Leggo oggi su Corriere.it l’articolo che riporto alla fine di questo intervento e mi sorge spontanea una domanda: ma la scuola ha perso il suo valore educativo? Deve ancora educare?
Beh leggendo la storia del ragazzino napoletano iscritto in una scuola a Treviso (città amministrata dalla Lega Nord) verrebbe subito da dire di no… Come si può permettere che, nel 2009, ci siano ancora ragazzini così incivili che mancano di rispetto ad un loro compagno napoletano, uscendone impuniti?
Voi cosa ne pensate?? Secondo voi il MSAC dovrebbe dire qualcosa sulla questione?? Attendiamo, come sempre, vostri pareri!
LA DONNA HA DENUNCIATO I COMPORTAMENTI RAZZISTI DEI COMPAGNI A UNA TV LOCALE
«Puzzi perché sei meridionale»
La mamma gli fa cambiare scuola
Gli altri alunni intonavano canzoni contro i napoletani,
e disinfettavano le penne che lui toccava
TREVISO – I compagni di scuola lo hanno preso di mira fino a quando sua madre, una donna napoletana ha deciso di trasferire il figlio 12enne in un’altra scuola media. Era stanca delle offese e dei comportamenti razzisti che il ragazzino subiva dai compagni. È accaduto a Treviso. La donna, che ha raccontato la vicenda all’emittente televisiva “Antenna Tre Nordest”, ha sostenuto che il figlio veniva preso di mira in quanto «meridionale». La signora, che non ha presentato però alcuna denuncia, ha spiegato che gli altri alunni lo sbeffeggiavano, intonando canzoni contro i napoletani, dicevano che avevano paura di lui, «perché figlio di un camorrista», e lo emarginavano durante le attività scolastiche e ricreative. Tra i gesti più odiosi riferiti dalla donna, anche l’abitudine di alcuni compagni del figlio di disinfettare le penne dopo che lui aveva toccate «perché puzzava». La signora ha provato a far presente la situazione alle insegnanti della scuola – un istituto del centro di Treviso – ma si sarebbe sentita rispondere che era il suo ragazzo ad essere problematico.
NESSUNA DENUNCIA –
da Corriere.it 21 luglio 2009(ultima modifica: 22 luglio 2009)
Ho letto adesso questo articolo e mi ha colpito… purtroppo la situazione descritta non è l’unica, ma se ne sente parlare quotidianamente e credo rientri in un ambito più ampio, dovuto alla mentalità diffusa di odio e disprezzo per chiunque sia diverso o più “debole”, nel senso che non è in grado di difendersi… Sicuramente per porre rimedio a situazioni del genere bisognerebbe cambiare la mentalità delle persone educandole all’accetazione dell’altro, il che non è assolutamente facile, ma è ben triste che gli insegnanti non ci abbiano nemmeno provao:questo vuol dire che sono essi stessi vittime di tale mentalità…Perciò non è un problema relativo solo alla scuola che non sa educare, bensì alla società intera che è portatrice di una mentalità sbagliata!