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“Buona Scuola” al passaggio finale: tutte le novità. Msac: “preoccupazione e rammarico per gli ultimi sviluppi”.

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La “Buona Scuola” sembra arrivata all’ultimo miglio: è stato infatti presentato il “maxi-emendamento” dei relatori e ieri sera il Consiglio dei Ministri ha autorizzato il ricorso al voto di fiducia su questa modifica. Continua a leggere

Studenti protagonisti per cambiare la scuola. Il 5 maggio non scioperiamo: la scuola è un diritto, non la abbandoniamo!

Il comunicato del MSAC al termine della Mo.Ca di Rimini (30 aprile – 2 maggio)

I responsabili diocesani del Movimento Studenti di Azione Cattolica (MSAC) si sono riuniti a Rimini dal 30 aprile al 2 maggio, per la quarta edizione del “Movimento in Cantiere” (Mo.Ca.).

Il convegno, dal titolo “Al posto giusto – Studenti protagonisti nella scuola di oggi”, era dedicato alla riflessione sugli spazi di partecipazione studentesca nella scuola dell’autonomia. Gli msacchini – oltre 130, da tutta Italia – hanno elaborato proposte sul coinvolgimento degli studenti nella didattica, nella valutazione, nella redazione dei Piani di Offerta Formativa e nella rappresentanza democratica. Noi studenti di AC, sull’esempio dei ragazzi di Barbiana, vogliamo vivere la scuola con passione: per fare questo, crediamo sia necessario che ci riappropriamo degli spazi di partecipazione nella scuola, con uno stile di dialogo e sempre propositivo.

Nei tre giorni del convegno si è parlato anche della riforma della “Buona Scuola”, e delle mobilitazioni che presto toccheranno le nostre scuole. Ci aspettavamo di più dalla riforma: crediamo infatti, e lo abbiamo sostenuto per tutto il periodo della consultazione, che sia il tempo di modifiche strutturali al nostro sistema scolastico (riforma dei cicli, nuovo sistema di valutazione, ripensamento dei saperi…). Rispetto al disegno di legge attualmente in discussione presso il Parlamento, chiediamo che venga esplicitato un deciso impegno contro le diseguaglianze, motivo di esclusione e fallimento formativo; che gli spazi di partecipazione degli studenti possano essere ampliati; che si ponga attenzione all’insegnamento trasversale delle competenze di cittadinanza; che le esperienze di alternanza scuola/lavoro siano realmente inserite dentro i percorsi formativi annuali. Condividiamo queste richieste con le 32 associazioni, di varia natura e ispirazione, che hanno condiviso l’appello “La scuola che cambia il Paese”: ci auguriamo che la discussione in Parlamento sappia recuperare l’ambizione di noi studenti, per incidere realmente sulla qualità del nostro sistema d’istruzione.

Gli studenti del MSAC hanno discusso anche del 5 maggio, e dello sciopero generale proclamato dalle associazioni sindacali. Come studenti di AC, riteniamo che lo sciopero studentesco sia sbagliato per principio. La scuola è infatti un nostro diritto, non un dovere: per noi, una scuola chiusa è uno schiaffo sul volto di Malala Youszafai e di tutte le ragazze e i ragazzi che nel mondo non godono del diritto all’istruzione. Parteciperemo dunque alla giornata di mobilitazione, ma con gli strumenti che sono propri degli studenti: ci riuniremo in assemblea durante e dopo scuola, per informarci sulla riforma e diffondere tra gli studenti le proposte del MSAC e del Forum delle Associazioni Studentesche. Invitiamo tutta la comunità scolastica a promuovere insieme a noi momenti di confronto e discussione.

La scuola italiana può cambiare, se tutti sapremo davvero prenderci cura dei nostri istituti. Vogliamo essere studenti protagonisti, perché la scuola è il “posto giusto” per noi: qui vogliamo formarci come uomini e donne competenti, e come cittadini onesti e responsabili. Perciò non la abbandoniamo in questi giorni di fermento, anzi rinnoviamo l’impegno ad abitarla con passione.

17 ottobre: le proposte degli studenti al ministro Giannini

Oggi, 17 ottobre, il Forum delle associazioni studentesche ha incontrato il ministro Giannini. Un incontro importante, a metà della consultazione proposta dal governo col documento “La buona scuola” (per chi non lo avesse ancora letto, qui c’è il testo completo e qui la più agile guida riassuntiva scritta dal MSAC).

Le sette associazioni del Forum sono molto diverse tra loro per ideali e attività. Alcune, come il MSAC, sono di ispirazione religiosa; altre appartengono a gruppi politici o sindacali di vari schieramenti. Insieme, tuttavia, abbiamo realizzato un documento condiviso. Un bel segno, nel tempo in cui le urla sono spesso preferite al dialogo. Nel documento esprimiamo al ministro Giannini alcune premesse, e 5 punti condivisi da tutti.

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Il ministro ha subito voluto dare due precisazioni, riguardo al nostro documento e a certi slogan emersi nelle manifestazioni delle scorse settimane. Per prima cosa, ha affermato che la consultazione non è “finta”, anzi: al termine dei due mesi, il governo presenterà una proposta aggiornata con le osservazioni emerse durante il confronto. Poi, ha negato ogni intenzione di “privatizzare” l’istruzione: “La buona scuola” parla di attrarre risorse per le scuole anche dai privati, non di consentire ai privati le decisioni sulla governance delle scuole.

Terminata la prima replica del ministro, ogni associazione ha esposto il suo commento su “La buona scuola”. Si sono toccati moltissimi temi: prima di tutto il diritto allo studio (spieghiamo di cosa si tratta qui), poi riforma dei cicli, nuovi saperi, valutazione, insegnanti… Il MSAC, che sta costruendo la sua posizione grazie alle OktoberFest in tutta Italia, ha sviluppato alcune riflessioni che potete trovare qui.

Il ministro ha replicato a lungo a tutte le nostre osservazioni, dimostrando uno spirito aperto al dialogo. Per prima cosa ha sottolineato l’impegno del governo nel dare finalmente più risorse alla scuola, come definito dalla proposta di legge finanziaria pubblicata mercoledì 15 ottobre (vedi foto: 1 miliardo di € per il 2015 e 3 miliardi a partire dal 2016. NB: con la “finanziaria” ogni anno il governo spiega gli accorgimenti di spesa che farà per gli anni successivi; questa proposta è valutata dalla Commissione Europea, e poi viene votata a fine anno dal Parlamento):

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Poi, andando per punti, il ministro ha sottolineato:

  • l’impegno già definito per assumere quasi 150.00 docenti, risolvendo il problema storico dei precari. Inoltre, già nel 2015 sarà bandito un concorso per 40.000 nuovi docenti.
  • l’importanza di attuare la vera autonomia scolastica: cioè dare a tutte le scuole le risorse per creare e ampliare la propria “offerta formativa”; ma anche chiedere responsabilità alle scuole nella gestione delle risorse. Dal 2008, con la riforma Gelmini, le scuole hanno avuto sempre meno soldi per ampliare l’offerta formativa: i nuovi investimenti del governo dovrebbero finalmente dare molto più spazio di manovra alle scuole.
  • il ruolo rinnovato dei docenti: ogni scuola avrà un “organico funzionale”, cioè potrà dividere i docenti tra varie attività (non solo lezioni, ma anche progetti, corsi integrativi, percorsi di orientamento…): i docenti saranno poi valutati e, ogni triennio, potranno o meno ricevere un aumento di stipendio (come avrete visto dal parere, il MSAC è contrario a questa proposta).
  • l’impegno per potenziare davvero l’alternanza scuola/lavoro: non perché la scuola diventi un mero “avviamento al lavoro”, ma perché si valorizzi il “saper fare”, oltre al “sapere”, e per ripensare la formazione professionale. Per questo, un impegno specifico sarà dedicato a rimettere in sesto i nostri laboratori.
  • la proposta di rafforzare le «competenze antiche» del nostro Paese (storia dell’arte, musica) ma anche quelle “moderne” (inglese, informatica) in particolare dalla scuola primaria: l’idea è che un pacchetto importante di “competenze di base” va formato fin dalle elementari.

Il governo – ha proseguito il ministro – vuole subito rispondere alle maggiori urgenze; ma non dimentica che, come sottolineato dalle associazioni, una vera “riforma” del sistema scolastico ha bisogno di più tempo. Per questo, l’idea è di agire con un decreto legge per i temi più urgenti come: assunzione dei precari, abolizione delle “supplenze brevi”, inserimento deli nuovi insegnamenti, risorse per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (MOF). Poi, in seguito ci sarà tempo per riprendere altri spunti della consultazione: ad esempio come riordinare i cicli o come modificare l’età di uscita dalla scuola.

Semplificazione e formazione, dice Giannini, sono le vere parole chiave della riforma: perché la scuola va anzitutto “sburocratizzata”, e perché solo con insegnanti che si formano di continuo (formazione permanente, o se preferiamo “life long learning”) potremo fare davvero un salto di qualità.

Nel tardo pomeriggio il ministro ha twittato la sua soddisfazione per il Forum:

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E anche noi possiamo ritenerci soddisfatti dell’incontro. Negli ultimi anni, mai un confronto con un ministro era stato tanto aperto e ampio. Per noi è solo l’inizio, ma un buon inizio (un #giornobuono? Speriamo!). Ora partecipiamo con le OktoberFest in tutta Italia, e coinvolgiamo anche i nostri amici, i compagni di classe, gli insegnanti, le famiglie. C’è ancora tanto tempo per la consultazione, possiamo ancora riempire le nostre scuole di passione e proposte!

La buona scuola – Guida per la lettura e la discussione

Copertina guida

Mercoledì 3 settembre, il Governo ha pubblicato il Rapporto “La buona scuola”. È un testo molto corposo, di 136 pagine. Per questo il MSAC ha pensato di riassumerle in questa breve guida, con qualche spunto per la discussione. Nei prossimi due mesi, un grande percorso di dibattito pubblico sulle proposte del Rapporto coinvolgerà tutte le scuole italiane. E noi msacchini? Ci siamo!#iopartecipo

Scarica la Guida per la lettura e la discussione di “La buona scuola” qui: http://msac.azionecattolica.it/tag/alternanza/la-buona-scuola-guida-la-lettura-e-la-discussione