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Il MSAC in audizione alla Commissione VII del Senato: un impegno per diritto allo studio e Statuto degli studenti in stage

Ieri pomeriggio il MSAC è stato ricevuto in audizione, insieme alle altre associazioni del Forum degli Studenti, presso la Commissione VII del Senato.

AudizioneSenato-FB

Nelle Commissioni si discutono le proposte di legge prima di presentarle al Parlamento. La Commissione VII, in particolare, si occupa anche di istruzione. Con le audizioni, i parlamentari ascoltano esperti di varie tematiche, in modo da avere contributi qualificati per la loro discussione.

Il tema della convocazione era: «Valutazione del riordino della scuola secondaria di secondo grado, impatto del precariato sulla qualità dell’insegnamento e recenti iniziative del Governo concernenti il potenziamento di alcune materie e la situazione del personale». In pratica, ci era chiesto di esprimerci sulla situazione della scuola italiana, a 5 anni dalla “riforma Gelmini”; e di portare un’opinione su alcune proposte della “Buona scuola”. Qui potete trovare i 5 “ambiti tematici” dell’audizione.

Insieme alle altre associazioni abbiamo presentato un testo unitario. Come sempre, i testi unitari presentano il “minimo comune denominatore” delle 7 associazioni, che hanno posizioni ideali e politiche molto distanti tra loro. Ma se delle proposte comuni arrivano da pensieri così diversi, allora assumono ancora più forza! Qui trovate il parere unitario del Forum.

Palazzo Madama, sede del Senato

Palazzo Madama, sede del Senato

Ogni associazione, poi, ha presentato un proprio singolo contributo. Quello del MSAC si trova qui. Abbiamo detto che la nostra scuola è purtroppo peggiorata negli ultimi 5 anni, a causa dei tagli di risorse e dei pochi servizi offerti agli studenti (per esempio nell’attività importantissima dell’orientamento). Riguardo alla “Buona scuola”, abbiamo ripreso alcune delle richieste che facciamo da più tempo: un impegno per il diritto allo studio; alcune proposte per rendere più attivi gli organi collegiali e le assemblee degli studenti; l’insegnamento di Cittadinanza e costituzione; uno statuto per gli studenti in stage.

I senatori hanno seguito con attenzione. Dopo la presentazione del documento congiunto, alcuni senatori hanno voluto intervenire: tutti si sono congratulati per il lavoro approfondito e per la capacità di trovare posizioni condivise tra associazioni così diverse. Le proposte sul diritto allo studio sono state accolte con favore, così come l’idea di uno Statuto per studenti in stage. Crediamo sia stato un incontro positivo, come quello che abbiamo avuto col ministro Giannini lo scorso 17 ottobre (qui il reportage). Tra pochi giorni, il 15 novembre, termina la fase di discussione pubblica su “La buona scuola” (c’è ancora tempo per dire la propria, sul sito labuonascuola.gov.it). Ora si passa ai fatti: nelle prossime settimane e mesi vedremo quali interventi di riforma saranno messi in campo dalla classe politica. Ci teniamo aggiornati e intanto continuiamo a raccogliere i pareri da tutta Italia: nei prossimi giorni pubblicheremo il “Manifesto della buona scuola” del MSAC, scritto grazie ai dibattiti nelle nostre OktoberFest.

17 ottobre: le proposte degli studenti al ministro Giannini

Oggi, 17 ottobre, il Forum delle associazioni studentesche ha incontrato il ministro Giannini. Un incontro importante, a metà della consultazione proposta dal governo col documento “La buona scuola” (per chi non lo avesse ancora letto, qui c’è il testo completo e qui la più agile guida riassuntiva scritta dal MSAC).

Le sette associazioni del Forum sono molto diverse tra loro per ideali e attività. Alcune, come il MSAC, sono di ispirazione religiosa; altre appartengono a gruppi politici o sindacali di vari schieramenti. Insieme, tuttavia, abbiamo realizzato un documento condiviso. Un bel segno, nel tempo in cui le urla sono spesso preferite al dialogo. Nel documento esprimiamo al ministro Giannini alcune premesse, e 5 punti condivisi da tutti.

ForumStud

Il ministro ha subito voluto dare due precisazioni, riguardo al nostro documento e a certi slogan emersi nelle manifestazioni delle scorse settimane. Per prima cosa, ha affermato che la consultazione non è “finta”, anzi: al termine dei due mesi, il governo presenterà una proposta aggiornata con le osservazioni emerse durante il confronto. Poi, ha negato ogni intenzione di “privatizzare” l’istruzione: “La buona scuola” parla di attrarre risorse per le scuole anche dai privati, non di consentire ai privati le decisioni sulla governance delle scuole.

Terminata la prima replica del ministro, ogni associazione ha esposto il suo commento su “La buona scuola”. Si sono toccati moltissimi temi: prima di tutto il diritto allo studio (spieghiamo di cosa si tratta qui), poi riforma dei cicli, nuovi saperi, valutazione, insegnanti… Il MSAC, che sta costruendo la sua posizione grazie alle OktoberFest in tutta Italia, ha sviluppato alcune riflessioni che potete trovare qui.

Il ministro ha replicato a lungo a tutte le nostre osservazioni, dimostrando uno spirito aperto al dialogo. Per prima cosa ha sottolineato l’impegno del governo nel dare finalmente più risorse alla scuola, come definito dalla proposta di legge finanziaria pubblicata mercoledì 15 ottobre (vedi foto: 1 miliardo di € per il 2015 e 3 miliardi a partire dal 2016. NB: con la “finanziaria” ogni anno il governo spiega gli accorgimenti di spesa che farà per gli anni successivi; questa proposta è valutata dalla Commissione Europea, e poi viene votata a fine anno dal Parlamento):

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Poi, andando per punti, il ministro ha sottolineato:

  • l’impegno già definito per assumere quasi 150.00 docenti, risolvendo il problema storico dei precari. Inoltre, già nel 2015 sarà bandito un concorso per 40.000 nuovi docenti.
  • l’importanza di attuare la vera autonomia scolastica: cioè dare a tutte le scuole le risorse per creare e ampliare la propria “offerta formativa”; ma anche chiedere responsabilità alle scuole nella gestione delle risorse. Dal 2008, con la riforma Gelmini, le scuole hanno avuto sempre meno soldi per ampliare l’offerta formativa: i nuovi investimenti del governo dovrebbero finalmente dare molto più spazio di manovra alle scuole.
  • il ruolo rinnovato dei docenti: ogni scuola avrà un “organico funzionale”, cioè potrà dividere i docenti tra varie attività (non solo lezioni, ma anche progetti, corsi integrativi, percorsi di orientamento…): i docenti saranno poi valutati e, ogni triennio, potranno o meno ricevere un aumento di stipendio (come avrete visto dal parere, il MSAC è contrario a questa proposta).
  • l’impegno per potenziare davvero l’alternanza scuola/lavoro: non perché la scuola diventi un mero “avviamento al lavoro”, ma perché si valorizzi il “saper fare”, oltre al “sapere”, e per ripensare la formazione professionale. Per questo, un impegno specifico sarà dedicato a rimettere in sesto i nostri laboratori.
  • la proposta di rafforzare le «competenze antiche» del nostro Paese (storia dell’arte, musica) ma anche quelle “moderne” (inglese, informatica) in particolare dalla scuola primaria: l’idea è che un pacchetto importante di “competenze di base” va formato fin dalle elementari.

Il governo – ha proseguito il ministro – vuole subito rispondere alle maggiori urgenze; ma non dimentica che, come sottolineato dalle associazioni, una vera “riforma” del sistema scolastico ha bisogno di più tempo. Per questo, l’idea è di agire con un decreto legge per i temi più urgenti come: assunzione dei precari, abolizione delle “supplenze brevi”, inserimento deli nuovi insegnamenti, risorse per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (MOF). Poi, in seguito ci sarà tempo per riprendere altri spunti della consultazione: ad esempio come riordinare i cicli o come modificare l’età di uscita dalla scuola.

Semplificazione e formazione, dice Giannini, sono le vere parole chiave della riforma: perché la scuola va anzitutto “sburocratizzata”, e perché solo con insegnanti che si formano di continuo (formazione permanente, o se preferiamo “life long learning”) potremo fare davvero un salto di qualità.

Nel tardo pomeriggio il ministro ha twittato la sua soddisfazione per il Forum:

Tweet_Giannini

E anche noi possiamo ritenerci soddisfatti dell’incontro. Negli ultimi anni, mai un confronto con un ministro era stato tanto aperto e ampio. Per noi è solo l’inizio, ma un buon inizio (un #giornobuono? Speriamo!). Ora partecipiamo con le OktoberFest in tutta Italia, e coinvolgiamo anche i nostri amici, i compagni di classe, gli insegnanti, le famiglie. C’è ancora tanto tempo per la consultazione, possiamo ancora riempire le nostre scuole di passione e proposte!