Forum delle Associazioni Studentesche

Ieri (9 luglio 2009), presso il Ministero della Pubblica Istruzione, si è tenuta la riunione del Forum delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative. All’incontro hanno partecipato alcuni dirigenti del Ministero e il Consigliere politico del Ministro Gelmini per l’edilizia scolastica. Assente il Ministro impegnata ad accompagnare le first ladies nella visita all’Aquila per il G8. 

I punti all’ordine del giorno erano Edilizia Scolastica, Diritto allo Studio, Riordino istruzione tecnica e professionale e riordino dei licei.

 

Per l’edilizia scolastica, il consigliere politico della Gelmini ha illustrato il lavoro fatto durante questo anno, i progetti futuri e la situazione dell’anagrafe dell’edilizia scolastica

Per il riordino dell’Istruzione Secondaria di Secondo Grado, invece, è intervenuto un dirigente ministeriale che, insieme al Ministro, si è occupato della stesura del testo di “riforma”: molte le novità. Il dirigente del ministero comunque si è dimostrato disponibile ad un confronto con le associazioni per migliorare il testo. 

è stato anche annunciato che entro la fine di Luglio il Ministro Gelmini incontrerà le varie associazioni

Sul tema del diritto allo studio per ora è ancora tutto fermo – ha spiegato la dott.ssa Boda. Si dovrà attendere l’inizio del nuovo anno scolastico per aprire una nuova riflessione sul tema.

UCSI e MSAC per una scuola di giornalismo

di FRANCESCO DEL VISCIO

incaricato regionale Abruzzo-Molise, tutor per il Lazio

Come ben sapete il nostro MSAC in questi giorni ha collaborato con l’UCSI (Unione cattolica della stampa italiana) al progetto “Decoder – Laboratorio di comunicazione”. Dal 15 al 19 giugno 2009, dalle 9 del mattino alle 5 del pomeriggio, un gruppo di 14 ragazzi delle scuole medie superiori di Roma ha incontrato il mondo della comunicazione e dell’informazione nei volti dei vari ospiti giornalieri, tutti professionisti della materia. Un workshop che, oltre a coinvolgere i ragazzi in una riflessione totale attorno all’uso ed al consumo della comunicazione di massa, ha formato i ragazzi alla produzione dell’Informazione. Finalità concreta del laboratorio è stata la creazione di un sito e di un settimanale online interamente curato dai ragazzi. Organizzati in una redazione, con tanto di caporedattore e grafico, hanno realizzato la grafica del sito (http://web.me.com/fabbio/decoder) e la prima copia del settimanale, mettendo in pratica i contenuti tecnici delle relazioni in coerenza alle loro riflessioni emerse nei giorni di dibattito. Sostiene Vania De Luca, presidente dell’UCSI e storica Segretaria del nostro MSAC Nazionale, che questa esperienza nuova per l’UCSI, sia nelle modalità che nelle finalità, si è mostrata funzionale sotto una molteplicità di aspetti:

  • offre un’occasione ai giovani professionisti della Comunicazione un’opportunità di valorizzazione delle proprie conoscenze;
  • aderisce a pieno alle esigenze dell’Unione di attivarsi socialmente per una Testimonianza cristiana nella Comunicazione;
  • avvia sinergie utili alla realtà dell’UCSI sia per riuscire nei suoi obiettivi che nel maturare sempre più una “coscienza civile”;
  • risponde attivamente all’ “emergenza educativa” ed all’appello “alla responsabilità nell’uso dei mezzi di comunicazione”, priorità pastorali della CEI condivise con la Stampa Cattolica.

SOS Prove d’esame ITIS

Ciao! Vi inoltriamo una richiesta di aiuto da parte dell’incaricato regionale dei giovani di AC della Toscana. Chi può aiutarlo scrivi a castagnolacity@hotmail.com

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Cari amici sparsi per tutta l’Italia,

vi scrivo, diciamo in regime di urgenza, per avere la possibilità di raggiungere il più persone possibile, per un favore. Sto cercando ragazzi che abbiano sostenuto l’esame di Maturità quest’anno (2009) a un ITIS, in particolare perito elettrotecnico. Vi spiego brevemente perchè: mio fratello ha sostenuto l’esame di maturità, e la seconda prova, che è quella di indirizzo, è stata una strage per tutta la classe, con punteggi sotto i 5/15. La professoressa che ha corretto i compiti ha giustificato questi voti con una motivazione che non convince i ragazzi, e quindi stanno cercando altri ragazzi che abbiano sostenuto la stessa prova per poter avere un confronto, e vedere se effettivamente il compito poteva essere svolto anche nel modo in cui è stato fatto da mio fratello e i suoi compagni. Non sto a scendere nei particolari anche perchè io non ci capisco di elettrotecnica, e quindi rischierei di dirvi cose sbagliate. Comunque, il sunto è: se conoscete ragazzi/e (fratelli, amici, vicini, ragazzi dei gruppi,…) che abbiamo sostenuto l’esame di maturità quest’anno (2009) nell’indirizzo di perito elettrotecnico (Istituti tecnici industriali) per favore mettetemi in contatto con lui/lei.

E’ una cosa che richiede urgenza perchè l’orale ce l’ha fra pochi giorni, quindi vi chiedo di fare il più presto possibile.

Grazie mille per il vostro aiuto!!

Un abbraccio

Marco Leorin

Se questi sono gli studenti…

mi chiedo in percentuale per quanti studenti sia stato vero… e se non si stia gridando troppo all’allarme. Secondo la vostra esperienza, voi che la maturità l’avete fatta o avete amici e conoscenti che stanno attraversando questa prova, confermate quanto si afferma in questo articolo tratto da “La tecnica della scuola”?

io personalmente ci credo poco (cioè non penso che la maggioranza degli studenti abbia fatto ricorso a questi mezzucci), ma la parola sta a chi la maturità la vive davvero…

Se anche voi pensate che non sia così, per favore, diamo inizio alla riscossa studentesca, perchè non ci stiamo ad essere etichettati così. e se invece anche voi siete indignati da questi comportamenti perchè li avete vissuti, ecco lo spazio del vostro sfogo.

commentate!

Gli Esami dei “furbi”: soluzioni via web in tempo reale

di A.G.
Durante gli scritti i siti e blog studenteschi riempiti di richieste d’aiuto: “vi prego latino”, “matematica al più presto per favore”. Tracce e risposte on line in pochi minuti. Per il Miur tutto regolare. Ma gli esperti dicono che così non può andare avanti: si danneggiano i ragazzi.
Nel 2009 essere provetti informatici e ed esperti di tecnologie interattive è sicuramente un punto a favore: per riuscire nella vita come nel lavoro. Ma anche agli Esami di Stato. Dopo le avvisaglie riscontrate nelle ultime sessioni, quest’anno le prime due prove scritte cui hanno partecipato i 470.000 candidati al diploma secondario superiore hanno infatti avuto come protagonista la pubblicazione su internet di tracce e soluzioni. Fin qui nulla di strano: peccato che sia avvenuto a distanza di pochi minuti, o meglio solo pochi secondi, dall’apertura delle buste sempre rigorosamente sigillate in cera lacca.
Così per gli studenti più scaltri è stato un gioco da ragazzi reperire via sms da amici o familiari le informazioni più importanti ed ottenere un voto positivo. Certo, viale Trastevere anche quest’anno ha dettato le condizioni: durante le prove, come anche le lezioni, niente telefonini, né computer o ‘palmari’. Lo stesso vale per internet: tutte le aule informatiche delle scuole che ospitano le prove d’esame sarebbero dovute infatti essere rigorosamente chiuse a chiave. Di fatto però, almeno in alcune delle 13.000 Commissioni, le cose devono essere andate diversamente. Come è certo che una parte dei maturandi abbiano avuto accesso alla comunicazione a distanza, attraverso strumentazioni tecnologiche nascoste, approfittando evidentemente di una sorveglianza a maglie troppo larghe.
Per rendersi conto della situazione, che secondo qualcuno metterebbe anche a repentaglio la regolarità degli esami, bastava recarsi i giorni dei primi due scritti sui vari social network e i portali studenteschi e leggere le richieste di sostegno pratico: “vi prego latino”, “matematica al più presto per favore”, “aiuto non so fare niente, spero che la prof mi passi il compito”, sono solo alcune delle miriadi di richieste formulate dai candidati durante la realizzazione dei compiti. E come hanno inviato messaggi è praticamente scontato che buona parte degli stessi studenti abbiano ricevuto le risposte. La conclusione è che a molti di questi studenti internet, almeno per la formulazione delle prime due prove, abbia dato una mano indifferente.
La macchina organizzativa dei candidati più “furbastri” ha funzionato al meglio in occasione del secondo scritto. Appena otto minuti dopo l’apertura delle buste, avvenuta alle 8,30, i siti on line come skuola.net, e a seguire i social network, come Facebook, o i blog, come Tuttomatura, hanno proposto delle tracce perfettamente uguali (evidentemente fotografate o scannerizzate) a quelle proposte dagli esperti di viale Trastevere. Attorno alle 8,45, per gli studenti del Classico arrivava già la prima soluzione esatta: la traduzione di latino di un brano tratto dal De Officiis di Cicerone. Da lì a poco blog e portali giovanili si sarebbero “scatenati” anche per le altre tracce mettendo a disposizione di tutti le non facili soluzioni ai problemi di geometria e trigonometria proposte al liceo scientifico; e poi, man mano, temi rispondenti ai quesiti proposti a seconda dei diversi indirizzi.
Dal ministero dell’Istruzione si limitano a difendere il sistema tradizionale basato sulle prove cartacee (“la trasmissione delle tracce via internet alle scuole, quella sì che sarebbe un pericolo”) e a sottolineare che dopo l’apertura delle buste “la responsabilità è delle commissioni perché sono loro che vigilano in classe”. Del resto, fanno sapere sempre da viale Trastevere, “è impossibile blindare tutto e impedire totalmente che dalle scuole emerga qualche contenuto”.
Di diverso parere gli esperti. Secondo il pedagogista Benedetto Vertecchi “ormai questo esame è una farsa che peraltro serve a poco visto che chi vuole andare all’Università tra poco dovrà sostenere un altro test dove il voto della maturità non conta”. Delusa per la piega che hanno preso le prove conclusive della secondaria anche Marisa D’Alessio, psicologa dell’età evolutiva e docente alla Sapienza di Roma: “ormai in questo Paese – spiega D’Alessio – c’è la cultura dello spionaggio: del resto la società insegna ai giovani che chi vince è furbo. Ma chi ha messo su internet le tracce non ha fatto un buon servizio ai ragazzi, non li ha rispettati: i protagonisti dell’esame devono essere loro, non la Rete”. L’ultima bacchettata è per i genitori che si sono prestati ad inviare le riposte del web sui cellulari dei figli impegnati nelle prove: “devono lasciare in pace i figli – sostiene la psicologa – e responsabilizzarli invece di giustificare la ricerca dell’aiutino”.

Una giornata sulla scuola per i campi giovanissimi diocesani

Il MSAC propone per l’estate 2009 un piccolo sussidio che potrebbe aiutare le equipes diocesane del settore giovani (e del msac!) a preparare nelle proprie realtà un momento (una giornata, un pomeriggio) dedicato al tema della scuola e del protagonismo studentesco all’interno della proposta del campo giovanissimi diocesano. Nell’opuscolo tante idee per vari percorsi, ciascuno centrato su un aspetto particolare dell’esperienza studentesca. Per vivere un’estate un MSACcco in movimento e invitare i propri giovanissimi ad uno stile di consapevolezza più attivo tra i banchi di scuola, in attesa della ripresa delle attività a settembre. E..state in movimento!!!!Buon lavoro a tutti

Clicca qui per scaricare l’opuscolo!

La CEI fiera di “Occhio allo studente!”

Al convegno presidenze AC di maggio 2009, Settore Giovani dell’Azione Cattolica Italiana, MSAC e FUCI hanno presentato insieme un testo, “Occhio allo studente”, dedicato al tema della spiritualità dello studio, dell’orientamento e della missione negli ambienti di vita. L’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della CEI, diretto da don Bruno Stenco, che alla vigilia del suo ritorno in diocesi ringraziamo di cuore per il suo generoso servizio agli studenti e alla scuola italiana, ha pubblicato tra le pagine del suo sito il sussidio elaborato dalla collaburazione fucino-msacchina, assumendolo come attività esemplare per l’anno sociale che sta volgendo al termine. Qui il link della pagina cei con il sussidio in pdf

PS. Buona la seconda! Adesso in bocca al lupo per la terza prova!

Calcio d’inizio alla maturità!

Sono iniziati gli esami di Stato per i nostri maturandi… e tra le sette tracce a disposizione, una sorpresa che speriamo possa aver aiutato i nostri msacchini (per cui continuiamo ad incrociare le dita e fare il tifo)!

La traccia due della tipologia B (saggio giornalistico) chiedeva infatti di approfondire il tema dell’anno europeo 2009, dedicato all’innovazione e alla creatività, cioè lo stesso tema a cui quest’anno il MSAC ha dedicato il suo tradizionale European Day. Speriamo che alle centinaia di ragazzi che tra maggio e giugno hanno partecipato ai nostri European Day nelle regioni e nelle diocesi e ai tanti responsabili diocesani che hanno avuto fra le mani il dossier di approfondimento sul tema dell‘innovazione e creatività l’esperienza msacchina abbia dato qualche piccola illuminazione, per un tema che, lo confessiamo, forse per una preparazione di base di scuola superiore sarebbe stato abbastanza difficile da risolvere, ma che sicuramente dimostra una crescente attenzione per i temi dell’Europa

E mentre esultiamo per aver reso un piccolo servizio ai msacchini (fateci sapere chi di voi ha scelto di sperimentarsi in questo arduo tema!!!), elenchiamo qui le altre tracce d’esame. Da segnalare, oltre appunto all’attenzione ai temi europei, un bell’argomento trasversale di storia contemporanea, la proposta di tracce per i saggi di attualità su amore, internet e cultura giovanile, e poi l’ampio tema (non solo storico) della libertà e della democrazia, oggi ancora più d’attualità dopo i fatti dell’Iran

Tipologia A, Analisi del Testo: l’inizio della Coscienza di Zeno di Italo Svevo

Tipologia B, Saggio Breve o Articolo di Giornale:

  1. Ambito artistico-letterario: Innamoramento e amore. Documenti (anche visivi!!!) di Magritte, Chagall, Canova, Catullo, Alberoni, Dante, Gozzano, Leopardi e Cardarelli.
  2. Ambito socio-economico: l’anno europeo 2009 per la creatività e l’innovazione
  3. Ambito storico-politico: Origine e sviluppi della cultura giovanile. Tra Secolo breve di Hobsbawm e immagini del nostro secolo
  4. Ambito tecnico-scientifico: Social Network, Internet, New Media. tema internettiano, insomma, ma occhio a tenersi sull’ambito tecnico scientifico!!!

Tipologia C, Tema di argomento storico: (quello che personalmente io avrei preferito! ^___^)  Nel 2011 si celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia. La storia dello stato nazionale italiano si caratterizza per la successione di tre tipi di regime. Il candidato si soffermi sul passaggio dal regime liberale monarchico a quello fascista e da quello fascista a quello democratico repubblicano”

Tipologia D, tema di ordine generale: “Con legge 61 del 15 aprile 2005 ,il 9 novembre è stato dichiarato “giorno della libertà”, quale ricorrenza dell’abbattimento del Muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di paesi oppressi e auspicio per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo. A 20 anni dalla caduta del muro di Berlino, il candidato rifletta sul valore simbolico di quell’evento ed esprima la propria opinione sul significato di libertà e democrazia”

per vedere le tracce complete, clicca qui

Giovani x l’Iran

Il MSAC ieri, insieme ai giovani dell’Azione Cattolica, della Fuci, alle associazioni studentesche del Forum ASR presso il Ministero dell’Istruzione e altre 56 sigle di associazioni giovanili ha partecipato alla manifestazione promossa dal Forum Nazionale dei Giovani presso il Ministero della Gioventù e svoltasi ieri pomeriggio a Roma, piazza San Lorenzo in Lucina. Insieme ad esponenti delle istituzioni, ma soprattutto giovani, specie i giovani dell’Iran ospiti a Roma, per insegna un’unica bandiera (niente bandiere di partito o sindacato, solo quella dell’Iran, quella antica, naturalmente, prima della rivoluzione del 1979, la bandiera col leone ed il sole), dal palco niente diatriba politica, solo unanime voce per la difesa dei diritti umani

Eccovi il testo del comunicato:

— FORUM NAZIONALE DEI GIOVANI: MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA’ PER GIOVANI IRANIANI

In piazza e su internet per mostrare solidarietà ai giovani di Teheran. Il Forum Nazionale dei Giovani invita i ragazzi italiani alla solidarietà nei confronti dei giovani iraniani che in queste ore manifestano in piazza per chiedere democrazia, libertà, il rispetto dei diritti umani e dei diritti civili.

Per le strade di Teheran, a rischio della vita, una moltitudine di giovani chiede con coraggio democrazia. Le poche immagini che la censura non riesce a fermare raccontano il sacrificio di giovanissime vittime. Come Neda, uccisa a 16 anni, mentre manifestava accanto a suo padre e diventata subito il simbolo della protesta. Ai giovani come Neda e al loro desiderio di mettere le basi per la costruzione di un Iran libero e democratico, il Forum Nazionale dei Giovani vuole dimostrare solidarietà generazionale in modo concreto. Per questa ragione lanciamo l’appello a tutte le organizzazioni giovanili, indipendentemente dalla loro estrazione culturale, politica o religiosa, a aderire a questo appello

Notte prima degli esami

SShhh….c’è una notte dell’anno, agli ultimi di giugno, in cui ritualmente centinaia di migliaia di giovani studenti si sottopongono al batticuore pre esame di stato. Ognuno ricorda “la sua notte” con tutta la trepidazione che l’ha abitata, i “ce la farò?”, le ansie di una prova “seria” per la prima volta…

Quest’anno sono 470.000 gli studenti maturandi che domani affronteranno la prima prova d’esame. Tra loro, quanti msacchini! E loro, e agli altri, va stanotte la nostre preghiera ed il nostro sostegno. Maturandi di oggi e di ieri, stanotte, questa più delle altre, ci teniamo tutti stretti nel cuore

…Buonanotte cari msacchini

e fateli tutti neri domani!

C’è bisogno di una scuola…

di don Nicolò Tempesta

C’è bisogno di una scuola…

È ormai da giorni suonata la campanella che segna la fine delle lezioni (almeno per quest’anno scolastico) e per la scuola è tempo di bilanci. Il punto è proprio questo: la qualità della scuola costruisce una società di qualità domani. Essere uomini e donne di qualità. Ciò che la scuola  insegna e trasmette oggi, sappiate che la società lo ritroverà germogliato dopo. Se la scuola semina con larghezza, senza calcolo, ciò che è vero, giusto, amabile, puro, alto e profondo e che può durare anche per il domani, significa che ha a cuore il bene di tutti. Si riscopre ancora una volta primaria nel suo ruolo educativo: la scuola quando educa è sempre “scuola primaria”, una scuola di qualità.

La triste e desolante vicenda di questi giorni nella provincia di Roma che ha votato una interpellanza per dotare le scuole medie superiori di distributori di preservativi, collocati tra le bibite e le merendine, ci deve indurre a chiedere: cara scuola, che ne è del tuo ruolo educativo? Siamo tuttavia convinti che, a dispetto degli scenari catastrofici e di una politica di restrizione finanziaria che ha toccato i settori del servizio pubblico, in particolare la scuola, la fatica e la bellezza di educare, ci permette di guardare ancora una volta al nostro sistema di istruzione come ad un punto di riferimento importante per ragazzi, giovani e famiglie.

C’è bisogno di una scuola che non solo insegni a fare, ma ancor di più educhi a essere. La scuola, nel suo ruolo educativo si riscopra una comunità educante che aiuti a fare unità nella persona. Una scuola che giorno per giorno, prenda per mano i ragazzi aiutandoli a scoprire la bellezza di una vita che diventa dono. Innanzitutto lo sviluppo e la crescita (anche culturale) dei nostri studenti, non potrebbe realizzarsi senza il previo riconoscimento di quei bisogni fondamentali che speso incrociano la vita di relazione dei nostri ragazzi. Primo fra tutti il bisogno di appartenenza e di amore che viene a spezzare l’isolamento e la sensazione di vuoto interiore dei giovani studenti.

C’è bisogno quindi di una scuola che si riappropri essenzialmente della sua dimensione educativa. Potrebbe significare oggi, educare la coscienza a scegliere il  bene per sé e per la comunità dando all’educazione valenza etica; qui vengono chiamate in causa – concretamente – tutte le agenzie educative che dovrebbero parlare tra di loro lo stesso linguaggio e intendersi; penso innanzitutto alla famiglia e alla parrocchia.

C’è bisogno di una scuola che educhi la coscienza, sempre più oggi “scatola vuota”, frutto di quel relativismo etico dominante, che ci priva di quei contenuti veritativi che aiutano i nostri ragazzi a crescere. Il deficit educativo qui è deficit di verità morale e espressioni come “mi regolo in coscienza”, “faccio ciò che mi dice la mia coscienza” – soprattutto in campo di educazione sessuale – divengono segno dell’autoreferenzialità di un soggetto che ha come punto di riferimento solo se stesso. In un acuto e recente saggio di Umberto Galimberti leggo che i giovani stanno male “perché un ospite inquietante, il nichilismo, si aggira tra loro, penetra nei loro sentimenti, confonde i loro pensieri, cancella prospettive e orizzonti, fiacca la loro anima, intristisce le passioni rendendole esangui” (L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani, Milano 2007, p.11). Tutti auspichiamo a scola un ritorno a quella che i greci chiamavano “l’arte del vivere che, fondamentalmente, consiste nel riconoscere le proprie capacità – e sui banchi se ne scoprono tante! –  per vederle fiorire secondo misura.

C’è bisogno di una scuola che domandi agli insegnanti di essere bravi formatori, capaci di intessere un proficuo rapporto di dialogo e reciproca fiducia che, essenzialmente, è una relazione tra persone caratterizzate da dono e rispetto reciproco. E se l’educazione è offrire alle giovani generazioni il bene più prezioso, quello che corrisponde alla loro autentica realizzazione, la scuola, realizzerà compiutamente la sua funzione educante se aiuterà i nostri giovani a “fare discernimento” (cf. Ts 5,21-22) per cogliere il bene nella vita e della vita.

C’è bisogno di una scuola che inizi a educare all’amore responsabile, che tenga conto non tanto “di vasi da riempire – ricordava già Quintiliano (35-95 d.C.) – ma di fiaccole da accendere”. Una scuola che educhi anche al sacrificio ma che faccia innamorare i nostri ragazzi di ideali alti per i quali vale la pena spendersi e che non installi semplicemente distributori di preservativi e pensare così di risolvere il “problema” dell’educazione sessuale deresponsabilizzando famiglie, studenti e docenti e lasciando soli i ragazzi nel far west delle scelte facili, appaganti e banali.

Desidero ricordare lo scrittore Daniel Pennac che nel “Diario di scuola”, alla fine del percorso di riflessione sulla sua esperienza scolastica a chi gli chiede il segreto per rinnovare l’insegnamento e rivitalizzare la relazione educativa e quali siano le strategie didattiche da intraprendere, dietro l’insistenza dell’interlocutore dice, che lo strumento fondamentale attraverso cui possiamo rinnovare l’educazione è semplicemente l’amore. L’amore per le persone concrete – i volti, le storie, i nomi che incontriamo a scuola – può “tirare fuori il meglio” che ognuno di noi si porta dentro. Non è forse questa l’origine etimologica del verbo “e-ducare”?