Domani (12 luglio) il MSAC, insieme alle altre associazioni studentesche maggiormente rappresentative, si recherà al MIUR per l’audizione del Comitato tecnico scientifico sul tema del sistema nazionale di valutazione (degli insegnanti e delle scuole).
Sono infatti in corso delle sperimentazioni in applicazione del decreto 150/2009 (fa riferimento alla riforma Brunetta sul lavoro pubblico e per l’efficienza e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni) che, per quanto concerne la scuola, riguardano:
1) la valutazione degli insegnanti (progetto “valorizza”). In base alla proposta formulata dal ministero, questa valutazione si baserebbe su 3 elementi di giudizio: il curriculum vitae, un documento di autovalutazione e risultati di indagine fra studenti e famiglie e prevede di assegnare una mensilità lorda al 20% dei docenti di ogni singolo istituto, reputati meritevoli, sulla base di una autocandidatura valutata da una commissione formata dal dirigente scolastico, da 2 insegnanti del collegio docenti e da un genitore (in veste solamente di uditore).
Quest’anno hanno preso parte a questa sperimentazione 905 docenti di 33 scuole diverse situate in Piemonte, Lombardia e Campania. Le scuole hanno aderito in modo spontaneo.
2) la valutazione degli istituti scolastici (“Progetto VSQ”). Il percorso di valutazione, in questo secondo caso, interessa l’intera scuola e si basa su due elementi : il livello di “miglioramento” degli apprendimenti ed una analisi articolata condotta su una serie di aspetti da una equipe esterna ed indipendente .
La valutazione degli apprendimenti sarà articolata all’interno di un percorso pluriennale che utilizzerà le prove INVALSI come strumento per la valutazione degli apprendimenti all’inizio e alla fine della prima classe della scuola media e alla conclusione della terza media. Le metodologie seguite sono quelle già in uso da parte dell’INVALSI che tengono conto anche del contesto socio-culturale nel quale opera la scuola.
Alla fine del primo anno sarà condotta dall’equipe esterna anche un’approfondita analisi su tutta una serie di elementi che interessano la scuola nel suo rapporto con il territorio e con l’utenza insieme ad elementi legati al “clima” educativo, all’integrazione, alla dispersione, all’utilizzo delle risorse finanziarie, all’offerta formativa etc… , tenendo sempre conto del contesto socio-economico nel quale la scuola opera. Queste analisi saranno condotte utilizzando strumenti e sulla base di un “protocollo” comune. Sia il protocollo che gli strumenti rappresentano altrettanti oggetti e obiettivi della sperimentazione.