5 in condotta per il metodo

COMUNICATO STAMPA

Gli studenti dell’Azione Cattolica Italiana apprendono la notizia che in queste ore è in discussione presso il Consiglio dei Ministri un decreto legge in materia di istruzione che di fatto accoglie parte delle proposte avanzate dal ministro Maria Stella Gelmini attraverso il ddl presentato l’1 agosto 2008.
Apprezziamo l’impegno del Ministro a porre i temi dell’istruzione all’attenzione del Governo e quindi del Paese, perché, come ha detto Benedetto XVI «aumenta oggi la domanda di un’educazione che sia davvero tale. La chiedono i genitori, preoccupati e spesso angosciati per il futuro dei propri figli; la chiedono tanti insegnanti, che vivono la triste esperienza del degrado delle loro scuole; la chiede la società nel suo complesso, che vede messe in dubbio le basi stesse della convivenza; la chiedono nel loro intimo gli stessi ragazzi e giovani, che non vogliono essere lasciati soli di fronte alle sfide della vita».

Prima di pronunciarci quindi riguardo al merito dei provvedimenti previsti nello schema di decreto-legge, sentiamo di dovere avanzare le nostre osservazioni anzitutto riguardo al metodo.

Ci stupisce la scelta dello strumento del Decreto Legge al fine di introdurre questi provvedimenti, in contrasto con quanto annunciato dal ministro meno di un mese fa, quando queste nuove norme ci sono state indicate come gli elementi fondanti di un Disegno di Legge in materia scolastica.
Il nostro rammarico sta soprattutto nel fatto che pensiamo che la scelta del legiferare mediante decretazione d’urgenza sacrifichi il dibattito in sede parlamentare e nei luoghi istituzionali di confronto tra il Ministero e i rappresentanti degli studenti, dei docenti e dei genitori, quale ad esempio è il Forum delle Associazioni Studentesche.

Riguardo alla reintroduzione del voto di condotta, da una parte condividiamo l’esigenza che il percorso formativo dello studente venga valutato integralmente e non soltanto riguardo ai “contenuti e competenze”, dall’altro ci rammarica profondamente il fatto che in questo modo si cancelli in modo così rapido un articolo fondamentale dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, frutto di un lungo percorso di dialogo e concertazione tra associazioni studentesche e ministero.
Raccomandiamo quindi che si proceda ad una regolamentazione prudente della materia in esame, al fine di evitare gli abusi in cui inevitabilmente potrebbero incorrere le singole istituzioni scolastiche e i singoli collegi dei docenti nell’utilizzo della nuova normativa.

Accogliamo infine con favore l’istituzione della materia “Cittadinanza e Costituzione”, ma con dispiacere notiamo come rispetto al ddl del 1 agosto non sia più previsto un monte ore autonomo e che la nuova materia debba “farsi spazio” negli insegnamenti delle aree “storico-geografiche” e “storico-sociali” in cui essa è inserita. Temiamo che questa scelta abbia come possibile conseguenza la riproposizione di quanto già avviene nel caso dell’educazione civica, materia già presente nei licei e istituti di formazione, ma il cui insegnamento viene spesso fagocitato da parte delle cattedre a cui viene affidata.

Nella speranza di un maggior coinvolgimento nelle scelte operate dal Ministero, cominciamo l’anno scolastico rinnovando al ministro Maria Stella Gelmini la nostra piena disponibilità al confronto e alla collaborazione.

Roma, 28 agosto 2008

3 pensieri su “5 in condotta per il metodo

  1. Gianna

    Ragazzi del MSAC, siete sale della Terra e luce del mondo………..molto più degli onorevoli ministri presenti al meeting di Rimini.
    E’ edificante per tutto il corpo docente scoprire certe novità dal telegiornale, senza averne mai discusso nella sede appropriata che è la scuola………
    I tecnici dell’insegnamento non è opportuno che pensino……..basta che eseguano ed obbediscano.
    Grazie a tutti voi ed al vostro impegno. Dio vi benedica

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