Organi Collegiali

Organi collegiali. Eutanasia o ancora priorità?

Uno dei tre cantieri della Mo.Ca 2009 è dedicato alla riforma degli organi collegiali. Abbiamo parlato tanto, tantissimo, troppo, di partecipazione, rappresentanza democratica, strumenti educativi di cittadinanza nelle scuole. La crisi partecipativa latente nei nostri istituti ci coinvolge tutti e tutti la sperimentiamo, dall’assenteismo alle assemblee d’istituto alla banalizzazione di quelle di classe, dalla diserzione alle elezioni delle rappresentanze dei genitori alle difficili responsabilità dei rappresentanti degli studenti. Ha senso allora, dato il disinteresse diffuso, parlare di riforma degli OO.CC? è possibile rilanciare questo strumento partecipativo o la differenza la fa comunque il coinvolgimento dei rappresentati? Se gli OO.CC infatti si trovano al momento diserti, sorge spontaneo il dubbio che essi siano ancora necessari. Eppure riteniamo che partecipazione, democrazia, cittadinanza studentesca siano da considerare criteri e valori che debbano ancora informare e connotare tutta la comunità scolastica.

L’art. 3 del Testo Unico sulle disposizioni legislative della scuola, istituendo gli Organi Collegiali e riordinandone alcuni preesistenti, ne individuava esplicitamente la finalità istituzionale: “realizzare la partecipazione alla gestione della scuola (…) dando ad essa il carattere di una comunità interagente con la più vasta comunità sociale e civica”. L’allora Ministro della Pubblica Istruzione Franco Maria Malfatti definì gli Organi Collegiali una rivoluzione silenziosa perché concretamente avrebbero cambiato il modo di pensare e vivere l’esperienza scolastica sia da un punto di vista culturale e formativo che partecipativo e decisionale rispetto alla vita della comunità scolastica. Sicuramente le scelte assunte nel 1973-74 non si sono sottratte all’usura del tempo e risentono naturalmente del mutato clima socio-politico all’interno del quale allora furono istituiti e l’odierna crisi della partecipazione studentesca tra l’altro sembra rendere ancora più ostica una possibile loro riforma. Proprio per questo il dibattito politico odierno intorno agli OO.CC porta ad interrogarsi se essi siano ancora uno strumento necessario

Nel corso degli anni vari progetti di legge sono stati depositati alla Camera riguardo agli organi collegiali, in attesa di essere discussi. Al momento la situazione pare esssersi sbloccata e forse questa legislatura riuscirà a portare a termine la tanta attesa riforma. Ma verso dove?Tra le tante proposte di legge presentate(al momento cinque, ma è prevedibile che quelle dell’area del centrodestra si coagulino intorno alla proposta APREA e quelle dell’opposizione intorno al pdl DE TORRE), notevoli sono le differenze, soprattutto perchè si parte da diverse valutazioni del ruolo e delle finalità degli OO.CC, procederebbero quindi ad una loro riforma con esiti totalmente divergenti. Da una parte viene messa al centro la necessità di “alleggerire” le strutture burocratiche che regolano la scuola dell’autonomia e favorire un suo efficace e flessibile “governo”, da una parte quindi viene messa al centro l’efficienza dell’istituzione scolastica, dall’altra viene posto come valore inderogabile la corresponsabilità partecipata al governo della scuola, da parte di genitori e alunni, e quindi il tentativo riformare le strutture già esistenti, assumendo come priorità il rilancio in senso educativo della cultura della partecipazione.

Prevedendo una  prossima discussione, soprattutto dei due testi dell’on. Aprea e dell’on.De Torre, nell’ambito della Commissione Cultura di Camera e Senato, vorremmo partire dalle proposte in essi formulati per poter presentare, dalla parte degli studenti, idee e progetti concreti per un rilancio degli Organi Collegiali, fermamente convinti che valga ancora la pena di trovare e ritrovare luoghi in cui imparare e fare esercizio di cittadinanza studentesca, vera e propria palestra di quella Democrazia che fonda le nostre istituzioni e la nostra società.

L’on. Valentina APREA (PdL) e l’on. Letizia DE TORRE (Pd) saranno presenti alla Mo.Ca sabato pomeriggio

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RIPESCANDO NEL BAULE DELLA PROPOSTA MSACCHINA

vai a vedere la scheda con le attività “Chi vuol esser rappresentante” e le pagine sulla rappresentanza del Progetto Scuole di Partecipazione.

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