Archivi categoria: falla girare!

ALLA SCOPERTA DEL TUO PAESE

Cari msacchini,

vi segnaliamo un’iniziativa proposta dai ministeri dell’Istruzione e dei Beni Culturali…. Ecco qui di seguito il testo del comunicato apparso sul sito di Palazzo Chigi:

 

 Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini e il ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi hanno firmato il 29 gennaio 2009  un protocollo d’intesa con il quale si dà il via al programma “Alla scoperta del tuo Paese”.

Obiettivo dell’iniziativa incentivare il turismo scolastico in Italia, promuovendo la conoscenza della storia nazionale e delle culture locali, nello spirito delle celebrazioni per il 150^ Anniversario dell’Unità d’Italia che ricorre nel 2011.

La tendenza prevalente nelle scuole, invece, secondo i dati forniti dall’Osservatorio sul turismo scolastico del Touring Club, privilegia i viaggi all’estero, che raggiungono il 59,7% del totale contro il 51,3% delle mete italiane.

Il progetto “Alla scoperta del tuo Paese”, promosso dall’Associazione Mecenate 90, vuole portare i ragazzi a riflettere sul senso e sul significato contemporaneo dell’essere italiani, a riscoprire l’identità nazionale attraverso una migliore conoscenza delle identità locali. 
La gita di fine anno, in quest’ottica, può essere la conclusione di un processo di avvicinamento condiviso con i ragazzi, attraverso lo scambio, la conoscenza e la ricostruzione di importanti eventi della storia d’Italia.  

Sarà bandito il concorso “Un viaggio alla scoperta dell’Italia”: per parteciparvi le scuole secondarie di I e II grado dovranno gemellarsi e compiere insieme un lavoro di ricerca e di studio allo scopo di presentare un progetto per la realizzazione di un viaggio d’istruzione consapevole.
I migliori progetti di viaggio, selezionati secondo criteri qualitativi indicati nel bando predisposto dal ministero dell’Istruzione, di concerto con il Mibac, saranno realizzati in collaborazione con i due ministeri.   
Un sito dedicato al turismo scolastico consentirà di condividere e di fruire di numerosi materiali sulla storia e la cultura del nostro Paese, e renderà possibile la collaborazione continua di ragazzi provenienti da Istituti distanti fra loro.

Gli studenti avranno la possibilità di accedere ad archivi e a testimonianze d’eccezione; si definiranno apposite convenzioni per aiutare i ragazzi portatori di handicap o provenienti da famiglie disagiate. Saranno incentivati i viaggi in treno per contribuire allo sviluppo del trasporto meno inquinante.

Fonte: ministero per i Beni e le Attività culturali, ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

 

Sicurezza… dello studio

Dedicato a Vito Scafidi…
25 novembre, Giornata nazionale della sicurezza scolastica promossa da Cittadinanzattiva. Eventi ed attività in 10.000 scuole. A Roma appuntamento all’Istituto Galilei per “dipingere” la sicurezza

Roma, 12 novembre 2008

Il 25 novembre diecimila scuole partecipano alla VI Giornata nazionale della sicurezza scolastica, promossa da Cittadinanzattiva: attività, eventi, manifestazioni in tutta Italia per promuovere la cultura della sicurezza e della salute tra i più giovani e richiamare l’attenzione delle istituzioni. L’evento nazionale si svolgerà a Roma, presso l’Istituto tecnico industriale Galilei, in via Conte Verde 51 (fermata metro Manzoni), ore 9-13.

L’iniziativa coinvolgerà circa 120 studenti di scuole secondarie della città perché realizzino graffiti e pannelli artistici sul tema della sicurezza a scuola, declinata in tutti i suoi aspetti: sicurezza strutturale, prevenzione e lotta ai comportamenti violenti e al bullismo, prevenzione dall’uso di droghe e fumo, corretto utilizzo delle nuove tecnologie. All’iniziativa di Roma sono stati invitati a partecipare rappresentanti di: Ministero dell’Istruzione, Ministero della Gioventù, Commissione Cultura della Camera, Provincia di Roma, Dipartimento della Protezione civile.

Cittadinanzattiva invita a segnalare situazioni di insicurezza nelle scuole, di ogni ordine e grado: sovraffollamento delle aule, barriere architettoniche e qualità della vita dei disabili, crolli di intonaco e infiltrazioni di acqua, incidenti a scuola, palestre scolastiche inagibili.Si può inviare la segnalazione sul sito www.cittadinanzattiva.it oppure telefonare allo 06.36718555 (PIT Servizi, dal lunedì al venerdì ore 9-13.30).

La Giornata, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile, si colloca nell’ambito della Campagna IMPARARESICURI di Cittadinanzattiva, giunta quest’anno alla sua VI Edizione. La Campagna Impararesicuri 2008 si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con la collaborazione del Dipartimento della Protezione civile e con i Patrocini del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, del Ministero delle Politiche Giovanili e delle Attività Sportive, del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.

Il Comune di Roma per i libri di testo

Giorno 22 Ottobre Michele Azzoni ha rappresentato il MSAC presso il tavolo costituito dall’Assessorato per le politiche giovanili del Comune di Roma (assessore Laura Marsilio) per affrontare il problema del “caro libri”. Ecco il suo resoconto…

_________________________________________________

Comune di Roma – Commissione “Caro libri”

breve riassunto

lo scopo dei lavori della commissione è quello di stabilire un nuovo criterio per la distribuzione dei buoni per i libri di testo. La proposta è quella di non impiegare tutti i soldi stanziati per coprire la gratuità dei libri alle elementari ma ridistribuire tali fondi per la scuola secondaria di primo e di secondo grado dove è più forte il problema del “caro libri”.

i partecipanti al tavolo, nonostante condividano l’idea che sarebbe auspicabile una gratuità totale almeno per tutto il corso della scuola dell’obbligo, condividono il fatto che ciò attualmente è impossibile a causa della scarsità di risorse economiche

si sottolinea come l’art . 5 del dl 137 sia un passo avanti per evitare il problema caro libri specialmente per le scuole sec di II grado

alcune associazioni di genitori evidenziano come il sistema ISEE (indicatore situazione economico equivalente) sia un sistema superato e non reale. Si spiega infatti come spesso è possibile “falsificare” tale ISEE.

Il sistema ISEE tiene conto del reddito annuo (IRPEF e IRAP di tutti i componenti del nucleo familiare), del patrimonio mobiliare, del patrimonio immobiliare (si basa sul calcolo dell’ICI) e del numero di componenti del nucleo familiare;

proposte di alcune associazioni di genitori e di studenti (quasi tutte): per evitare il caro libri dovrebbero essere istituite delle biblioteche scolastiche (di classe o di istituto) nelle quali sono presenti un sufficiente numero di libri in adozione in modo che sia possibile richiedere il prestito annuo di tale libro; è necessario bloccare, con interventi legislativi, l’aumento vertiginoso dei prezzi dei libri di testo; unificare insieme al sistema del reddito (da rivedere) il criterio del merito: ciò non deve però creare all’interno delle classi di una “classifica” ma deve avere come unico scopo quello di premiare gli studenti che si impegnano fermo restando la necessità di dare priorità ai casi di situazioni economiche disagiate.

Un’associazione (quale non mi ricordo) dice che nella legge 133/2008 (finanziaria di quest’anno? c’è scritto che deve essere possibile entro il 2011 scaricare da internet i libri di testo

a tal proposito interviene il delegato del ministro della gioventù che espone le iniziative che sono in fase di studio dal ministero delle politiche giovanili: il ministero sta studiando un sistema per poter risolvere il problema del copyright sui libri di testo come già fatto in America e in alcuni stati europei. in Europa è sviluppato il sistema fire news (non sono sicuro di aver capito correttamente il nome). questo sistema viene utilizzato in Gb da anni e ha portato diversi benefici. altra proposta del ministero è quella di realizzare a breve gli e-book (in america ci sono delle schede che costano 200$ ma poi permettono l’accesso a qualsiasi testo protetto da copyright)

si sottolinea anche il problema ambientale: alcune associazioni (MSC in primis) propongono che ogni anno gli studenti possano riconsegnare i libri che poi verranno utilizzati per il riciclo della carta; in cambio, gli studenti riceveranno un buono sconto per l’acquisto, l’anno successivo, di nuovi libri di testo.

Azione studentesca propone l’abolizione dell’adozione obbligatoria dei libri di testo in quanto sono faziosi: la proposta suscita qualche dubbio fra i partecipanti al tavolo (in particolare AGesc e Alternativa studentesca-giovani di Forza italia dichiarano apertamente di essere contrari)

il delegato del MIUR spiega come molti istituti riescano a sviare il problema del tetto massimo di spesa per l’acquisto dei libri di testo: indicano come testi consigliati alcuni libri che poi i docenti spiegano essere necessari e quindi obbligatori da acquistare. Le associazioni e l’assessore sono d’accordo nell’attivare un monitoraggio,, in collaborazione con il MIUR, per scoprire quali scuole impiegano questo “trucco”.

si sottolinea come è importante che gi istituti non facciano diventare un “pro forma” il consiglio di classe in cui si dovrebbe discutere sull’adozione dei libri di testo. è importante (l’agesc non è d’accordo in quanto viene meno la libertà dei docenti) che i docenti, gli studenti e i genitori scelgano insieme i libri anche in base al costo. ciò è possbile anche grazie all’art.4 comma ?? del dpr 249 (statuto)

il delegato della regione Lazio spiega che la regione si sta attivando per proporre la modifica entro il prossimo anno della legge 29/1992 (che cavolo di legge è??)

più o meno ho messo tutto: è notte fonda quindi spero di essere stato abbastanza chiaro: non garantisco 😉

Il saluto di Napolitano alla Scuola Italiana

INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
GIORGIO NAPOLITANO
IN OCCASIONE DELLA CERIMONIA DI APERTURA DELL’ANNO SCOLASTICO 2008-2009

Palazzo del Quirinale, 29 settembre 2008

Saluto cordialmente i rappresentanti del governo e del Parlamento, insieme con le altre autorità presenti. Saluto e ringrazio tutti quanti hanno reso possibile questo evento, la RAI, i suoi autori e i suoi tecnici, il regista, il conduttore, gli artisti, e quanti hanno collaborato alla cerimonia di oggi con la loro simbolica presenza come i campioni delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi. Ma con particolare affettuosità saluto voi studenti e studentesse perché questa è la vostra giornata, è la vostra festa, come lo è degli insegnanti e di tutti coloro che operano nella scuola.
L’anno scolastico è appena iniziato, e io mi auguro che si accingano a percorrerlo con serietà e serenità sia quanti hanno la responsabilità di apprendere e di formarsi, sia quanti hanno la responsabilità di guidare le ragazze e i ragazzi nello studio e nella preparazione alla vita, di dirigere e gestire l’organizzazione scolastica.
Spero che il programma di questo pomeriggio piaccia a voi tutti, e non risulti troppo noioso nemmeno per i più giovani. E’ comunque l’occasione che ogni anno cogliamo per valorizzare esperienze e iniziative che si stanno realizzando nella nostra scuola e che ci richiamano a problemi importanti da affrontare tutti insieme.
Sentiremo così quello che si è inventato e si sta facendo, a Matera o a Chiavari, per far conoscere la Costituzione della nostra Repubblica ; quel che si vive in scuole come un istituto di Roma nel contrasto del fenomeno del “bullismo” ; quel che significa per i ragazzi di Napoli o di Catania l’impegno a lottare contro la camorra e la mafia ; quel che può garantire una buona formazione scolastica e professionale per trovare lavoro, magari nell’azienda che produce le mitiche auto Ferrari ; quel che bisogna prepararsi a fare, a Torino come altrove, perché ci sia più sicurezza sul luogo di lavoro, perché non si debba in troppi casi rischiare la vita per lavorare.
E poi festeggeremo dei ragazzi che si sono particolarmente distinti negli studi, e quelli del progetto di una scuola di Milano per apprendisti ricercatori.
Tutto questo può servire per dirci concretamente che la scuola non deve separarsi dalla società e deve far crescere le giovani generazioni nella passione dello studio e della conoscenza, nella capacità di costruirsi un futuro di lavoro e di vita famigliare, e al tempo stesso deve farle crescere nel senso civico, nella coscienza dei diritti e dei doveri scolpiti nella nostra Costituzione, nell’attaccamento alla Patria, alla nazione italiana e nella volontà di partecipazione democratica nel quadro delle istituzioni repubblicane. Mi conforta il fatto che tanti studenti in occasione degli ultimi esami di maturità abbiano scelto temi di valore civile come i 60 anni della Costituzione, la percezione dello straniero o gli infortuni sul lavoro.
E considero positiva e importante la decisione annunciata dal ministro Gelmini di avviare – nel primo e nel secondo ciclo di istruzione – la sperimentazione di una nuova disciplina dedicata ai temi “Cittadinanza e Costituzione”. Mi auguro che si consolidi una concreta e impegnativa scelta in questo senso.
Perché, cari ragazze e ragazzi, e cari insegnanti, la Costituzione costituisce la base del nostro stare insieme, come italiani, nel rispetto di tutte le diversità, le esigenze e le opinioni, ma nel comune rispetto di principi e regole fondamentali. Lo stesso senso della Patria che ci unisce, che ci deve unire, trova il suo ancoraggio, nel presente storico che viviamo, negli indirizzi e nelle istituzioni della solenne Carta entrata in vigore sessant’anni orsono.
Ad essa possiamo attingere, al suo spirito e alle sue norme – così come ai grandi valori dell’europeismo – per migliorare l’Italia, per liberarla da degenerazioni e da minacce come quelle della criminalità, della violenza e dell’intolleranza, in tutte le loro espressioni, per rendere la nostra Italia più prospera e più giusta socialmente, per metterla in grado di non rimanere indietro nella competizione mondiale, di non perdere posizioni nel confronto con i paesi più progrediti, innanzitutto in Europa.
E da tutti questi punti di vista decisivo è il contributo della scuola, della formazione culturale e civile, scolastica e professionale delle nuove generazioni. Per avere un’Italia migliore abbiamo bisogno di una scuola migliore ; e a tal fine possiamo contare su risorse e competenze da mettere ancora meglio a frutto. Le condizioni del nostro sistema scolastico richiedono scelte coraggiose di rinnovamento : non sono sostenibili posizioni di pura difesa dell’esistente. Esprimo l’augurio che questo sia il clima nel quale possa svilupparsi il confronto politico, nelle sedi istituzionali, sui problemi della scuola.
Quali siano i problemi da affrontare, quali siano i punti di forza, di maggior rendimento del nostro sistema scolastico, e quali siano i suoi punti più critici, e le sue più gravi insufficienze, lo hanno detto elaborazioni, dibattiti e proposte, anche degli anni più recenti. E mi si permetta di dire che anche in questo campo, non si tratta di ripartire da zero ogni volta che con le elezioni cambi il quadro politico. Venne un anno fa presentata – con il titolo “Quaderno bianco sulla scuola” – una delle analisi più approfondite e più ricche di suggerimenti e proposte, che siano state prodotte in questa complessa e delicatissima materia.
Naturalmente, chi ha avuto dagli elettori e dal Parlamento il mandato di governare, può esprimere tutte le idee e le esigenze nuove cui ritiene di dover ispirare la propria azione. Ma un’analisi oggettiva, compiuta su basi rigorosamente tecniche, come quella del “Quaderno bianco”, rappresenta la migliore premessa e il migliore quadro di riferimento per una discussione più costruttiva sul da farsi per la scuola.
Si parta dunque, con uno sforzo di maggiore serenità – nel confronto tra maggioranza e opposizione in Parlamento, e tra governo e parti sociali – dai problemi che nessuno può negare ; e si discutano con spirito aperto tutte le diverse soluzioni che ciascuna parte ha il diritto di proporre e ha il dovere di prospettare in termini positivi e coerenti.
Compiano tutti uno sforzo per evitare contrapposizioni pericolose. Mostrino tutti senso della misura e realismo nell’affrontare anche le questioni più spinose. Tra le quali vi è certamente quella delle risorse finanziarie. L’Italia – per gli impegni assunti in sede europea, e nel suo stesso vitale interesse – deve ridurre a zero nei prossimi anni il suo deficit pubblico per incidere sempre di più sul debito accumulato nel passato. Nessuna parte sociale e politica può sfuggire a questo imperativo ; ed esso comporta anche – inutile negarlo – un contenimento della spesa per la scuola. Questa va collocata tra le priorità per l’avvenire del paese, e merita dunque – per la sua alta funzione pubblica – una speciale considerazione anche quando si affronta il problema complessivo della riduzione della spesa pubblica corrente. Per quel che riguarda la scuola l’obbiettivo di una minore spesa non può prevalere su tutti gli altri, e va formulato, punto per punto, con grande attenzione ai contenuti e ai tempi, in un clima di dialogo. Ma ciò non può risolversi nel rifiuto di ogni revisione necessaria a fini di risparmio ; deve invece tradursi nel massimo sforzo sul piano della razionalizzazione e del maggior rendimento della spesa per la scuola, sul piano del sostanziale miglioramento della sua qualità.
Per concludere, una parola agli insegnanti. Gravano su di voi le maggiori responsabilità per far funzionare e rendere migliore la scuola italiana, per aprirla a nuove esigenze, e anche a presenze nuove come quelle delle ragazze e dei ragazzi immigrati, provenienti da culture e formazioni diverse. E’ in primo luogo a voi insegnanti che si deve tutto quel che si realizza di positivo nella scuola, anche nelle condizioni più difficili e disagiate, specie nel Mezzogiorno – come ha potuto constatare in questi giorni il ministro Gelmini recandosi nel quartiere di Scampia a Napoli. Bisogna affrontare le esigenze che in modo serio e motivato voi prospettate, e impegnarsi anche – come una settimana fa il Parlamento europeo, con un’ampia risoluzione, ci ha chiesto di fare in tutti i nostri paesi – a migliorare la qualità della formazione degli insegnanti e a garantire loro livelli adeguati “di riconoscimento sociale” e “di status”.
Nello stesso tempo, cari insegnanti, vi invitiamo a dare il vostro contributo al superamento di tutte le difficoltà che in questa fase la scuola italiana è chiamata a fronteggiare aprendosi al cambiamento.
E infine, una parola alle famiglie. Non può esserci dubbio sul fatto che le famiglie e la scuola sono impegnate nella stessa missione educativa ; anche, voglio dire, nello stesso dovere di esempio morale e di severità. E tengano sempre ben presente, governo e Parlamento, che la politica per la scuola è parte essenziale della politica per la famiglia.
Mi è sembrato giusto, in questa giornata per l’apertura dell’anno scolastico, toccare alcuni temi scottanti, anche a costo di essere un po’ lungo e serioso. Buon proseguimento della cerimonia, e buon anno di studio e di lavoro a tutti.

Cerimonia d’apertura/2. Il saluto del ministro

Apertura dell’anno scolastico 2008/2009

Discorso del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Mariastella Gelmini

Buon pomeriggio a tutti, alle autorità, agli studenti e a tutte le famiglie che ci seguono da casa; grazie di essere così numerosi e così pieni di entusiasmo.

Saluto e ringrazio il Presidente Napolitano che, come ogni anno, ci ospita in questo scenario così denso di senso e significato per ogni italiano, simbolo della nostra Repubblica e della nostra identità.

È una gioia e un onore per me, in qualità di Ministro, ma soprattutto in qualità di italiana, partecipare a una manifestazione che celebra la scuola e coinvolge tutti protagonisti.

Partecipare a questa giornata è partecipare attivamente alla vita della Repubblica perché è proprio la scuola uno dei principali pilastri della Repubblica, un’officina di sapere e cultura che ogni giorno trasforma i giovani di oggi nei cittadini di domani. È la coscienza individuale e collettiva, infatti, che la scuola con i suoi insegnanti ha il compito di risvegliare in ciascun cittadino per renderlo consapevole delle proprie capacità e della realtà in cui vive.

Partecipare alla vita della Repubblica significa essere consapevoli della nostra storia, del nostro presente e della nostra comunità, significa conoscere le regole di convivenza civile che sono e che devono essere la base del vivere associato nel rispetto e nella tolleranza. La Costituzione è il fondamento della nostra convivenza ed è proprio la scuola ad avere il compito, il dovere di renderla bussola della vita per ciascun cittadino del domani. Va proprio in questa direzione l’idea di introdurre tra le materie di studio “Cittadinanza e Costituzione” e mi auguro che i nostri ragazzi sappiano trarre il giusto frutto da questa opportunità di conoscenza che la scuola italiana offre loro.

La nostra scuola oggi vive un momento delicato: alti livelli di dispersione scolastica e casi di bullismo sono solo alcune delle patologie che stiamo affrontando con rapidità e decisione.

La scuola italiana non è solo questo. E’ un mondo ricco di esperienze di eccellenza, di dedizione, di impegno duro e quotidiano, esperienze che vogliamo siano da sprone per tutto.

È indispensabile che ciascuno di noi si interroghi sul senso stesso della scuola, è opportuno che si lavori insieme, studenti, famiglie, docenti e istituzioni, per realizzare un progetto condiviso e duraturo: lo meritano bimbi, ragazzi, genitori, lo merita l’intera società, lo merita l’Italia.

Io credo nell’impegno degli studenti e penso che la scuola debba essere in grado di stimolare continuamente la loro curiosità e creatività e debba fornire loro uno zaino di conoscenze, strumenti pratici ed esperienze che possano tornare utili in ogni circostanza della vita.
Io credo in una scuola che sia strumento di riscatto per tutti i ragazzi cui non deve essere negata, mai e in nessun luogo, l’adolescenza e la possibilità di costruirsi un futuro giusto e libero.

Io credo negli insegnanti e nella loro valorizzazione, nella dignità, nel rispetto e nella considerazione che vanno loro riconosciuti.
Io credo nelle famiglie che invito a partecipare sempre più attivamente nel dibattito sulla scuola, perché sono loro il punto di partenza per la crescita di ogni persona.

Io credo nelle istituzioni, nel Ministero che ho l’onore di guidare; solo da una grande alleanza può nascere una scuola nuova, d’eccellenza e al tempo stesso inclusiva, una scuola di qualità per tutti.

Io credo nella scuola italiana, che in ogni città, in ogni comune, a Nord come a Sud, offra ai ragazzi le stesse opportunità.

I progetti che questi studenti hanno realizzato nel corso dello scorso anno scolastico, che ci verranno presentati oggi e che, come è giusto che sia, avranno visibilità a livello nazionale, sono segni tangibili che la voglia di crescere e di imparare c’è e ce n’è tanta.

Oggi tengo particolarmente a ringraziare tutte le autorità che hanno collaborato alla nascita della “carta dello studente”, un’iniziativa rivolta ai ragazzi delle scuole secondarie di II grado, una carta che da quest’anno scolastico accompagnerà i nostri ragazzi nel loro percorso formativo.

Il progetto, nato dall’intesa tra Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero dei Trasporti, l’UNESCO, l’AGIS, l’Anica, il supporto di Anci, Upi, Conferenza Stato-Regioni, insieme a tanti altri enti e associazioni, si propone di agevolare gli studenti nell’accesso a strutture e servizi culturali e di fornire loro un documento ufficiale che attesti il loro status di “studente”. È un’idea cui hanno lavorato in tanti e a loro va tutta la mia stima e gratitudine per un’iniziativa che mette davvero al centro lo studente, come è giusto e doveroso che sia.

Cari ragazzi, vi auguro un anno scolastico carico di esperienze ed emozioni. Fate di ogni giorno di scuola un’occasione preziosa per crescere e diventare migliori, siate pronti a cogliere gli stimoli che i vostri educatori sapranno lanciarvi e sempre più partecipi della vita del vostro Paese. La scuola è la vostra buona occasione, è la vera occasione per diventare uomini e donne del domani.

Inaugurazione dell’anno scolastico

Anche quest’anno il Capo dello Stato indirizzerà il suo augurio di buon lavoro al mondo della scuola.
La Cerimonia di Apertura dell’Anno Scolastico si svolgerà il 29 settembre 2008 a Roma, nel Cortile d’Onore del Quirinale. Alla manifestazione parteciperà anche il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Stella Gelmini, insieme alle massime autorità dello Stato.
L’evento è seguito in diretta da Rai1, a partire dalle 17.15, nel corso della trasmissione TUTTI A SCUOLA condotta, come negli anni passati, da Fabrizio Frizzi.

Filo conduttore della Cerimonia è quello dell’educazione civica, intesa come responsabilità solidale e partecipata, e quello della cultura della sicurezza verso se stessi, verso gli altri e verso l’ambiente che ci circonda. Si affiancano a questi temi quelli che caratterizzano da sempre la manifestazione e cioè l’identità nazionale e i valori della Carta costituzionale

In quest’ottica, durante la manifestazione verranno presentati progetti di significativo rilievo concernenti l’impegno civile e sociale, la solidarietà, il volontariato, la pratica sportiva, la cittadinanza attiva e consapevole.

Alcuni studenti sono stati invitati a presentare i risultati dei lavori realizzati nel corso dello scorso anno scolastico su tematiche concernenti l’impegno civile e sociale, la solidarietà, il volontariato, la pratica sportiva e la cittadinanza attiva e consapevole. Le performance dei ragazzi, riprese anche da Rai Educational, saranno trasmesse attraverso i canali Rai EDU nella prima settimana del mese di ottobre.
La festa continua la mattina del 30 settembre, presso il Centro di Preparazione Olimpica del CONI di Formia.

Parteciperanno anche i rappresentanti delle associazioni studentesche del Forum ASR presso il MIUR. Per il MSAC sarà presente Francesco Del Viscio, della diocesi di Chieti-Vasto. Vai Francesco, sei tutti noi!

Concorso “Le chiavi di scuola”

Scatta il concorso «Le chiavi di Scuola 2008»

Dopo il grande successo dell’edizione 2007, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ripropone il concorso “Le chiavi di Scuola”, aperto a tutte le scuole, per far emergere e conoscere i tanti esempi di buone prassi di inclusione scolastica nel nostro Paese. Per l’occasione è stato predisposto anche uno specifico sito internet

Far emergere e conoscere i tanti esempi di buone prassi di inclusione scolastica nel nostro Paese, contribuendo così al miglioramento della qualità di tutto il sistema scolastico.
Questo è l’obiettivo della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), nel riproporre, anche per il 2008, il concorso Le chiavi di Scuola, iniziativa sostenuta da Enel Cuore ONLUS, che ha ottenuto anche il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione.

Chi partecipa
Al concorso possono partecipare i Consigli di Classe che abbiano realizzato, nell’anno scolastico 2007-2008, un progetto di inclusione scolastica, compresi anche quelli con alunni ospedalizzati o a domicilio, ad esclusione delle classi presenti all’interno di istituti o centri di riabilitazione.
Le iniziative in concorso devono coinvolgere un massimo di due alunni con disabilità all’interno di una classe, l’intera classe, tutto il corpo insegnante e almeno un ente pubblico o privato al di fuori della scuola.
I progetti saranno poi esaminati da un comitato tecnico-scientifico, tenendo conto in particolare della promozione dei diritti umani, delle pari opportunità e dei principi di inclusione sociale.

Come fare
La FISH ha predisposto un sito specifico (www.lechiavidiscuola.it), dove chi è interessato può leggere con attenzione il bando di concorso e iscriversi, entro il 30 settembre 2008, utilizzando il modulo online.
Il termine per presentare il progetto e gli allegati è fissato per il 31 ottobre 2008.

I premi
I risultati saranno proclamati durante il convegno nazionale Le chiavi di Scuola, che si svolgerà entro il 20 dicembre 2008.
Quattro le categorie in concorso (scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria e scuola secondaria superiore), nell’ambito delle quali i vincitori verranno premiati con materiale pari ad un valore di 2.000 euro ciascuno.
È prevista inoltre l’assegnazione di due premi di 2.500 euro per menzione speciale a progetti che si siano particolarmente distinti nel garantire i diritti fondamentali e le pari opportunità. (C.G.)

Per ogni ulteriore informazione, come già scritto, si suggerisce di visitare il sito internet: www.lechiavidiscuola.it oppure di scrivere a: concorso@lechiavidiscuola.it.