Recupero dei debiti. A settembre che fine fanno?

I Cobas della Scuola (i sindacati di base, diversi da quelli confederali come CISL, UIL e CGIL) avevano avanzato ricorso al Consiglio di Stato relativamente al recupero dei debiti scolastici. Avevano chiesto l’annullamento del decreto fioroni del novembre 2007, affermando che le scuole per la maggior parte non hanno organizzato corsi e seri strumenti di recupero. Oggi la notizia. Il consiglio di Stato ha respinto il ricorso.

In effetti ci sembra che le strategie previste dal decreto ministeriale per il recupero dei debiti siano alla prova dei fatti incerte nell’ambito della pratica attuazione nelle scuole dell’autonomia. Resta quindi il problema degli studenti che a settembre affronteranno gli esami di riparazione, loro malgrado, impreparati. è urgente quindi una soluzione. Tuttavia non vorremmo che il meccanismo della “sanatoria” ipotizzato da alcuni, anche se utile a risolvere il problema contingente, andasse a smentire il principio della riparazione dei debiti su cui il decreto Fioroni aveva fatto fare dei passi avanti. Va risolto il problema degli strumenti e delle modalità di recupero, ma un “condono” forse non incentiverebbe le scuole a mobilitarsi per dare attuazione al decreto ministeriale l’anno prossimo.

2 pensieri su “Recupero dei debiti. A settembre che fine fanno?

  1. Macco

    Il nuovo ministro dell’istruzione ha confermato che i debiti devono essere saldati prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, resta da vedere se le scuole organizzeranno dei corsi che diano effettivamente la possibilità agli studenti di colmare le loro lacune oppure se questi corsi saranno tenuti da professori a volte più svogliati dei ragazzi. Speriamo che le scuole si diano da fare per attuare le disposizioni del ministero.

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