Archivio mensile:Novembre 2013

27 novembre, Forum delle associazioni studentesche – report

Si è svolto stamattina il terzo Forum delle associazioni studentesche da quando il ministro è Maria Chiara Carrozza, Dopo un incontro conoscitivo a giugno e un confronto su libri di testo ed e-book in agosto, il Forum è tornato a riunirsi a poche settimane dalla trasformazione in legge del DL 104, il testo noto come “L’istruzione riparte!”. Sostanzialmente due i punti all’ordine del giorno: la presentazione di proposte unitarie da parte del Forum (organismo consultivo che porta al ministro la voce degli studenti raccolta dalle 7 associazioni più rappresentative) e interventi in merito alla già citata legge Carrozza (DL 104) in materia di istruzione. Presenti tutte le associazioni: Movimento Studenti di AC, Movimento Studenti Cattolici, StudiCentro, Unione degli Studenti, Federazione degli Studenti, Rete degli Studenti Medi e Movimento Studentesco Nazionale.

 

Il moderatore odierno, Virgilio Falco di StudiCentro, introduce citando la situazione della Sardegna. C’è bisogno dell’invio di materiali per le scuole a Olbia e Cagliari, i punti di smistamento individuati: nella circolare del Ministero (allegata a questo link) si può leggere come contribuire con donazioni e/o raccolte di attrezzatura (il MIUR si fa carico di spese e logistica delle spedizioni). Tutte le scuole sono invitate a prendervi parte, e volentieri diamo voce a questa richiesta nell’amicizia con gli studenti sardi.

Dopo questa doverosa premessa, a nome del tavolo Virgilio ha poi illustrato tre proposte che il Forum aveva già discusso negli anni scorsi, raggiungendo un’intesa finora vanificata dai vari scossoni dell’attività governativa. Queste le tre proposte ora nelle mani del ministro Carrozza:

proposta di modifica del Decreto del Presidente della Repbblica (D.P.R.) numero 567, sul tema del protagonismo studentesco, per rendere più efficiente e partecipato il funzionamento degli organi collegiali.

proposta di legge quadro nazionale sul diritto allo studio: mentre a oggi ogni Regione, nella sua autonomia, può decidere come intervenire in materia di diritto allo studio, il Forum vuole istituire delle prestazioni essenziali di servizi per gli studenti che vengano rispettati uniformemente su tutto il territorio nazionale.

adozione di uno Statuto per le studentesse e gli studenti in stage, in modo da certificare diritti e dovere degli alunni coinvolti in percorsi formativi all’interno di luoghi di lavoro.

 

Il moderatore ha poi chiesto a nome del Forum dei chiarimenti al ministro Carrozza su due temi di cui si è letto sui media: la possibili emanazione di una nuovo provvedimento in materia d’istruzione collegato al DL 104; e l’avvio di percorsi di sperimentazione per licei della durata di 4 anni.

 

È iniziato quindi il giro di tavolo con i pareri sul DL104. Ogni associazione ha portato le sue osservazioni: tutti hanno chiesto al ministro che le associazioni studentesche vengano convocate ai tavoli tecnici che studieranno i provvedimenti di attuazione della legge. Per il MSAC è intervenuto il delegato al MIUR Michele. Questi, schematicamente, i punti del nostro intervento, ripresi dalle proposte dei circoli e dalle discussioni nelle iniziative nazionali:

Diritto allo studio: ribadiamo la necessità di una legge quadro per fissare livelli essenziali di assistenza e di prestazione (LEA e LEP) compatibili con il programma Europa2020.

Osservatorio per le disabilità: era stato attivato con Profumo e il MSAC era l’associazione del Forum delegata a seguirlo: ora quali prospettive per questo organo?

– Dispersione scolastica: poiché le associazioni studentesche sono esplicitamente citate nella nuova legge con il compito di prendere parte all’organizzazione di attività pomeridiane a scuola, diamo la nostra disponibilità con alcune proposte per impiegare questi tempi: formazione di gruppi di studio; percorsi di educazione alla cittadinanza; sviluppo di attività benemerite come ad esempio l’iniziativa “Quotidiano in classe”; proposte di attività fisica, soprattutto per scuole con strutture inadeguate; percorsi di integrazione con studenti stranieri…

– Orientamento: anche qui le associazioni studentesche sono esplicitamente citate: chiediamo che una circolare del Ministero faccia presente alle scuole la possibilità di coinvolgerci nei percorsi di orientamento; offriamo le nostre esperienze di percorsi d’orientamento  esperienziale già attive in alcune diocesi (Trieste, Rimini, Imola, Lodi, Albano…) e facciamo presente anche la necessità di percorsi di ri-orientamento per gli studenti bocciati nel biennio iniziale.

– Edilizia scolastica: chiediamo tempistiche celeri per il decreto attuativo di concerto tra i Ministeri dell’Economia e dell’Istruzione.

– Potenziamento dell’offerta formativa: quanto ai fondi che verranno stanziati, ci auguriamo che verranno utilizzati per: un effettivo insegnamento di “Cittadinanza & Costituzione”; il potenziamento dell’insegnamento di lingua inglese, possibilmente adattato alle specificità di ogni scuola; l’insegnamento di lineamenti di economia e diritto on ogni scuola, almeno nel biennio.

– Formazione dei docenti: anche qui saranno stanziati fondi, si punti su: inglese; nuove tecnologie; corsi specifici per insegnanti che vivono in aree ad alto tasso di immigrazione.

Stage e alternanza scuola/lavoro: rendere più efficaci i percorsi per gli istituti tecnici e professionali, e valorizzarli anche per i licei spesso esclusi da simili esperienze formative.

– Libri di testo: chiediamo un chiarimento nei prossimi mesi sulla questione Opensource, al momento troppo vaga.

– Bonus maturità: raccogliamo l’appello dei 2000 studenti ancora “nel limbo” dopo il pasticcio estivo sul bonus.

 

Il ministro ha poi iniziato una ricca contro-replica.

Ci ha ringraziato per le proposte presentate, assicurando che le prenderà in esame come frutto di un lavoro di intesa tra le varie anime del mondo studentesco. Ha detto di credere nella partecipazione studentesca e nella presenza degli studenti alla governance della scuola; ma la partecipazione deve essere regolamentata per essere quanto più organica e rappresentativa.

Il ministro riconvocherà a breve il Forum: «se possibile già prima di Natale», per parlare di alternanza scuola/lavoro (con un possibile coinvolgimento degli studenti nella valutazione dei percorsi attualmente esistenti di alternanza scuola/lavoro); e poi a gennaio, per discutere insieme dell’accesso all’università dalle scuole superiori.

Molto netta sulla presunta legge delega: ci saranno dei provvedimenti urgenti in un testo dedicato solo a università e ricerca; ma l’istruzione secondaria non sarà toccata a breve da nuove leggi, anzi il ministro intende dare il via a una Costituente della Scuola in cui siedano attivamente anche gli studenti. La Costituente sarà il luogo adatto per affrontare il discorso dei cicli e altre questioni sostanziali della scuola del futuro. Su questo tema, il ministro si è soffermata rendendoci partecipi anche delle discussioni interne alle riunioni tra ministri dell’istruzione nell’area UE: in Europa ci si interroga su una scuola che sempre più dovrà avere un modello di formazione continua, in stretto dialogo col mondo del lavoro e al servizio non solo dei giovani ma pure degli adulti. Il ministro dice di non avere idee preconcette su temi quali appunto il riordino dei cicli: servirà comunque, oggi e in futuro, una formazione che sappia mantenersi equilibrata tra “formazione di base” e “formazione vocazionale”, correlata alle specificità di ognuno.

Sempre in tema di Europa, il ministro ha annunciato che coinvolgerà gli studenti durante il semestre di Presidenza Europea dell’Italia (dal 1/7/2014), da cui dipenderà molto della reputazione internazionale del nostro Paese.

Altre comunicazione sui test Invalsi, che potrebbero cambiare in quanto il Presidente dell’Istituto è dimissionario. Verrà indetto un bando nazionale per la scelta del nuovo Presidente, e i candidati saranno chiamati a spiegare le loro posizioni sul sistema di valutazione. A coordinare il gruppo che selezionerà il nuovo Presidente dell’Invalsi sarà l’ex ministro De Mauro.

Il ministro ha accolto la richiesta delle associazioni di sedere ai tavoli attuativi del DL 104. Sui chiarimenti chiesti dal MSAC, ha assicurato che verrà riattivato il prezioso lavoro dell’Osservatorio per le disabilità e ha anticipato a ore l’uscita di una circolare che rende noto il destino dei 2000 studenti ancora in attesa di essere ricollocati dopo il caos sul bonus maturità. I prossimi test d’accesso, altro annuncio, si terranno ad aprile 2014.

La chiusura del ministro è stato un invito alle associazioni studentesche, e a tutti gli studenti in genere: sappiate creare consenso sull’importanza della scuola, condividendo i vostri progetti, aprendo i vostri spazi di partecipazione e di protagonismo degli studenti. Soltanto con un consenso diffuso, e non ridotto solo agli ambienti della scuola, che l’istruzione è centrale per il futuro del Paese, la politica potrà metterla al centro dell’agenda.

 

In conclusione: siamo stati piuttosto soddisfatti di questo Forum, perché è sempre utile trovare nell’Istituzione di riferimento un ascolto attento e non passivo. È stato bello portare al ministro le nostre idee, sia quelle condivise come Forum che quelle maturate all’interno del nostro MSAC. È la prova migliore che possiamo dare che i giovani non sono remissivi, disillusi, inerti, ma hanno voglia di impegnarsi e mettersi in gioco per cambiare la scuola dal suo interno. Il lavoro da fare è tanto, e le indicazioni del ministro ci hanno sollecitato: tutti insieme, dovremo mantenerci in contatto per entrare con la forza della proposta in questo procedimento per cui il ministro Carrozza pare davvero intenzionata a spendersi. E, detto tra le righe, sarebbe un peccato che tale fucina di buoni propositi e indicazioni concrete fosse guastata da qualche ennesimo ribaltone politico. Speriamo che le forze interne al Parlamento sappiano mantenere coesione davanti alle sfide dell’Italia: gli studenti hanno tanto da dire, e questo momento, tra semestre di Presidenza europea, Costituente della scuola, tavoli attuativi e tutti gli spazi di confronto evocati dal ministro potrebbe davvero essere il tempo favorevole per farci sentire.