più possibile! Respirate l’aria delle vostre classi,   datevi da fare negli organi collegiali (candidatevi!), fatevi portatori di proposte concrete e non solo di proteste urlate. E’ di questo che le nostre scuole hanno bisogno: di gente che dimostri di continuare a scommettere su di lei, sulle giovani generazioni e che abbia voglia e capacità di incidere sul cambiamento!

Allora continuiamo a costruire, perseveriamo a sognare. Questo non significa essere ciechi di fronte alle difficoltà che stiamo vivendo, al contrario. E’ un’assunzione di responsabilità, una prova di maturità, una scelta. Per costruire la scuola che serve, la scuola che lascia il segno, vogliamo infatti sfoderare le armi più potenti che abbiamo dalla nostra parte, perchè sono quelle che ci ha insegnato la democrazia e sono le uniche a cui vogliamo e ci sentiamo di dover ricorrere a 150 anni dall’Unità d’Italia: il dialogo ed il confronto. Vogliamo infatti ricordare la grande lezione democratica della nostra storia repubblicana, ed impegnarci già noi, già adesso, a recuperare l’eredità dei nostri fondamenti costituzionali. Vogliamo impegnarci affinchè le forme democratiche ci diano l’occasione di dimostrarci cittadini degni del Vangelo.

Allora è proprio il caso di dircelo: buon anno a tutti, studenti e professori! Mettiamocela tutta, la nostra passione, il nostro impegno. Ce n’è bisogno.

 

In preghiera per don Domenico

Mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina ed Assistente Generale dell’Azione Cattolica Italiana, a seguito di un incidente occorsogli lo scorso martedì sera, mentre era in processione con un gruppo di pellegrini verso il santuario della Santissima Trinità di Vallepietra è ricoverato in condizioni severe, in prognosi riservata, presso il Centro di Rianimazione del Policlinico Universitario A. Gemelli. Al momento le condizioni stazionarie.

In questi giorni sono stati tantissimi gli attestati di affetto, amicizia e vicinanza che sono giunti dalle diverse realtà ecclesiali, dalle istituzioni civili e da singoli cittadini di tutta Italia. In moltissime diocesi e parrocchie sono stati organizzati e sono in programma momenti di preghiera per sostenere il nostro vescovo.

Anche noi msacchini, nella nostra preghiera, gli siamo vicini  e ci stringiamo intorno a lui in questo momento di dura prova.

Forza don Domenico! L’Azione Cattolica tutta e la tua diocesi ti stanno aspettando!

alla maturità test Invalsi e possibilità di ottenere borse di studio

La scuola non è ancora cominciata (a proposito, siete pronti per un nuovo anno da vivere su e giù fra i banchi di scuola?) e già si pensa agli esami di maturità. Sembra infatti che per i test Invalsi sia proprio giunta l’ora della Maturità. A quanto pare per l’anno 2012 si tratterebbe solamente di una sperimentazione che porteranno avanti le scuole che decideranno di aderire a questo progetto, ma già nel 2013  il test Invalsi potrebbe già diventare obbligatorio per tutti i maturandi. Una prova in più alla maturità? No, questi test,che non si sa ancora di quali materie potrebbero essere composti (probabilmente italiano e matematica, ma dovrebbero toccare anche altre discipline) andrebbero infatti a sostituire il famosissimo e temutissimo quizzone, insomma niente più terza prova.

Il Ministro dell’Istruzione, l’on. Mariastella Gelmini, ha spiegato che allargare il campo d’azione di questi test “è essenziale per innalzare il livello di qualità del sistema di istruzione”.

Ma le novità per chi si sottoporrà all’esame di maturità nel 2012 non finiscono qui. Sembra infatti che dopo la pubblicazione dei quadri chi avrà preso almeno 80 su 100 potrà decidere volontariamente di affrontare un’ulteriore prova (sempre preparata dall’Invalsi) e che metterà in palio borse di studio da 10000 euro per chi deciderà di iscriversi all’università lontano da casa. Inizialmente i fondi deriveranno da un doppio stanziamento: 10 milioni di euro da parte del Miur e 20 milioni dai fondi Pon dell’Ue, ma al progetto sembrano interessate anche alcune  aziende italiane ed in particolare Confindustria.

In attesa di conoscere i dettagli dell’iniziativa, fonti vicino a Trastevere danno per certa la possibilità, per gli studenti che hanno conseguito la borsa di studio, di ottenere un secondo sussidio a fondo perduto anche al termine del primo anno di università, a patto però di aver svolto tutti gli esami e conseguito almeno una media del 27. Dal secondo anno di università le modalità di accesso non cambieranno, ma gli studenti si impegneranno a restituire i 10000 euro quando avranno firmato il primo contratto di lavoro.

Potete leggere queste notizie per esteso cliccando qui e qui!

Insomma 2 novità! Cosa ne pensate? Qual è stata la vostra prima reazione nel leggerle?