Ieri mattina, sulla prima pagina di La Repubblica, si trovava questo articolo: “Tutti sotto esame alle superiori, a fine anno gli studenti daranno i voti ai prof”. Il giornalista Corrado Zunino parla della “buona scuola”, in colloquio col Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone. È un articolo molto interessante perché cita diverse proposte formulate dal Forum delle Associazioni Studentesche e dal MSAC. La posizione del MSAC sulla “Buona scuola” è esposta nel “Manifesto della Buona Scuola” scritto dai ragazzi di tutta Italia; il pensiero unitario del Forum, invece, è riassunto in questo documento che contiene 5 proposte comuni alle sette associazioni studentesche. Il Forum ha incontrato il Sottosegretario Faraone per un confronto sulla riforma lo scorso 14 gennaio: come si può leggere nell’articolo di Zunino, il Sottosegretario ha apprezzato le proposte degli studenti tanto da citarne con precisione almeno quattro:
- la presenza degli studenti nel Nucleo di Valutazione delle scuole
- la creazione di uno “Statuto delle studentesse e degli studenti in stage”
- l’introduzione di una nuova materia, “Competenze di cittadinanza”
- la scrittura di una legge quadro nazionale sul diritto allo studio
In particolare, la legge sul diritto allo studio è importantissima (e lo diciamo da anni!) per garantire più uguaglianza nella scuola. Ne abbiamo già parlato tante volte: chi fosse interessato può leggere qui le ragioni del nostro impegno sul tema. Anche sulla valutazione riflettiamo da tempo: qui abbiamo approfondito le nostre posizioni.
Oggi, sul suo blog “La scuola siamo noi”, lo stesso Zunino riprende alcune reazioni del mondo della scuola alle dichiarazioni del sottosegretario Faraone. Qui l’articolo: “Gli studenti applaudono Faraone: dateci potere. I sindacati: riforme da voto di scambio”. C’è anche il pensiero del MSAC, che secondo Zunino «sposa l”intento di governo». In realtà, ci teniamo a dirlo, è il governo, nella persona del Sottosegretario Faraone, che “sposa l’intento” degli studenti; e noi diamo atto di questa disponibilità a recepire le proposte del Forum, mentre continuiamo a non condividere alcuni punti della “Buona Scuola” come gli scatti di merito legati a una competizione tra docenti. Per completezza, questo è il testo della lettera che abbiamo inviato a Repubblica, da cui Zunino ha legittimamente estratto alcune frasi:
Gentile direttore,
abbiamo letto l’articolo di C. Zunino sulla riforma della scuola dal titolo “Tutti sotto esame alle superiori, a fine anno gli studenti daranno i voti ai prof”. Ci ha fatto piacere ritrovare nel testo alcune delle proposte presentate dal Forum degli Studenti e dal Movimento Studenti di Azione Cattolica al Sottosegretario Faraone e al ministro Giannini durante la consultazione. Nel merito, c’è un punto che teniamo a sottolineare: la scuola deve essere luogo di vera partecipazione studentesca. Fuori da formule retoriche del passato, oggi partecipazione significa per noi tante cose. Prima di tutto significa garantire a tutti gli studenti eguali possibilità di accedere all’istruzione: per questo chiediamo da anni una legge quadro nazionale sul diritto allo studio e siamo felici che finalmente se ne parli in concreto. Partecipazione significa certezza di diritti e doveri per chi fa tirocinio e alternanza, che lo “Statuto delle studentesse e degli studenti in stage” dovrebbe garantire. Ma partecipazione significa soprattutto tornare ad aprire le nostre scuole al mondo circostante, ridando il giusto spazio alle “competenze di cittadinanza”. Tanto più che, se si riaccende la passione civica dei ragazzi, ne beneficeranno anche quegli organi collegiali che sono il cuore della partecipazione. Gli spazi di protagonismo e rappresentanza vivono oggi una crisi di consapevolezza più che di senso: sono ancora un’occasione straordinaria di crescita e di educazione al bene comune, e anzi diventano risorsa speciale nella “crisi della partecipazione” che attraversa la nostra società. In quest’ottica si intende anche la nostra proposta di una valutazione partecipata, con l’inclusione della rappresentanza studentesca nel nuovo organo collegiale che sarà il Nucleo di Valutazione. Crediamo infatti che, in un contesto di rispetto e collaborazione, anche gli studenti abbiano tutto il diritto di valutare i propri docenti e le proprie scuole. La valutazione che abbiamo in mente ha la finalità, con le parole di Annamaria Ajello, Presidente di INVALSI, di «individuare le aree di maggiore fragilità del sistema d’istruzione e le disuguaglianze ancora da colmare», così da poter intervenire in senso migliorativo – non premiale o punitivo, nei confronti di docenti, personale o dirigenti. Come MSAC siamo contrari a un nesso troppo stretto tra merito individuale e scatti stipendiali, che porterebbe nella scuola un clima di competitività estraneo agli ambienti di apprendimento; e sogniamo una scuola in cui il sistema di valutazione, partecipato e costante nel tempo, aiuti a correggere le situazioni di disagio e a premiare quelle di eccellenza. Per questo c’è bisogno del contributo di tutti: gli studenti sono pronti a fare la loro parte.
Gioele Anni e Adelaide Iacobelli
Segretario e Vicesegretaria nazionale del Movimento Studenti di Azione cattolica (MSAC).
Siamo contenti di questa fase di ascolto, anche se sappiamo che ci vuole ancora molto lavoro perché le buone intenzioni diventino fatti e, soprattutto, leggi utili a cambiare in meglio la scuola. Al di là dei titoloni di giornale, le nostre posizioni sono chiare fin dall’inizio di questa consultazione: non vogliamo “potere” ma vogliamo “partecipazione”; e non vogliamo “dare i voti” ai prof per punirli o premiarli, ma crediamo nella valutazione come strumento di confronto rispettoso e di crescita comune. Continueremo a offrire il nostro contributo, che è frutto del pensiero dei gruppi MSAC in tutta Italia. E soprattutto continueremo a informarci, studiare e discutere, con tutti e senza pregiudizi!
Gioele Anni