Archivio mensile:Maggio 2015

La Camera approva la “buona scuola”

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La Camera dei Deputati ha approvato in prima lettura, con 316 voti a favore e diversi emendamenti il testo del disegno di legge “La Buona Scuola”. Ora la “palla” passa al Senato, infatti una proposta di legge deve essere approvata nello stesso testo sia dalla Camera che dal Senato. Per questo si parla di “prima lettura” perché, se pure il Senato farà delle modifiche, il testo dovrà tornare alla Camera per essere nuovamente approvato.
Ma con quali cambiamenti, rispetto al testo presentato dal Governo a marzo, la Buona Scuola è stata approvata dalla Camera? Vediamo alcune modifiche essenziali:

  • “Super preside” e POF Il Dirigente non scrive da solo il piano dell’offerta formativa (come prevedeva il testo originario), ma ne delinea gli indirizzi (a oggi nelle scuole questo passaggio inziale non è previsto). Poi il POF viene elaborato in Collegio docenti e infine approvato dal Consiglio di istituto. Il piano diventerà triennale e dovrà indicare anche il personale docente, ATA e le infrastrutture (laboratori, strumenti tecnologici…) necessari per espandere l’offerta formativa. I piani, dopo una valutazione degli uffici scolastici regionali, verranno finanziati dal Ministero dell’Istruzione in base alle risorse disponibili (con il rischio, qualora le risorse fossero troppo poche, che non tutte le proposte del piano vengano finanziate…).
  • Alternanza scuola/lavoro Sono rafforzate le risorse stanziate per l’alternanza scuola lavoro. È stata mantenuta l’adozione della Carta dei diritti e doveri delle studentesse e degli studenti in alternanza scuola lavoro, con il parere del Forum nazionale delle associazioni studentesche che portava avanti la richiesta da anni. vs_66875_12_af
  • Assunzioni e “organico dell’autonomia” È confermata l’immissione in ruolo per l’anno scolastico 2015/2016 di 100.000 docenti. Confermato anche l’Organico dell’Autonomia. Ci saranno dunque docenti che non avranno ore in cattedra (come li vediamo sempre nelle ore curriculari), ma saranno “al servizio del POF”. Tuttavia se i posti per il potenziamento dell’offerta formativa rimanessero scoperti a settembre, dopo le assunzioni, non potrebbero essere coperti da supplenti. Quindi va sottolineato che l’organico dell’autonomia non sarà stabile, perché non sarà possibile sopperire con un supplente alla mancanza o assenza temporanea (es. malattia o maternità) di un docente impegnato al miglioramento dell’offerta formativa (es. un docente che tiene corsi di recupero o potenziamento, percorsi di arte…). Questo naturalmente è un elemento di preoccupazione.
  • Il preside sceglie gli insegnanti L’organico dei docenti verrà definito ogni tre anni su base regionale. I prof saranno poi chiamati dai Presidi per comporre la “squadra” di docenti di ogni istituto e potranno inviare ai dirigenti scolastici il loro curriculum vitae. Professori-in-un-corso-CEFAEGI1
    Questa disposizione determina un incremento dei poteri dei Presidi, che avranno il compito di assegnare incarichi triennali ai docenti, rinnovabili o meno dal Preside stesso. I Dirigenti non potranno però chiamare docenti con cui hanno legami di parentela.
  • Carta del docente ok, Carta dello studente ko Confermata la carta elettronica per l’aggiornamento personale del professore con un budget di 500€ a docente ogni anno. Non è stato invece previsto un potenziamento della Carta dello Studente.
  • Nucleo di valutazione Prima dell’assunzione a tempo indeterminato vi sarà una fase di formazione e prova che sarà valutata dal Preside, sentito il Comitato per la valutazione dei docenti in cui siederanno anche rappresentanti dei genitori e, nelle superiori, degli studenti. Lo stesso Comitato elabora anche i criteri di valutazione di tutti i docenti, anche se il Preside sceglierà quali docenti premiare economicamente, utilizzando i criteri individuati dal Comitato. studenti1
  • Finanziamenti Per quanto riguarda i finanziamenti da parte dei privati sparisce la norma sul 5×1000 che aveva destato le proteste anche del terzo settore. Rimangono la detrazione per le spese sostenute per frequentare le scuole paritarie (fino a 400€ all’anno a studente) e lo School Bonus: chi farà donazioni alle scuole per nuovi edifici, manutenzioni e progetti per l’occupabilità degli studenti avrà uno sconto sulle tasse pari al 65% dei fondi donati.
  • Deleghe al Governo Nell’ambito delle deleghe al Governo, sparisce quella per il riordino e la riforma  degli organi collegiali mentre rimane quella per l’emanazione della legge quadro nazionale sul diritto allo studio.
    Per quanto riguarda la legge sul diritto allo studio, molte volte chiesta dal Forum, dobbiamo segnalare come non si prevedano investimenti di risorse, che sono però essenziali per attuare una significativa legge quadro nazionale, così come è annunciata.

La discussione continua e noi rimaniamo disponibili, anzi promotori del dialogo e del cambiamento. La riforma ancora non è all’altezza della nostra idea di buona scuola, ma continueremo a impegnarci fino all’ultimo nella ricerca di un miglioramento. Perché il MSAC è degli studenti e per gli studenti.

Da Roma è tutto, linea agli msacchini!

Una petizione per l’Anagrafe nazionale dell’Edilizia Scolastica

di Andrea Facciolo

Poco più di un mese fa il MIUR annunciava per il 22 di aprile la pubblicazione dei dati dell’Anagrafe nazionale dell’Edilizia Scolastica, come già spiegavamo in questo post.

La pubblicazione di questi dati è attesa da molti anni ed è stata più volte rinviata. Anche questa volta ci siamo trovati di fronte a un rinvio da parte del Ministero, perché mancano i dati di molte regioni.

Nel nostro paese la competenza in materia di istruzione è, come stabilito dalla Costituzione, concorrente, cioè dipende sia dallo Stato, che detta tutte le norme generali e gli ordinamenti, che dalle Regioni, che hanno alcune specifiche competenze, come appunto quella di tenere l’anagrafe dell’edilizia scolastica, ovvero i dati aggiornati sullo stato dei circa 40.000 edifici scolastici italiani, ovviamente ogni ente per il suo territorio, comunicando poi al Ministero i dati complessivi per ottenere il quadro nazionale.

Conoscere questi dati è fondamentale per poter programmare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (le ristrutturazioni), che per le superiori verranno poi realizzati dalle Province, che gestiscono gli edifici delle superiori, e per stanziare i fondi necessari affinché si possano davvero realizzare tali interventi, anche quelli annunciati e programmati in questi mesi.

Proprio per la pubblicazione dell’Anagrafe dell’Edilizia si sono attivate molte associazioni ed enti che chiedono al Ministero di rendere noti i dati, anche solo quelli parziali finché non arriveranno quelli di tutte le regioni.

In particolare gli amici di CittadinanzAttiva, che già si sono molto battuti per la pubblicazione dell’anagrafe, promuovono una raccolta firme per chiedere al Ministero di pubblicare i dati dell’Anagrafe già presenti, che siano completi o parziali, entro il 30 giugno.

Anche noi possiamo sottoscrivere e far conoscere questa petizione, così da spronare il Ministero a pubblicare i dati e le Regioni a completare la mappatura dei dati di tutti gli edifici scolastici.

 

Il Partito Democratico convoca gli studenti: c’è anche il MSAC

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di Adelaide e Gioele

Oggi pomeriggio alle 18.30 abbiamo varcato la soglia della sede del PD, partito di maggioranza in Parlamento, insieme ai rappresentanti della Rete degli Studenti Medi, Unione degli Studenti e Federazione degli Studenti. Gita di piacere? Non proprio, siamo stati convocati per proporre modifiche al testo del disegno di legge “Buona scuola”, già in corso di emendazione da parte della Commissione Cultura della Camera.

Il confronto non era stato programmato, ma è stato indetto dal Partito Democratico dopo la mobilitazione del 5 maggio a cui noi abbiamo partecipato attivamente proponendo discussioni nelle scuole. Una mobilitazione come quella di ieri, con ampia adesione degli insegnanti, non è trascurabile nella fase di discussione della riforma.

All’incontro c’erano esponenti del PD, ma non del governo: la responsabile scuola del partito Francesca Puglisi, la deputata della VII commissione Simona Malpezzi e anche il presidente del PD Matteo Orfini.

Noi abbiamo presentato le proposte del “Manifesto nazionale della Buona Scuola” integrate dal lavoro della Mo.Ca. a Rimini. Abbiamo cominciato sottolineando che gli studenti italiani non vivono fuori dal mondo, ma hanno aspettative alte riguardo la riforma della scuola, soprattutto vedendo il confronto con altri Paesi europei. La prima assente ingiustificata della Buona Scuola è una lotta alla dispersione scolastica a 360°. Lotta che si concretizza con interventi immediati come l’approvazione urgente di una legge quadro nazionale sul diritto allo studio e l’incremento e stabilizzazione dei canali di finanziamento ordinari delle scuole; e poi con modifiche che portino a ripensare per intero la scuola italiana: come la ristrutturazione dei cicli d’istruzione, o il ripensamento del sistema di valutazione. Ma anche noi studenti vogliamo poter combattere la dispersione partecipando alla scrittura del Piano triennale dell’Offerta Formativa, provando a portare ciò che attrae da fuori a dentro la scuola. E abbiamo proposto una vera integrazione del percorso di alternanza scuola-lavoro nel processo di apprendimento di uno studente.

Le proposte degli studenti di AC sono tante e articolate, perciò non possono essere valutate solo adesso, quando la discussione in Parlamento è già cominciata. Non si ripensa la scuola in 10 giorni, con la fretta di dover approvare le assunzioni dei docenti. Eppure da settembre sono passati quasi 10 mesi, perché non è stato dato il giusto tempo alla discussione democratica e partecipata? Ci chiediamo perché quest’incontro non si è svolto prima, perché la voce degli studenti non è stata il punto di partenza della scrittura del ddl invece di essere sollecitata da un’ampia mobilitazione.

5 maggio #sonoascuolaperché

Il 5 maggio, giornata di mobilitazione nazionale per il DDL Buona Scuola, il Msac ha scelto di farsi sentire sfruttando al massimo lo strumento più potente che gli studenti hanno a disposizione: il diritto all’istruzione.

Ecco i volti e i pensieri della giornata di ieri, condivisi sui social network.

antonella

Antonella

#sonoascuolaperchè

IO PARTECIPO #alpostogiusto!


lorenzo

Lorenzo e Giulio, MSAC Cesena

#sonoascuolaperchè #gomsac


lorenzoluccaLorenzo, Msac Lucca

#iovadoascuolaperchè è un nostro diritto ed è proprio in questi momenti di bisogno che dobbiamo sostenere le nostre scuole. Ragazzi di tutti Italia uniti non nei cortei e nelle piazze, ma nelle nostre aule sempre aperti al dialogo e con la voglia di fare! Noi stiamo dalla parte della scuola ma nella scuola e anche il Carducci di Viareggio si unisce al movimento di quest’oggi: democrazie è partecipazione, voglia di fare, di rapportarsi con gli altri e soprattutto di conoscere!

#MsacViareggioLucca #IoPartecipo #alpostogiusto


golino

Carlo, Luca, Riccardo e Matteo, Msac Imola

Oggi #sonoascuolaperchè è un nostro diritto per il quale tantissimi ragazzi ancora lottano in giro per il mondo. Anche se “la Buona Scuola” a mio parere non convince in diversi punti è a scuola che ci si informa, se ne parla e ci si confronta consapevoli di essere #alpostogiusto per costruire e credere nel nostro futuro!! #wecare


matteodavide

Anche con 32° #iovadoascuolaperchè la scuola non si cambia camminando per strada Emoticon wink

Matteo, Davide, Sabrina  e Nicola


marta

Marta, Msac Rimini

#sonoascuolaperchè Levogliobbbbene

E perché qui siamo #alpostogiusto


pasqui

Filippo e Salvatore MSAC Rimini

#sonoascuolaperché  perché vogliamo una scuola migliore


chiaragiovanni

Chiara e Giovanni Maria

#sonoascuolaperchè #èilPostoGiusto 


cosenza

Msac Cosenza-Bisignano

#sonoascuolaperché una scuola fatta di proteste e non di proposte non ci aiuta a crescere!


martaisola

Marta

#sonoascuolaperché anche se quasi completamente deserta, volevo dimostrarle che ci tengo, nella speranza che questo sciopero funzioni e la scuola sia un posto migliore per chi verrà dopo di me.

“La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo. “


matteoalbanoMatteo, Msac Albano

#SonoAScuolaPerchè mi intressa il mio diritto allo studio e mi sento #AlPostoGiusto.

Dopo questi tre giorni di #MOCA ho capito quanto è importante la #SCUOLA… Non abbandoniamola!!

#MSAC #MOCA2015 #MOvimentoInCAntiere #MovimentoStudentiAzioneCattolica #5Maggio #LaBuonaScuola #Sciopero #IoPartecipo #MSACAlbano #GoMSAC #SempreInMovimento


francesca

Francesca

#sonoascuolaperché #ioPartecipo #Msac


annalorenzo

Anna,Lorenzo.Letizia e Matilde

#sonoascuolaperché 

2A


ilaria

Ilaria

Foto nella foto

Comunque #sonoascuolaperché sto col MSAC


benedettailaria

Benedetta e Ilaria

#siamoalpostogiusto#gomsac


elisabetta

Elisabetta, MSAC Firenze

#Iosonoascuolaperchè la scuola è un diritto e non dobbiamo rinunciarci!! #Alpostogiusto #gomsac


mariachiara

Maria Chiara, MSAC Alessandria

Oggi non sono entrata a scuola: mancavano insegnanti e personale, mancava soprattutto e tristemente la voglia di fare comunque qualcosa fuori da scuola tra i ragazzi, non siamo abituati agli scioperi appena possiamo diventiamo dei sessantottini vogliosi di rivoluzione senza sapere che non combineremo niente se non dialoghiamo o prendiamo e ce ne andiamo a casa sperando che siano gli altri a intervenire…comunque ho fatto provato con alcuni miei compagni a parlare di alcune proposte venute fuori dal cantiere di didattica della Mo.Ca: molti si sono trovato d’accordo sull’ aggiunta di geografia e di diritto…abbiamo comunque #partecipato e #dialogato! Saluti dalla stazione, la nostra #scuola improvvisata


como

MSAC Como

#sonoascuolaperchè #èungiornobuono

La scuola si cambia con la proposta e non con la protesta, con la partecipazione e non con l’assenza. La scuola è un nostro diritto e non vogliamo abbandonarla. Noi ci siamo!!!

#iopartecipo #dirittoallostudio #alpostogiusto #sonoascuolaperchè #goMSAC


antonio

Antonio, MSAC Aversa

#sonoascuolaperché ritengo che lo sciopero studentesco sia sbagliato per principio. La scuola è un nostro diritto non un dovere:per me, una scuola chiusa o vuota è uno schiaffo sul volto di Malala Yousfazi e di tutti i ragazzi che nel mondo non godono del diritto alla scuola. Voglio essere uno studente protagonista, perché la scuola è il “posto giusto” per me: qui voglio crescere e formarmi come uomo competente, e come cittadino onesto e responsabile. Perciò non la abbandono in questi giorni di fermento, anzi rinnovo l’impegno ad aiutarla con cura e con passione. #alpostogiusto #goMSAC


federicamatteo

Federica, Matteo, Alberto e Salvo

#sonoascuolaperchè in questo luogo mi sento #alpostogiusto!! #gomsac


matteofabio

Matteo, Fabio,Patrizia e Nicola

#sonoascuolaperché quando ce ne andremo ci mancherà tutto questo!!


nicola

Nicola

#sonoascuolaperchè la scuola è sopratutto un diritto e ognuno dovrebbe stare #alpostogiusto


martavalentinaMarta, Valentina, Irene, Miriana, Martina, Erika e Giorgia

#sonoascuolaperché vogliamo essere studenti protagonisti delle nostre scuole, di cui ci vogliamo prendere cura, in cui vogliamo essere partecipi e attivi per un cambiamento che parta dall’interno!

#partecipazione #5maggio #gomsac #alpostogiusto


ilariamarina

Ilaria, Marina, Francesca, Arianna,  Msac Rimini

Andiamo a scuola perché lottiamo per il nostro diritto, non protestando in strada, ma restando con lei.

#vadoascuolaperchè #iostoconlascuola #goMSAC #alpostogiusto 


fracesco

Francesco, Lecce

#sonoascuola perché ci tengo! Perché mi sta a cuore e perché sono convinto che solo qui sono #alpostogiusto !

Oggi tanti professori manifestavano, e noi abbiamo organizzato un’assemblea speciale con tutte le classi scoperte, per fare informazione e per creare dialogo e dibattito. La Buona Scuola è una scuola che si informa e che si interessa e non che vive passivamente ciò che la circonda! Io #vadoascuola perché ho il diritto allo studio, e di certo non l’abbandono perché significherebbe non apprezzare un dono e un diritto che molti ragazzi non hanno e per cui lottano migliaia di uomini.

Io non ci sto e ti sto vicino, cara scuola, insieme ai miei compagni!

#sonoascuolaperchè #avantibanzi #iopartecipo #icare


Giovanna

Dopo quasi un giorno di spostamenti tra mezza Italia, posso dire #sonoascuolaperchè gli studenti hanno lottato e lottano ancora, in molti Paesi del mondo, per il diritto allo studio. Non entrare e non usufruire di questo diritto per scioperare nel posto sbagliato, non vale la pena. Bisogna imparare a difendere i nostri ideali di una scuola buona nel posto giusto, che non è la strada.


mariannaMarianna, Msac Sicilia

Pure dall’UniCT #iopartecipo

#vadoascuolaperché, o meglio ci sarei andata se avessi avuto ancora quattro anni di meno, perché il diritto allo studio non si può rivendicarlo buttandolo dalla finestra!

Solidarietà per i docenti scesi in piazza,

Ma il mio pensiero e la mia vicinanza va soprattutto agli studenti del MSAC che oggi hanno fatto la coraggiosa scelta di mettersi in Movimento controcorrente, entrando, come dovrebbe essere normale, a scuola, per difendere il proprio diritto allo studio, informandosi e confrontandosi su questa #buonascuola che tanto buona non è

Ma non abbandonando le classi, ma abitandole con rinnovata responsabilità… Dicendo io #vadoascuolaperché ci tengo, perché so che qui sono #alpostogiusto, che qui e ora, soprattutto oggi, sono uno studente protagonista. E solo a scuola posso esserlo… Fuori sono solo uno come tanti…

Grazie, ragazzi! Grazie!


matteo

Matteo

Vado a scuola perché è il mio futuro

Vado a scuola perché non si cura la disorganizzazione con il disordine

Vado a scuola perché voglio far PRESENTE le mie idee

#sonoascuolaperchè #iostoconlascuola #goMSAC #alpostogiusto


zardiLorenzo, MSAC Imola

Oggi con il cuore (non fisicamente solo perché ho finito le lezioni) #sonoascuolaperchè credo nella partecipazione studentesca! Ieri sera mi sono arrivati messaggi da studenti che mi chiedevano consigli per sostenere le loro motivazioni nelle classi! #sonoascuolaperchè vedo in tutta Italia studenti che ci mettono la faccia!!!! #sonoascuolaperchè in tanti hanno capito che la ricreazione è finita, è ora di i nformarsi, è ora di informare, è ora di partecipare, è ora di smettere di fare solamente protesta e iniziare con la proposta!

Io credo negli studenti che si stanno impegnando a scuola, mettendoci la faccia! #sonoascuolaperchè la mia faccia si sente #alpostogiusto


margherita3

margherita1margherita2

Margherita, Martina, Cecilia, Elia e Margherita, Marianna, Federica e Francesco

#sonoascuolaperché oggi mi sento davvero #alpostogiusto    


simone

Simone

#sonoascuolaperché è qui che si cresce

#alpostogiusto #goMSAC


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Antonio

#alpostogiusto #vadoascuolaperche …non abbandono la casa dove posso stare bene con Te #goMSAC


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Benedetta, Giulia, Carolina, Benedetta ed Elena

#sonoascuolaperchè nella nostra scuola noi stiamo bene e non ci smuove nessuno!!!!! #iopartecipo#alpostogiusto#èungiornobuono


mattia

Federico, Mattia, Nicholas, Roberto, Leonardo

‪#‎sonoascuolaperchè‬ il cambiamento lo vogliamo da dentro…

‪#‎goMSAC‬ ‪#‎alpostogiusto‬

Studenti protagonisti per cambiare la scuola. Il 5 maggio non scioperiamo: la scuola è un diritto, non la abbandoniamo!

Il comunicato del MSAC al termine della Mo.Ca di Rimini (30 aprile – 2 maggio)

I responsabili diocesani del Movimento Studenti di Azione Cattolica (MSAC) si sono riuniti a Rimini dal 30 aprile al 2 maggio, per la quarta edizione del “Movimento in Cantiere” (Mo.Ca.).

Il convegno, dal titolo “Al posto giusto – Studenti protagonisti nella scuola di oggi”, era dedicato alla riflessione sugli spazi di partecipazione studentesca nella scuola dell’autonomia. Gli msacchini – oltre 130, da tutta Italia – hanno elaborato proposte sul coinvolgimento degli studenti nella didattica, nella valutazione, nella redazione dei Piani di Offerta Formativa e nella rappresentanza democratica. Noi studenti di AC, sull’esempio dei ragazzi di Barbiana, vogliamo vivere la scuola con passione: per fare questo, crediamo sia necessario che ci riappropriamo degli spazi di partecipazione nella scuola, con uno stile di dialogo e sempre propositivo.

Nei tre giorni del convegno si è parlato anche della riforma della “Buona Scuola”, e delle mobilitazioni che presto toccheranno le nostre scuole. Ci aspettavamo di più dalla riforma: crediamo infatti, e lo abbiamo sostenuto per tutto il periodo della consultazione, che sia il tempo di modifiche strutturali al nostro sistema scolastico (riforma dei cicli, nuovo sistema di valutazione, ripensamento dei saperi…). Rispetto al disegno di legge attualmente in discussione presso il Parlamento, chiediamo che venga esplicitato un deciso impegno contro le diseguaglianze, motivo di esclusione e fallimento formativo; che gli spazi di partecipazione degli studenti possano essere ampliati; che si ponga attenzione all’insegnamento trasversale delle competenze di cittadinanza; che le esperienze di alternanza scuola/lavoro siano realmente inserite dentro i percorsi formativi annuali. Condividiamo queste richieste con le 32 associazioni, di varia natura e ispirazione, che hanno condiviso l’appello “La scuola che cambia il Paese”: ci auguriamo che la discussione in Parlamento sappia recuperare l’ambizione di noi studenti, per incidere realmente sulla qualità del nostro sistema d’istruzione.

Gli studenti del MSAC hanno discusso anche del 5 maggio, e dello sciopero generale proclamato dalle associazioni sindacali. Come studenti di AC, riteniamo che lo sciopero studentesco sia sbagliato per principio. La scuola è infatti un nostro diritto, non un dovere: per noi, una scuola chiusa è uno schiaffo sul volto di Malala Youszafai e di tutte le ragazze e i ragazzi che nel mondo non godono del diritto all’istruzione. Parteciperemo dunque alla giornata di mobilitazione, ma con gli strumenti che sono propri degli studenti: ci riuniremo in assemblea durante e dopo scuola, per informarci sulla riforma e diffondere tra gli studenti le proposte del MSAC e del Forum delle Associazioni Studentesche. Invitiamo tutta la comunità scolastica a promuovere insieme a noi momenti di confronto e discussione.

La scuola italiana può cambiare, se tutti sapremo davvero prenderci cura dei nostri istituti. Vogliamo essere studenti protagonisti, perché la scuola è il “posto giusto” per noi: qui vogliamo formarci come uomini e donne competenti, e come cittadini onesti e responsabili. Perciò non la abbandoniamo in questi giorni di fermento, anzi rinnoviamo l’impegno ad abitarla con passione.