Lettera del Ministro alle scuole per i 150 anni dell’Unità d’Italia

 

Cari dirigenti scolastici, cari docenti, carissimi studenti,

lo scorso 17 marzo, in occasione dell’incontro “Bilancio e significato delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia”, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto elogiare il Vostro impegno e il Vostro ruolo come promotori di eventi e iniziative didattiche sulla nostra storia e sui nostri valori.

Il riconoscimento che la più alta carica dello Stato ha voluto tributare al sistema scolastico italiano è certamente meritato: nel corso degli ultimi mesi infatti sono state molteplici le occasioni volute e realizzate grazie all’impegno di centinaia di docenti e al coinvolgimento di studenti di tutte le età, dalle scuole dell’infanzia, alle università, agli enti di ricerca, su tutto il territorio nazionale.

Tali lavori, frutto di un percorso didattico-educativo sulla storia del nostro Paese e sulle grandi tematiche della democrazia, dell’uguaglianza, della solidarietà e della legalità, hanno contribuito a trasmettere alle giovani generazioni il senso di appartenenza alla comunità nazionale e ai valori unitari che, sedimentati ed evoluti nel tempo, restano sempre attuali e pongono le basi per la crescita futura del Paese.

Adesso è importante che il 17 marzo non rimanga un momento puramente evocativo, ma continui a essere una tappa viva del percorso di conoscenza che sperimentate quotidianamente. E’ per questo che il Consiglio dei ministri, all’unanimità e su grande impulso del Presidente Mario Monti, ma anche sulla scia di tante richieste raccolte in questo senso tra docenti e studenti, ha da poco istituito il 17 marzo come “Giornata dell’Anniversario dell’Unità d’Italia”.

Mi unisco perciò all’invito del Presidente Napolitano nel chiedere a Voi tutti di continuare a sviluppare e potenziare tali percorsi, nonché le visite ai Luoghi della Memoria (www.iluoghidellamemoria.it) che hanno  già coinvolto migliaia di studenti, anche nell’anno futuro e in quelli che verranno. Al di là delle date simboliche e delle ricorrenze, non devono mai venire meno nella scuola l’educazione a una cittadinanza responsabile e partecipata, così come il senso di appartenenza a una comunità nazionale in continua evoluzione, ma coesa nei suoi principi fondamentali.

Nel ringraziare ciascuno di Voi per quanto già fatto e nell’esortarVi a non fare mai mancare il Vostro impegno e la Vostra passione in futuro, Vi auguro buon lavoro.

Prof. Francesco Profumo
Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

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