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Bozza definitiva XIV Congresso nazionale

CARISSIMI, ECCO LA BOZZA DEL DOCUMENTO CONGRESSUALE, PRONTA PER GLI EMENDAMENTI E LA VOTAZIONE DEFINITIVA IN CONGRESSO

Rispetto alla prima versione, è stata modificata dall’Equipe nazionale  recependo alcune delle indicazioni ricevute in proposito dai circoli attraverso i pareri inviati nel mese di febbraio

INVITIAMO TUTTI I DELEGATI A LEGGERE IL TESTO PRIMA DI VENIRE A ROMA PER IL CONGRESSO!!!

SCARICA L’ULTIMA VERSIONE DEL DOCUMENTO CONGRESSUALE!!!

Concorso UnionCamere “Scuola, creatività, innovazione”

L’Unione italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (Unioncamere), volendo promuovere, sviluppare e coltivare nei giovani delle scuole medie superiori una propensione al pensiero creativo e all’innovatività e sensibilizzare il mondo della scuola sulla rilevanza, per la crescita sociale ed economica dei territori, di un percorso educativo che tenga conto di temi quali appunto la creatività, l’innovazione, il design e la tutela della proprietà industriale e intellettuale, ha bandito un concorso per  stimolare gli studenti a presentare proposte progettuali innovative riferite a prodotti/servizi e design nell’ambito delle seguenti tematiche:

energia e ambiente

beni culturali e territorio

salute e sicurezza

Il concorso è aperto a tutti gli studenti che nell’anno scolastico 2010-11 frequentano gli Istituti di scuola media superiore con sede in Italia o all’estero (ossia Scuole italiane statali all’estero) e i corsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS). Scadenza per l’invio dei progetti: 29 aprile

CLICCA QUI PER APRIRE IL SITO DELL’INIZIATIVA


Messaggio dei giovani italiani al Presidente della Repubblica

Questo messaggio è stato consegnato stamattina dal Forum Nazionale dei Giovani, la piattaforma che riunisce tutte le associazioni giovanili italiane, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo una staffetta di giovani che partendo da Siena, Assisi e Teano si è passata di mano in mano un testimone tricolore convergendo infine a Roma sul Gianicolo.

Scarica qui il pdf del messaggio

Signor Presidente,

Le affidiamo oggi queste parole, giunte qui a Roma da ogni parte dʼItalia, e nel farlo sappiamo di affidarle allʼintero popolo italiano che Lei rappresenta.

Centocinquanta anni fa i giovani italiani gioivano poiché il sogno di tante generazioni si era finalmente compiuto: il sogno di unità cui essi avevano contribuito da protagonisti, per il quale avevano vissuto, studiato e rischiato la vita e che da quel lontano 17 marzo 1861 erano chiamati a custodire e proiettare verso il futuro. Siamo certi che in quei giorni essi avranno pensato a come noi giovani italiani avremmo coltivato questa conquista di unità e libertà.
Signor Presidente, non abbiamo scelto di nascere in questo Paese e ogni giorno ci chiediamo, dinanzi alle incertezze sul nostro futuro, se seguire le opportunità che spesso ci sono offerte altrove. Per molti di noi questa non è purtroppo una scelta, bensì una via obbligata per non abbandonare gli studi e le competenze acquisite al prezzo di grandi sacrifici.

Una parola che ha accompagnato la nostra vita fino ad oggi, quasi come un amaro viatico cui rassegnarsi è “crisi”: economica, dei valori, della politica, dellʼunità nazionale. Di queste crisi ci è stato detto che noi giovani siamo i figli, il frutto, il segno. Non lo siamo Presidente. Non sentiamo di esserlo. Esse sono lʼeredità che le generazioni passate ci hanno ingiustamente trasferito, ma che vogliamo superare.

Crediamo nel valore del lavoro. Continuiamo a crederci anche in un Paese dove un giovane su quattro – al sud uno su tre – è disoccupato. Chiediamo che le nostre capacità siano premiate per quello che valgono, che la scuola e lʼuniversità siano accessibili davvero a tutti e che per questo non debbano rinunciare alla qualità e ad un giusta e lungimirante valorizzazione del merito. Cerchiamo il lavoro sul quale questa nostra Repubblica è fondata e senza il quale non vi è alcun futuro, per noi come per lʼintero Paese.

Crediamo nellʼimportanza della famiglia. Sogniamo di acquistare una casa dove costruire la nostra vita, amare, crescere i nostri figli. Desideriamo una condizione economica che ci dia questa possibilità, investimenti immobiliari che sappiano coniugare la tutela del diritto fondamentale alla casa col giusto profitto, un sistema di credito che incentivi i giovani a osare, una riforma radicale del sistema fiscale e delle pensioni che alle parole faccia finalmente corrispondere i fatti.

Siamo nati in una società che ha da tempo aperto le proprie frontiere alla ricchezza dellʼintera umanità. Molti di noi hanno non hanno origini italiane, eppure sono nati qui. Parlano italiano, studiano e lavorano per un futuro migliore in questa terra, ma spesso viene loro negato il riconoscimento della cittadinanza.

Crediamo in unʼItalia unita che sappia essere promotrice dellʼunità europea come di un futuro di sviluppo sociale, politico ed economico per lʼintero Mediterraneo.

Non bisogna, signor Presidente, che ci si mostri lʼorrore della criminalità per scegliere la via della legalità. Chiediamo però che istituzioni ed operatori economici dimostrino una volontà ancora più forte nel costruire e proporre strade alternative, che non mostrino ai nostri occhi lʼillegalità come la via più conveniente. Chiediamo che in nessuna regione dʼItalia ci vengano negati i diritti così da indurci a scegliere i privilegi. LʼItalia che amiamo ha già ripudiato le mafie.

Conosciamo bene lʼindignazione del vedere alcune nostre città invase dai rifiuti, nel respirare per strada polveri assassine, nel vedere soffocare boschi, coste, campagne che il mondo intero ci invidia sotto lʼignobile peso del cemento abusivo, nello scoprire che interi paesi sono costruiti sui rifiuti tossici e che i nostri mari custodiscono silenziosi veleni. Facciamo la raccolta differenziata nelle nostre case, la chiediamo nelle scuole, utilizziamo i mezzi pubblici e andiamo in bici, ci appassionano le energie rinnovabili. Crediamo nella politica del negawatt e non del megawatt, dellʼefficienza rispetto allʼaumento della produzione, convinti che questa sia la strada che ci debba unire.
Anche i giovani del Risorgimento, del secondo dopoguerra e della Costituzione erano indignati come noi a causa degli errori del passato, dellʼincapacità di progettare un futuro migliore per lʼItalia. Loro hanno scelto di cambiare e noi oggi siamo qui rendere giustizia a quella scelta di libertà.

Ci siamo chiesti quanto ci appartenga questa festa, cosa possa dire alle nostre vite, ai nostri timori e alle nostre speranze. Molti fra noi rischiano di sentire questo anniversario come un ricordo nostalgico che appartiene alle istituzioni, agli storici e ai musei. Sappiamo però che la bellezza della storia è data dal fatto che nessuno ha scelto di farne parte, ma ciascuno ha la libertà di cambiarla, di mutare ciò che non è frutto di libera scelta in libertà di appartenenza, in cittadinanza consapevole ed orgogliosa.

Oggi scegliamo di continuare a studiare, a lavorare, ad amare, a costruirci un futuro in Italia. Scegliamo anche oggi, 17 marzo 2011, qui a Roma, di essere cittadini di questo Paese e chiediamo ad esso, con profonda responsabilità di avere fiducia in noi, nella nostra scelta di cittadinanza e di unità.

Crediamo nella politica come supremo strumento che è dato agli uomini per costruire libertà per sé stessi e per gli altri. Non crediamo nella politica dellʼinteresse personale, del clientelismo, della corruzione, dellʼimmobilismo generazionale. È questa la politica da cui ci si accusa di essere lontani. Non siamo lontani, stiamo bensì cercando, con passione spesso silenziosa, di costruire una nuova politica che sappia ascoltare il suo popolo e servirlo con competenza e rigore morale.

Per noi chiediamo allʼItalia due sole cose: fiducia e maestri. La fiducia nella sincerità del nostro impegno, che sostenga e accolga il nostro lavoro e i nostri sogni. Chiediamo maestri che ci indichino la via con saggezza e lungimiranza dʼanimo, ma nella viva speranza che le nuove generazioni superino le precedenti e sappiano costruire un futuro migliore.

Abbiamo preso in mano le nostre vite e vogliamo renderci protagonisti di una nuova rinascita. Siamo pronti a ricevere il testimone da coloro che hanno costruito, mantenuto e rafforzato questa unità durante questi lunghi anni, cosicché un giorno possiamo passarlo a chi verrà dopo di noi, con la fiducia e la speranza con la quale queste parole hanno viaggiato e, passando di mano in mano, sono giunte qui oggi.

La ringraziamo Presidente e abbiamo fiducia in Lei, perché ha saputo e sa rappresentare, lʼunità dʼItalia per la quale oggi facciamo festa.

Accolga queste nostre parole e il nostro impegno, le consegniamo a lei e simbolicamente a tutto il popolo italiano unito.

Buon 17 marzo, buona Festa dellʼUnità dʼItalia Presidente, Il Forum Nazionale dei Giovani

Un’idea per la notte del compleanno italiano

L’Italia compie tra qualche giorno 150 anni. E’ un compleanno importante, denso di significato, il cui festeggiamento è doveroso, intenso, appassionato.

Vogliamo lanciarvi un’idea (gratuita) per farlo!

La notte del 16-17 marzo, nelle piazze dei vostri comuni (interessate i vostri sindaci), nelle sale dei cinema, nelle aule magne delle scuole, a costo zero, sfogliate l’album dei ricordi di questa Italia che il 17 marzo non festeggerà soltanto il momento della sua unificazione, ma tutti questi 150 anni.

Immaginate le strade, le piazze, le sale della vostra città addobbate con le immagini, i suoni, le parole di questa nostra storia.

Vi proponiamo un rullo, da poter quindi proiettare all’infinito, a ripetizione. 6 episodi che raccontano questa Italia e che non potranno non strappare ai passanti, ai cittadini, agli italiani, insomma, qualche minuto di celebrazione della nostra memoria.

Qui sopra trovate proposto il video. Le istruzioni per fare inviare invece gratuitamente alla vostra amministrazione comunale il dvd con le immagini ad alta risoluzione sono qui: http://www.fscire.it/150/

Un modo semplice e sobrio per dire che a questa Italia centocinquantenaria ci teniamo e che la sua storia è anche la nostra, quella delle nostre famiglie, dei nostri nonni a padri, di noi e i nostri fratelli, dei nostri nipoti.

Buon compleanno italiani!

Stati generali della conoscenza: un piano per la scuola, un progetto per il Paese

tuttoscuola.com

L’appuntamento degli “Stati generali della conoscenza”, promosso da un ampio schieramento di organizzazioni sociali e di associazioni degli insegnanti e degli studenti, è per il 17-18 maggio 2011. L’obiettivo è di individuare un’agenda di impegni per la scuola da onorare in modo realistico senza propagandismi. Forse la parola può apparire pomposa, ma dopo tante proposte unilaterali, appare opportuno un incontro congiunto per stabilire dove e come intervenire per mettere in cima alle priorità la qualità del sistema scolastico. Tuttoscuolaha da tempo fatto la sua parte in questo senso, offrendo in particolare tutti i dati nel “Rapporto sulla qualità nella scuola” (2007), di cui è in preparazione la seconda edizione, e analisi e suggerimenti nel dossier “Risparmi e Qualità. La sfida sella scuola”.

La formula degli “Stati generali della conoscenza” – che non ha niente di magico – necessita di una condizione preliminare: mobilitare le migliori energie a sostegno del sistema educativo, del popolo della scuola, delle famiglie e dei giovani.

La scuola italiana ha bisogno di discussioni serie e pacate che affrontino i problemi reali partendo dai dati di fatto per cambiare strada e portarsi allo stesso livello degli altri paesi con azioni finalizzate alla rimozione delle principali criticità.

Le 24 organizzazioni promotrici, convinte che potrebbero fare molto di più di quanto è consentito loro dall’attuale Governo, hanno elaborato un documento strategico di sviluppo della scuola che dovrebbe fare da traino a tutte le forze politiche. Il piano individua i valori della “democrazia, partecipazione, del rispetto della persona, delle differenze e comprensione dell’altro” quali elementi costitutivi di futuri progetti concreti per assicurare a tutti il diritto allo studio e l’accesso ai saperi.

Va sottolineato – come ha dichiarato anche Giuseppe Desideri, presidente nazionale dell’Associazione dei maestri cattolici (AIMC)  – che  “… l’elemento fortemente innovativo che assicura un valore aggiunto all’iniziativa degli ‘Stati generali’ è costituito dal percorso di condivisione e corresponsabilità che ha portato soggetti professionali e sociali con proprie specificità e con storie e appartenenze molto diverse a trovare un’intesa comune sui valori di fondo della proposta”.

Questo conferma che la vera sfida per il sistema scolastico non è perciò tra scuola pubblica o paritaria, come strumentalmente si vuole far credere, perché le strategie di entrambe coincidono e sono rivolte a premiare il merito e il rigore negli studi, ad assicurare un livello soddisfacente di istruzione a tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro origine sociale o geografica.

[Il MSAC è tra le associazioni promotrici degli Stati Generali. Per vedere comunicato e documento di indizione, clicca qui]

IL MSAC promuove gli STATI GENERALI DELLA CONOSCENZA

COMUNICATO STAMPA

Il 17 e 18 maggio prossimi si terranno a Roma gli Stati generali della conoscenza, promossi da un ampio schieramento di organizzazioni sociali e di associazioni degli insegnanti, degli studenti e dei precari della conoscenza.

Si concretizza il tal modo l’Appello sottoscritto da personalità del mondo della cultura e delle associazioni, nonché da due premi Nobel, lanciato a novembre scorso.

Sulla base del documento di base degli Stati Generali, aperto a ulteriori adesioni, i promotori si impegnano a realizzare un percorso condiviso, con l’obiettivo di definire proposte di rilancio e di innovazione dei sistemi di istruzione, formazione e ricerca.

E’ un appuntamento importante realizzato da soggetti sociali che, nella complessità e ricchezza delle differenze, si uniscono per chiedere ai decisori politici di interrompere la lunga stagione di tagli sui settori della conoscenza, di riconoscere la centralità della conoscenza per garantire partecipazione e democrazia e promuovere un modello di sviluppo equo e sostenibile.

Rimettere al centro delle scelte del paese il diritto al sapere ed al lavoro è prioritario per restituire fiducia e costruire un paese migliore di quello che abbiamo trovato.

ADI (Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani), AGENQUADRI (Associazione di rappresentanza di quadri, professionisti ed alte professionalità), AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici), ARCI, ARCI RAGAZZI, AUSER, CGD (Coordinamento Genitori Democratici), CGIL, CIDI (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti), Conpass (Coordinamento nazionale dei professori associati), CIP (Comitato Insegnanti Precari), EDAFORUM (Forum permanente per l’educazione degli adulti), FLC CGIL, FNISM (Federazione nazionale degli Insegnanti), Fondazione Di Vittorio, LEGAMBIENTE, LEGAMBIENTE Scuola e Formazione, LEND (Lingua e Nuova Didattica), LIBERA, LINK Coordinamento Universitario, MCE (Movimento di Cooperazione Educativa), MIEAC (Movimento di impegno educativo di azione cattolica), MSAC (Movimento Studenti di Azione Cattolica), PROTEO Fare Sapere, RETE DEGLI STUDENTI, RETE DELLA CONOSCENZA, RETE 29 APRILE, TAVOLA DELLA PACE, SPI CGIL (Sindacato Pensionati Italiani CGIL), UNIONE DEGLI STUDENTI, UDU (Unione Degli Universitari), Vol.un.t.a.s. (Volontari Under 18-Transumanze Attive e Solidali)

Scarica il documento di apertura degli Stati Generali della Conoscenza in pdf

Scelte le materie per la maturità

Come ormai tradizione per il ministro Gelmini, sono state annunciate, con un video pubblicato su YouTube, le materie oggetto della seconda prova all’esame di maturità e quelle affidate ai commissari esterni.

Per la seconda prova scritta sono state selezionate, per i licei:

liceo classico: Latino;

liceo scientifico: Matematica;

liceo linguistico: Lingua straniera;

liceo pedagogico: Pedagogia;

liceo artistico: Disegno geometrico, prospettiva e architettura.

Per gli istituti tecnici e professionali sono state scelte materie che, oltre a caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una dimensione tecnico-pratico-laboratoriale. Per questa ragione la seconda prova può essere svolta, come per il passato, in forma scritta o grafica o scritto-grafica o scritto-pratica, utilizzando, eventualmente, anche i laboratori dell’istituto.

Per il settore artistico (licei e istituti d’arte) la materia di seconda prova ha carattere progettuale e laboratoriale (architettura, ceramica, mosaico, marmo, oreficeria ecc.) e si svolge in tre giorni.

Le materie scelte per alcuni indirizzi sono:

per l’istituto tecnico commerciale (ragionieri): Economia aziendale;

per l’istituto tecnico per geometri: Costruzioni;

per l’istituto tecnico per il turismo: Tecnica turistica;

per l’istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione: Alimenti e alimentazione;

per l’istituto professionale per i servizi sociali: Tecnica amministrativa;

per l’istituto professionale per Tecnico delle industrie meccaniche: Macchine a fluido.


Inoltre è stato fissato il calendario che prevede che le prove scritte dell’esame di maturità si terranno il 22 giugno (prima prova) e il 23 giugno (seconda prova).

All’indirizzo internet riportato (http://www.istruzione.it/web/istruzione/dm6_11) potete trovare il testo del decreto ministeriale n.6 del 2011 e gli allegati dove sono riportate le materie affidate ai commissari esterni.