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e (anche) quest’anno la prima prova è andata

Archiviata per i 500.000 maturandi italiani la prima prova! il ghiaccio è stato finalmente rotto..

Come ogni anno nei giorni scorsi su internet era partito il toto tracce ma a differenza dell’anno scorso nessuna smentita del ministero, anche perché quest’anno non era stata pubblicata alcuna presunta bozza con tanto di carta intestata (come invece era accaduto l’anno scorso). I presunti titoli si sono però rivelati una grande bufala a dimostrazione che quanto si dice su internet la notte prima degli esami è davvero poco affidabile.

Vi riportiamo qui in sintesi gli argomenti delle le tracce di quest’anno:

per la tipologia A, tema letterario – analisi del testo, è uscita la poesia “Lucca” di Ungaretti , tratta da “L’Allegria”.

la tipologia B quella del saggio breve- articolo di giornale, come al solito divisa per ambiti, prevedeva le seguenti tracce:

-l’ambito artistico-letterario parlava di “Amore, odio e passione” con testi di D’Annunzio, Manzoni, Verga e Svevo e quadri di Klimt, De Chirico e Picasso.

-quello socio-economico si intitolava “siamo quel che mangiamo?”, con testi molto recenti tratti da “la Repubblica” e siti internet.

-l’ambito storico-politico aveva come titolo “destra e sinistra” , con brani di Norberto Bobbio e testi anche molto recenti (del 2011).

-l’ambito scientifico era incentrato sulla figura del fisico Enrico Fermi . Fra i testi a disposizione, era presente un brano, tratto da un discorso dello stesso Fermi, che riguardava il tema sempre attuale del ruolo della scienza e dello scienziato nella società .

La tipologia C, quella storica, partiva da una considerazione dello storico Eric J. Hobsbawm che definisce Secolo breve gli anni che vanno dall’esplosione della prima guerra mondiale fino al collasso dell’URSS. Agli studenti era richiesto di concentrarsi in modo particolare sugli anni ’70.

la tipologia D, infine, chiedeva di prendere spunto dalla “previsione” di Andy Warhol” «Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti» per analizzare il valore assegnato alla “fama” (effimera o meno) nella società odierna e riflettere sul concetto di “fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).

Potete consultare le tracce complete della prova scritta di italiano cliccando qui

Ottimo! Una è andata! Ora non resta che augurare, ancora una volta, in bocca al lupo ai maturandi, msacchini e non, per la II prova, quella più temuta…

la carica delle 900 tracce d’esame…

da Tuttoscuola.com

Maturità 2011: sono più di 900 le diverse tipologie d’esame

La riforma del ministro Gelmini per la scuola secondaria di II grado ha drasticamente ridotto il numero delle diverse tipologie di scuola esistenti, portandolo, attraverso la complessa operazione delle confluenze, a “soli” 46 tra indirizzi e corsi normali.

Occorreranno però cinque anni perché questo numero ridotto arrivi all’esame finale di Stato. Nel frattempo continueranno a funzionare i percorsi e gli indirizzi del vecchio ordinamento e dei corsi sperimentali che hanno funzionato in questi ultimi vent’anni.

Per l’esame di Stato 2011 (e per i prossimi anni) vi saranno ancora queste tipologie di scuola per le quali il Miur dovrà continuare a sfornare centinaia e centinaia di prove ad hoc.

Esattamente, per quanto riguarda le classi che andranno all’esame secondo l’ordinamento, è di 182 il numero delle scuole (e delle prove) interessate.

Per quanto riguarda, invece, i vecchi corsi sperimentali, saranno ben 720 le diverse tipologie che andranno ad esame.

Tra ordinamento e sperimentale, dunque, il numero complessivo delle tipologie arriva a 902.

Scelte le materie per la maturità

Come ormai tradizione per il ministro Gelmini, sono state annunciate, con un video pubblicato su YouTube, le materie oggetto della seconda prova all’esame di maturità e quelle affidate ai commissari esterni.

Per la seconda prova scritta sono state selezionate, per i licei:

liceo classico: Latino;

liceo scientifico: Matematica;

liceo linguistico: Lingua straniera;

liceo pedagogico: Pedagogia;

liceo artistico: Disegno geometrico, prospettiva e architettura.

Per gli istituti tecnici e professionali sono state scelte materie che, oltre a caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una dimensione tecnico-pratico-laboratoriale. Per questa ragione la seconda prova può essere svolta, come per il passato, in forma scritta o grafica o scritto-grafica o scritto-pratica, utilizzando, eventualmente, anche i laboratori dell’istituto.

Per il settore artistico (licei e istituti d’arte) la materia di seconda prova ha carattere progettuale e laboratoriale (architettura, ceramica, mosaico, marmo, oreficeria ecc.) e si svolge in tre giorni.

Le materie scelte per alcuni indirizzi sono:

per l’istituto tecnico commerciale (ragionieri): Economia aziendale;

per l’istituto tecnico per geometri: Costruzioni;

per l’istituto tecnico per il turismo: Tecnica turistica;

per l’istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione: Alimenti e alimentazione;

per l’istituto professionale per i servizi sociali: Tecnica amministrativa;

per l’istituto professionale per Tecnico delle industrie meccaniche: Macchine a fluido.


Inoltre è stato fissato il calendario che prevede che le prove scritte dell’esame di maturità si terranno il 22 giugno (prima prova) e il 23 giugno (seconda prova).

All’indirizzo internet riportato (http://www.istruzione.it/web/istruzione/dm6_11) potete trovare il testo del decreto ministeriale n.6 del 2011 e gli allegati dove sono riportate le materie affidate ai commissari esterni.

Napolitano e Gelmini: inaugurazione anno scolastico

Con un po’ di ritardo vi riportiamo il discorso tenuto dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione dell’evento “Tutti a scuola” organizzato dal MIUR per l’inaugurazione dell’anno scolastico 2010-2011, presso il Palazzo del Quirinale il 21 settembre scorso.

Palazzo del Quirinale, 21/09/2010

Rivolgo un saluto cordiale alle autorità che rappresentano oggi il Governo, il Parlamento, le istituzioni regionali e locali a Roma, nel Palazzo Reale di Napoli e nella Reggia di Venaria. Quest’anno abbiamo voluto che la cerimonia si svolgesse in tre realtà di quell’Italia unita in cui crediamo e di cui nel 2011 festeggeremo il 150esimo compleanno. Apprezzo quanto il Ministero della Pubblica Istruzione ha fatto e sta facendo perché il movimento per l’unità d’Italia, la storia del nostro paese siano ricordati e studiati nelle nostre scuole. Saluto con affetto, dunque, i ragazzi presenti alle cerimonie nelle tre sedi, quelli che ci seguono da casa e tutti gli studenti, iscritti al nuovo anno scolastico, di ogni origine e nazionalità. Per tutti la scuola deve rappresentare un luogo di incontro e di integrazione. Rivolgo un saluto e un sincero augurio di buon lavoro al mondo dell’Istruzione italiana nel suo insieme: agli insegnanti, ai tecnici, al personale non docente, a coloro che nel Ministero della PI, negli Uffici Scolastici regionali, negli assessorati di regioni, province e comuni fanno funzionare questo nostro complicato sistema dell’istruzione italiana.

Non va trascurato il ruolo che nel processo educativo svolgono testi – quelli su cui voi studiate – capaci di comunicare conoscenze e metodi con semplicità ed efficacia, tali da invogliare allo studio. Ma tutti coloro che sono stati studenti, anche io che lo sono stato (tanti, tanti anni fa: non vi dirò quanti), sanno bene come studiare, seppure con ottimi insegnanti e con ottimi testi, non sia sempre un divertimento e comporti fatica. Questo vale però per qualunque obbiettivo si voglia perseguire sul serio nella vita. Perciò è importante che le famiglie degli alunni sostengano i ragazzi nello studio, che tra loro e gli insegnanti si stabiliscano rapporti di fattiva collaborazione per evitare ritardi e lacune poi difficili da colmare. L’apertura dell’anno scolastico 2010-2011 ci consente di dare il buon esempio nell’evitare ritardi: infatti, stiamo già festeggiando il 2011, anno così importante, con un po’ di anticipo.

L’importanza dell’anniversario invita a fare dei bilanci. In 150 anni abbiamo compiuto enormi progressi, anche nell’istruzione, come ha ricordato il Ministro Gelmini, partendo da un pauroso analfabetismo. Negli ultimi decenni abbiamo conseguito notevoli passi avanti anche per quel che riguarda la percentuale di diplomati e di laureati. Questo ci ha consentito di avvicinarci alla media dei paesi sviluppati, e tuttavia, anche se stiamo correndo più in fretta di altri, non abbiamo raggiunto i paesi più avanzati.

Siamo, dunque, rimasti ancora indietro rispetto ad una risorsa fondamentale per affrontare il domani, per affrontare una dura competizione globale. Vedete, si discute ancora molto sullo stato dell’economia e dell’occupazione in Italia: se la crisi scoppiata nel 2008 sia davvero superata, quanto consistente e durevole sia la ripresa economica in corso. Ma, se in Parlamento e in altre sedi è giusto verificare quel che possa essere fatto oggi e dare effetti immediati, bisogna nello stesso tempo spingere lo sguardo più lontano, pensare al mondo in cui l’Italia e l’Europa dovranno muoversi nel futuro. Sì, dobbiamo pensare soprattutto all’Italia nella quale vi troverete a vivere e vi porrete il problema del lavoro voi ragazzi che iniziate ora l’anno scolastico. E ci apparirà chiaro che, in vista del futuro, sarà essenziale, sarà decisivo il livello di istruzione e formazione che avrete raggiunto.

Perciò, sia chiaro, di cambiamento c’era e c’è bisogno e, d’altronde, sulle direttrici di massima degli interventi necessari si è da tempo evidenziato, anche attraverso importanti ricerche e documenti, un consenso ampio al di là delle divisioni di parte. Volendo sintetizzare queste direttrici, possiamo dire: più qualità, più rapporto stretto tra istruzione e mondo del lavoro, quindi anche maggiore spazio alle competenze necessarie nelle società contemporanee. Voi sapete che io perciò sostengo con convinzione che nel portare avanti l’impegno comune e categorico per la riduzione del debito pubblico bisogna riconoscere la priorità della ricerca e dell’istruzione nella ripartizione delle risorse pubbliche disponibili.

Ma riformare si deve, e con giudizio, e non solo allo scopo di raggiungere buoni risultati complessivi. Occorre superare squilibri, disparità, disuguaglianze che si presentano anche nell’istruzione, che – al contrario – dovrebbe proprio servire a colmare le disuguaglianze. Se torniamo a osservare l’Italia quale era al momento dell’Unità 150 anni or sono, troviamo nell’istruzione anche forti differenze, forti disparità territoriali. A regioni con livelli relativamente buoni, come il Piemonte e la Lombardia, si contrapponevano alcune aree del Centro e del Mezzogiorno con tassi di analfabetismo che superavano il 90%. Oggi non abbiamo certo condizioni e disparità territoriali così drammatiche, ma le differenze non si sono certo annullate.

Se vogliamo che la scuola funzioni come un efficace motore d’uguaglianza e come un fattore di crescita, bisogna che si irrobustisca. E per farlo occorre partire da analisi adeguate.

È un’ottima cosa che si sia introdotta la pratica di valutare e confrontare livelli di apprendimento sul territorio nazionale e che i risultati raggiunti siano confrontabili con quelli di altri paesi. È saggio che queste rilevazioni vengano condotte in modo da considerare il valore aggiunto dell’insegnamento, tenendo cioè presenti le conoscenze e le condizioni di partenza degli studenti.

La condizione sociale certo incide ancora sulla possibilità che i ragazzi progrediscano nell’istruzione. Ma stiamo attenti a non cadere in un equivoco pericoloso. Infatti, gli studenti delle famiglie più povere possono essere e spesso sono più motivati. Il vero svantaggio insuperabile è una famiglia che non creda nello studio, che non creda nel merito.

Perciò va costruita in tutti i campi una cultura e una pratica del merito. Bisogna anche mettere in tutti i campi le persone in grado di meritare. Questo vale ovviamente anche per la scuola, per i suoi insegnanti e per i suoi studenti.

Per elevare la qualità dell’insegnamento occorre motivare gli insegnanti e richiedere – è vero, è necessario – che abbiano un’adeguata formazione, ma anche offrire loro validi strumenti formativi e di riqualificazione. E su tutto questo, ovviamente, è necessario investire.

Nel passato non lo si è fatto abbastanza, e si sono prodotte situazioni pesanti. Occorre dunque qualificare e riqualificare coloro che aspirano ad un’assunzione a tempo indeterminato.

Mi ha fatto piacere che anche quest’anno durante la cerimonia si siano premiate l’eccellenza e la capacità di superare le difficoltà nello studio, e insieme siano state presentate esperienze di impegno civile, di impegno nella società. Vedete, ho voluto introdurre una specifica benemerenza, quella di Alfiere della Repubblica, per premiare i minori meritevoli, per valorizzare i ragazzi, siano essi figli di italiani o di immigrati: quelli impegnati e brillanti nello studio, quelli capaci di superare difficoltà personali e familiari, quelli che si spendono in atti di solidarietà e coloro che mostrano un forte spirito civico.

Mi ha colpito la lettera di quei ragazzi che, senza negargli il loro affetto, si sono dissociati dal padre in quanto era attivo nella malavita organizzata. Così facendo hanno mostrato indipendenza di giudizio, spirito civico, desiderio di normalità.

Pochi giorni or sono, purtroppo, un uomo integro e onesto, Angelo Vassallo sindaco del comune di Pollica, in provincia di Salerno, è stato barbaramente ucciso per aver voluto fare una buona politica, quello che la politica dovrebbe essere sempre. Perciò la scuola si sta impegnando molto per educare alla sicurezza, alla legalità, al rispetto delle regole in tutti i campi, alla tutela dell’ambiente, alla conoscenza della Costituzione, della storia della nostra patria e di coloro che hanno contribuito alla sua crescita civile. Riesce a farlo anche in modo fresco, coinvolgente. E la cerimonia di oggi lo conferma. Più in generale, è chiaro che nonostante le difficoltà la nostra è una scuola attiva e sveglia, e so che lo diventerà sempre di più, perché nella nostra istruzione c’è tanta gente capace e pronta a rimboccarsi le maniche. Anche le molte iniziative per il 150esimo anniversario lo testimoniano.

E mi auguro che gli insegnanti e dirigenti pieni d’idee e voglia di fare – e ce ne sono molti – trovino il sostegno necessario a tutti i livelli.

Vorrei concludere con una semplice constatazione. Ho conosciuto molte persone che si sono pentite di non aver studiato abbastanza, nessuno che si sia pentito di aver studiato troppo. Quindi ragazzi, non perdete l’opportunità che avete; e, mi raccomando: “Questo anno, proprio quest’anno, mettetecela tutta!”

Come si diventa insegnanti. La Gelmini presenta il nuovo regolamento

Il 10 settembre il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha presentato il nuovo regolamento per l’accesso all’insegnamento. Dal comunicato stampa del MIUR (il regolamento sarà pubblicato nei prossimi giorni) si deduce che la novità più sottolineata (e che già ci era stata anticipata) è l’anno di Tirocinio formativo attivo, che sostituirebbe la vecchia SISS biennale. Più pratica e contatto (tirocinato) con gli studenti, per imparare nella prassi a fare gli insegnanti. Sarà a numero chiuso, in quantità stabilita di volta in volta secondo il fabbisogno.

Per accedere all’anno di tirocinio, bisogna frequentare delle lauree ad hoc. Per la scuola primaria (elementari) una laurea quinquennale a ciclo unico (probabilmente quella che c’è già, cioè scienze della formazione), ma a numero chiuso. Per la secondaria (medie e superiori) una laurea magistrale ad hoc (cioè una laurea specialistica di due anni creata appositamente), anch’essa a numero chiuso.

Nel periodo di transizione (per i vecchi laureati) si comincerà da subito con dei concorsi per l’accesso a questo anno di tirocinio formativo attivo, che potrebbe essere attivato già in questo anno accademico. Il primo concorso dovrebbe essere previsto per questa primavera

LEGGI IL COMUNICATO MIUR

I diritti degli studenti rom secondo il ministro…

da tuttoscuola.com

Il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini definisce “giusto” espellere i Rom, schierandosi dalla parte del ministro dell’Interno Roberto Maroni che, suscitando il rimprovero della Cei, aveva nei giorni scorsi affermato  che il governo italiano vuole andare oltre i già discussi provvedimenti della Francia varati dal premier Sarkozy.

Secondo Gelmini i rom “non sono solo titolari di diritti, ma anche di doveri“, e ciò vale anche se si tratta di cittadini comunitari.  Quindi, continua Gelmini ampliando la sua argomentazione, se “il monito di monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana, è sicuramente comprensibile, soprattutto per chi si occupa di aiutare i cittadini stranieri in Italia“, va anche ribadito che ” chiunque arrivi nel nostro Paese deve essere titolare non solo di diritti, ma anche di doveri” e deve perciò “rispettare la direttiva che fissa i requisiti di chi vive in un altro Stato, ovvero: reddito minimo, dimora adeguata e non essere a carico del sistema sociale del Paese che li ospita“.

Quindi, conclude il ministro dell’istruzione, le cui dichiarazioni sono state riprese dai principali telegiornali delle sera,  “sono favorevole alle espulsioni dei cittadini anche comunitari, e condivido appieno la posizione del ministro Maroni a riguardo“, perché “non è possibile che il governo italiano legittimi situazioni di palese illegalità e di non rispetto delle regole“.

Ma che fare se i rom hanno la cittadinanza italiana? Gelmini non affronta direttamente la questione,  ma dal contesto delle sue dichiarazioni si deduce che, non potendosi espellere cittadini italiani in generale, si applicheranno ai rom italiani le leggi che valgono per tutti gli altri cittadini italiani.

Anagrafe degli studenti contro la dispersione scolastica

da il messaggero.it

ROMA (9 agosto) – Contro l’abbandono scolastico nasce nasce l’Anagrafe nazionale degli studenti ed è subito polemica. La banca dati voluta dal ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini – con decreto del 5 agosto scorso – non piace né alla Flc-Cgil,né agli studenti dell’Uds e tantomeno all’opposizione del Pd anche se il ministero di Viale Trastevere ha assicurato che i dati sensibili rimarranno anonimi e che le polemiche sul rischio discriminazione sono infondate. L’Anagrafe conterrà informazioni sul percorso scolastico e formativo a partire dalla scuola primaria, con particolare riferimento agli esami finali di ciclo e agli esami di qualifica. Ma c’è chi sostiene – come la Cgil – che ci saranno anche dati sulla salute, le convinzioni religiose, le informazioni di tipo giudiziario che riguardano la sfera familiare (come la status di separati dei genitori). La banca dati – ha spiegato il ministero – «sarà utilizzata in forma anonima, e con modalità che assicurino la non identificabilità dell’interessato». Le informazioni raccolte saranno conservate fino al termine dell’anno scolastico. Per il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, l’ Anagrafe viola i diritti civili e deve essere subito cancellata. «Ci allarma – ha detto il sindacalista – la possibilità che possa contenere dati idonei a rivelare lo stato di salute, le convinzioni religiose o di altro genere». Secondo Tito Russo coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti (Uds).È solo uno spot estivo. È grottesco che il ministro Gelmini si preoccupi dell’Anagrafe degli studenti quando le scuole non sanno come pagare gli stipendi e che programmi fare a settembre». Ad avviso di Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd in Commissione istruzione alla Camera, «E’ un modo inadeguato e ambiguo di affrontare la dispersione scolastica che violenta la privacy degli studenti e l’intimità della sfera familiare visto che il ministro Gelmini sembra interessato anche a schedare gli alunni a seconda che siano figli di genitori separati o meno. Auspichiamo che il Garante limiti fortemente l’intrusione del ministero nella vita privata degli studenti». Alle critiche il Miur ha replicato di non aver «accesso ai dati individuali, identificativi degli alunni» ribadendo che «l’anagrafe è finalizzata esclusivamente al monitoraggio dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Non vengono pertanto richiesti dati sulla religione di appartenenza, come invece viene erroneamente riportato da alcune agenzie di stampa. Tutti i dati – ha concluso il ministero – vengono raccolti e trattati secondo le modalità previste dal Garante della Privacy. Si tratta pertanto di polemiche che non hanno alcun fondamento».

Sessione straordinaria a settembre per gli esami di stato

Il decreto ministeriale 56 del 9 luglio 2010 ha fissato il calendario per la sessione straordinaria degli esami di stato, prevista per “i candidati che, in seguito a malattia da accertare con visita fiscale o per grave motivo di famiglia riconosciuto tale dalla commissione” non abbiano potuto partecipare alla sessione ordinaria, secondo quanto previsto all’art. 7 del regolamento degli esami di stato  (dpr 23 luglio 1998, n. 323).

Le prove saranno:

• prima prova scritta: martedì 14 settembre 2010;

• seconda prova scritta: mercoledì 15 settembre 2010

• terza prova scritta: venerdì 17 settembre 2010, secondo i tempi previsti per la sessione ordinaria; ove la terza prova cada nel giorno festivo del Santo Patrono, essa sarà effettuata lunedì 20 settembre 2010. per i licei artistici e gli istituti d’arte, la terza prova si svolge al termine della seconda prova;

• inizio dei colloqui: dopo la correzione e la valutazione degli elaborati delle prove scritte.

INOLTRE

1. Per i candidati che non devono sostenere la prima prova scritta, l’esame ha luogo nei giorni di mercoledì 15 e venerdì 17 settembre 2010.

2. Per i candidati che non devono sostenere le prime due prove scritte, la terza prova è fissata per martedì 14 settembre 2010.

3. Per i candidati che non devono sostenere alcuna prova scritta, il colloquio ha luogo martedì 14 settembre 2010.

Le commissioni hanno la stessa composizione della sessione ordinaria

CLICCA PER LEGGERE IL TESTO DEL DECRETO

Oggi la seconda prova. Ecco le soluzioni

MATURITA’ 2010

LA PRIMA PROVA sul sito del ministero:  prima prova

LA SECONDA PROVA: le tracce sul sito del ministero seconda prova

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tracce da www.istruzione.it,  soluzioni da corriere.it, repubblica.it, lastampa.it

Aggiorneremo il post man mano che le soluzioni verranno rese disponibili sulla rete

LICEI

CLASSICO

TESTO GRECO da miur.it

Versione dal Greco

SCIENTIFICO Tradizionale

Matematica tracce
■ Le soluzioni: Problema 1 – Problema 2 Le risposte ai quesiti

SCIENTIFICO – PNI

– matematica Le tracce

Le soluzioni: Problema 1Problema 2Quesiti

LINGUISTICO

Le tracce di tutte le lingue

– Inglese: commento al «Tema generale»

– Francese commento alla prova

–  Tedesco commento della prova
Spagnolo: soluzione al Testo letterario – Testo di Attualità

LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI – Pedagogia
tracce ■ Le soluzioni

LICEO ARTISTICO –I e II sezione

Corso tradizionale – Disegno geometrico, prospettiva, architettura
La traccia ■ Il commento

Corso sperimentale Progetto LeonardoIndirizzo Conservazione e Catalogazione dei Beni Culturali (SL06) –Discipline geometriche rilievo architettonico e ambientale
■ La traccia ■ Il commento

Corso sperimentale Progetto Leonardo Indirizzo Architettura e Design (SL03) – Discipline grafico geometriche, rilievo dal vero, disegno professionale
■ La traccia ■ Il commento

Corso sperimentale Progetto Leonardo  – Indirizzo Grafico Visivo (SL04) – Disegno Professionale
■ La traccia ■ Il commento

Corso sperimentale Progetto Leonardo  – Indirizzo Figurativo (SL05) – Discipline pittoriche, teoria della forma e del colore
■ La traccia ■ Il commento

ISTRUZIONE TECNICA

Istituto Tecnico per Geometri  – Estimo
■ Estimo ■ La soluzione

Istituto Tecnico Commerciale (giuridico economico aziendale) –Economia aziendale

■ La traccia ■ La soluzione

Istituto Tecnico Commerciale (Programmatori) –Ragioneria ed economia aziendale

La traccia ■ La soluzione

Istituto Tecnico Commerciale (periti aziendali e corrispondenti in lingue estere)

– TRACCIA in Tecnica professionale e amministrativa, organizzativa, operativa

Istituto Tecnico per il Turismo  – Lingue
■ La soluzione La traccia

Istituto Tecnico Agrario – Agronomia e coltivazioni

LA TRACCIA

Periti Meccanici  – Meccanica applicata e macchine a fluido
LA TRACCIA ■ La soluzione

Periti Costruzioni Aeronautiche – Aerotecnica
La traccia ■ La soluzione

Istituto Tecnico Industriale – Indirizzo Elettronica e Telecomunicazioni – Telecomunicazioni e progettazione di telecomunicazioni

La traccia ■ Il commento

Istituto Tecnico Industriale – Indirizzo Informatico – Informatica generale ed applicazioni tecnico scientifiche

■ La traccia ■ La soluzione

Istituto Tecnico Industriale – Indirizzo Elettrotecnica ed automazione Elettrotecnica

La traccia La soluzione

Istituto tecnico Industriale – indirizzo Chimico  – Tecnologie Chimiche industriali, principi di automazione e di organizzazione industriale
■ La traccia La soluzione

Istituto Tecnico Industriale – Termotecnici  – Termotecnica
■ La traccia – Disegno 1 – Disegno 2

La soluzione

Istituto Tecnico Industriale – indirizzo Edilizia

– TRACCIA di Topografia e disegno

Istituti Professionali

– Economia d’azienda (tecnico della gestione aziendale – indirizzo informatico)

– Economia d’azienda (tecnico della gestione aziendale – indirizzo linguistico)

– Economia e gestione delle aziende ristorative (tecnico dei servizi della ristorazione)

– Economia e tecnica dell’azienda turistica (tecnico dei servizi turistici)

– Sistemi – automazione e organizzazione della produzione
(tecnico delle industrie elettroniche)

– Tecnica della produzione e laboratorio (tecnico industrie meccaniche)

– Tecnica amministrativa (tecnico dei servizi sociali)

Istituti d’Arte

– Progettazione (disegnatori di architettura e arredamento)

– Progettazione (arte metalli e oreficeria)

– Progettazione (decorazione pittorica)

– Progettazione (arte ceramica)