Arriva la scuola di giornalismo firmata MSAC

E’ arrivata la Scuola di giornalismo studentesco, che chiuderà i festeggiamenti del centenario msacchino proprio in quel mese di novembre in cui cento anni fa fu deliberato dalla Giunta centrale della Società della Gioventù Cattolica (la nostra AC) la formazione di una rete nazionale dei circoli di studenti delle scuole superiori già presenti in molte diocesi.

Il giornalismo studentesco fa parte della storia msacchina. Il MSAC si fece promotore del CISS (che, come ci ha raccontato Antonio Minasi nella sua testimonianza, stava per Centro Italiano Stampa Studentesca) che negli anni ’60 sussidiava i giornalini d’istituto sparsi per l’Italia fornendo materiali per articoli, approfondimenti, insomma, una vera rete di partecipazione.

E proprio con la partecipazione ci pare che c’entri il giornalismo studentesco. La partecipazione di carta, la potremmo chiamare! Perchè sono proprio i giornalini studenteschi quel luogo fisico fatto di carta e odore d’inchiostro laser in cui un giovanissimo studente può respirare nella concretezza di ogni giorno un impegno partecipativo a sua misura. Attraverso la realizzazione (e l’impegno di fedeltà che ne consegue) dei giornalini si sperimenta come sia possibile rimboccarsi le maniche per la propria scuola e cominciare a darsi da fare per il cambiamento… fosse solo per ora anche solo un impegno di informazione.

Impegno di informazione, quello dei msacchini, ma anche impegno per offrire una piazza virtuale per tutti gli studenti dei propri istituti. Non devono nascere (in TUTTE le diocesi msacchine e non, ovvio!) dei giornalini “del msac”. Ma devono essere fogli (realizzati secondo possibilità, in tipografia o con la fotocopiatrice del bidello, una dozzina di pagine o un solo A4 fronte retro, a colori su carta patinata o artigianalmente in un bel cartellone sulla bacheca della scuola da aggiornare a mò di Tazebao) capaci di ospitare TUTTI. Capaci di offrire una tribuna per discutere le proprie idee, capaci di ascolto e di discussione, capaci di indurre alla riflessione, capaci di essere davvero patrimonio di tutti, e non solo proprietà privata del movimento. Per questo per la scelta dei temi (persino del nome) da mettere su questi giornali serve un po’ di … pensiero

Ed è per questo che abbiamo pensato di offrire a tutti i msacchini una vivace scuola di giornalismo studentesco. Giornalisti esperti vicini all’associazione e non (molti sono ex msacchini!!!) ci daranno molte dritte per affrontare l’impegno giornalistico tra i banchi di scuola e, chissà, magari per appassionarci ad una professione!

L’abbiamo chiamata LINKIOSTRO. Sulle tracce di Prometeo. Modernità e cultura libresca si incontrano in questo titolo, un po’ a dire le sfide degli studenti di oggi. “Linkiostro” perchè i luoghi della partecipazione non sono fatti ormai solo di carta, ma possono assumere le forme di blog, siti, newsletter, facebook… “Prometeo” perchè questo personaggio un po’ dimenticato della mitologia classica ci piace. Prometeo è il titano che regala il fuoco agli uomini. È colui che “vede prima”, previene. Prometeo mette al servizio degli uomini la sua forza e la sua conoscenza per donare all’umanità ciò di cui ha bisogno e che da sola non può raggiungere, proprio perchè non lo conosce, non sa, non “vede”, o almeno, non vede così lontano. Ci sembra la metafora giusta per indicare il lavoro del giornalista, chi, cioè, dovrebbe sempre essere al servizio della gente, pronto a “vedere prima”, a scovare ciò che è importante e “invisibile agli occhi” (o se preferite, ai media) per porlo all’attenzione dell’opinione pubblica. È anche un compito educativo, il suo, non di poco conto. Ma è soprattutto una responsabilità di cittadinanza, alla quale ci piacerebbe poter appassionare anche i giovanissimi studenti delle scuole superiori.  E noi, siamo pronti a raccogliere la sfida?

Vi aspettiamo tutti a Roma dal 19 al 21 novembre!!!

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