Cerimonia d’apertura/2. Il saluto del ministro

Apertura dell’anno scolastico 2008/2009

Discorso del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Mariastella Gelmini

Buon pomeriggio a tutti, alle autorità, agli studenti e a tutte le famiglie che ci seguono da casa; grazie di essere così numerosi e così pieni di entusiasmo.

Saluto e ringrazio il Presidente Napolitano che, come ogni anno, ci ospita in questo scenario così denso di senso e significato per ogni italiano, simbolo della nostra Repubblica e della nostra identità.

È una gioia e un onore per me, in qualità di Ministro, ma soprattutto in qualità di italiana, partecipare a una manifestazione che celebra la scuola e coinvolge tutti protagonisti.

Partecipare a questa giornata è partecipare attivamente alla vita della Repubblica perché è proprio la scuola uno dei principali pilastri della Repubblica, un’officina di sapere e cultura che ogni giorno trasforma i giovani di oggi nei cittadini di domani. È la coscienza individuale e collettiva, infatti, che la scuola con i suoi insegnanti ha il compito di risvegliare in ciascun cittadino per renderlo consapevole delle proprie capacità e della realtà in cui vive.

Partecipare alla vita della Repubblica significa essere consapevoli della nostra storia, del nostro presente e della nostra comunità, significa conoscere le regole di convivenza civile che sono e che devono essere la base del vivere associato nel rispetto e nella tolleranza. La Costituzione è il fondamento della nostra convivenza ed è proprio la scuola ad avere il compito, il dovere di renderla bussola della vita per ciascun cittadino del domani. Va proprio in questa direzione l’idea di introdurre tra le materie di studio “Cittadinanza e Costituzione” e mi auguro che i nostri ragazzi sappiano trarre il giusto frutto da questa opportunità di conoscenza che la scuola italiana offre loro.

La nostra scuola oggi vive un momento delicato: alti livelli di dispersione scolastica e casi di bullismo sono solo alcune delle patologie che stiamo affrontando con rapidità e decisione.

La scuola italiana non è solo questo. E’ un mondo ricco di esperienze di eccellenza, di dedizione, di impegno duro e quotidiano, esperienze che vogliamo siano da sprone per tutto.

È indispensabile che ciascuno di noi si interroghi sul senso stesso della scuola, è opportuno che si lavori insieme, studenti, famiglie, docenti e istituzioni, per realizzare un progetto condiviso e duraturo: lo meritano bimbi, ragazzi, genitori, lo merita l’intera società, lo merita l’Italia.

Io credo nell’impegno degli studenti e penso che la scuola debba essere in grado di stimolare continuamente la loro curiosità e creatività e debba fornire loro uno zaino di conoscenze, strumenti pratici ed esperienze che possano tornare utili in ogni circostanza della vita.
Io credo in una scuola che sia strumento di riscatto per tutti i ragazzi cui non deve essere negata, mai e in nessun luogo, l’adolescenza e la possibilità di costruirsi un futuro giusto e libero.

Io credo negli insegnanti e nella loro valorizzazione, nella dignità, nel rispetto e nella considerazione che vanno loro riconosciuti.
Io credo nelle famiglie che invito a partecipare sempre più attivamente nel dibattito sulla scuola, perché sono loro il punto di partenza per la crescita di ogni persona.

Io credo nelle istituzioni, nel Ministero che ho l’onore di guidare; solo da una grande alleanza può nascere una scuola nuova, d’eccellenza e al tempo stesso inclusiva, una scuola di qualità per tutti.

Io credo nella scuola italiana, che in ogni città, in ogni comune, a Nord come a Sud, offra ai ragazzi le stesse opportunità.

I progetti che questi studenti hanno realizzato nel corso dello scorso anno scolastico, che ci verranno presentati oggi e che, come è giusto che sia, avranno visibilità a livello nazionale, sono segni tangibili che la voglia di crescere e di imparare c’è e ce n’è tanta.

Oggi tengo particolarmente a ringraziare tutte le autorità che hanno collaborato alla nascita della “carta dello studente”, un’iniziativa rivolta ai ragazzi delle scuole secondarie di II grado, una carta che da quest’anno scolastico accompagnerà i nostri ragazzi nel loro percorso formativo.

Il progetto, nato dall’intesa tra Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero dei Trasporti, l’UNESCO, l’AGIS, l’Anica, il supporto di Anci, Upi, Conferenza Stato-Regioni, insieme a tanti altri enti e associazioni, si propone di agevolare gli studenti nell’accesso a strutture e servizi culturali e di fornire loro un documento ufficiale che attesti il loro status di “studente”. È un’idea cui hanno lavorato in tanti e a loro va tutta la mia stima e gratitudine per un’iniziativa che mette davvero al centro lo studente, come è giusto e doveroso che sia.

Cari ragazzi, vi auguro un anno scolastico carico di esperienze ed emozioni. Fate di ogni giorno di scuola un’occasione preziosa per crescere e diventare migliori, siate pronti a cogliere gli stimoli che i vostri educatori sapranno lanciarvi e sempre più partecipi della vita del vostro Paese. La scuola è la vostra buona occasione, è la vera occasione per diventare uomini e donne del domani.