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29 agosto: riforma della scuola?

giannini_rimini

È una settimana importante per la scuola italiana. Venerdì 29, dopo il Consiglio dei Ministri, verranno presentate le linee guida di una non meglio precisata “riforma”.

Finora siamo solo alle indiscrezioni e come MSAC ci riserviamo di giudicare dopo la pubblicazione dei testi. Lunedì intanto il ministro Giannini è intervenuta al meeting di Comunione e Liberazione parlando di “Educazione: dalla periferia al centro”. Nell’incontro di Rimini il ministro ha spiegato che nei prossimi mesi ci sarà spazio per un confronto sulle proposte di riforma tra il governo e i «soggetti della scuola», compresi – ci auguriamo – gli studenti.

Si parla soprattutto di novità per gli insegnanti, ma nel provvedimento dovrebbero essere affrontati anche temi che riguardano molto direttamente la vita degli studenti: dalla valutazione ai percorsi di alternanza scuola/lavoro, dall’esame di maturità ai progetti Erasmus.

Finora abbiamo incontrato il ministro Giannini nel Forum delle Associazioni Studentesche in una sola occasione, a maggio. Abbiamo raccontato l’incontro qui. Ci saremmo aspettati altri spazi di confronto nei mesi successivi, ma tant’è. Da venerdì potremo misurarci con delle proposte concrete da parte del governo, e nella sede del Forum proporremo le nostre osservazioni.

Insieme, confrontandoci con i segretari e i referenti legislativi dei gruppi MSAC di tutta Italia, formuleremo un nostro parere. Intanto è importante cominciare a informarsi e a capire le tematiche in gioco.

Per questo vi proponiamo alcuni materiali utili:

Il link all’intervento del ministro Giannini presso il meeting di Rimini:

http://www.meetingrimini.org/news/default.asp?id=676&id_n=15169.

Alcuni articoli di siti internet che anticipano modalità e temi della “riforma”:

“Scuola, la ministra Giannini: ‘Supplenze addio con la riforma’” corriere.it

“Riforma scuola, punto per punto la scommessa Renzi-Giannini” repubblica.it

– “Scuola, basta con le supplenze. E più mestieri” avvenire.it

“Sereni, a breve vi daremo la nostra visione della scuola” tecnicadellascuola.it

“Al Meeting di Rimini, il Ministro dell’istruzione parla di precari, reclutamento, nuovi linguaggi, merito” orizzontescuola.it

Inoltre, uno strumento davvero prezioso per approfondire è la rassegna stampa online del MIUR, che raccoglie tutti gli articoli sul mondo della scuola in uscita nei quotidiani. Ecco il link:

– http://rstampa.pubblica.istruzione.it

In questi giorni più che mai, per dirla con don Milani, WE CARE. La scuola oggi è al centro del dibattito pubblico. Da venerdì valuteremo le proposte del governo e in questo dibattito proveremo a far sentire la nostra voce, tutti insieme, con passione e dialogo.

A presto! #gomsac

#natividigitali

Venerdì 25 e sabato 26 maggio segui su Twitter l’hashtag #natividigitali, in occasione della Conferenza Nazionale Scuola dei nativi digitali organizzata dal PD con numerosi ospiti.

Tra i tanti, interverranno il ministro Francesco Profumo, il presidente Ipsos Nando Pagnoncelli, la direttrice Rai Scuola Silvia Calandrelli e Laura Bononcini di Google Italia.

 

Lettera del Ministro alle scuole per i 150 anni dell’Unità d’Italia

 

Cari dirigenti scolastici, cari docenti, carissimi studenti,

lo scorso 17 marzo, in occasione dell’incontro “Bilancio e significato delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia”, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto elogiare il Vostro impegno e il Vostro ruolo come promotori di eventi e iniziative didattiche sulla nostra storia e sui nostri valori.

Il riconoscimento che la più alta carica dello Stato ha voluto tributare al sistema scolastico italiano è certamente meritato: nel corso degli ultimi mesi infatti sono state molteplici le occasioni volute e realizzate grazie all’impegno di centinaia di docenti e al coinvolgimento di studenti di tutte le età, dalle scuole dell’infanzia, alle università, agli enti di ricerca, su tutto il territorio nazionale.

Tali lavori, frutto di un percorso didattico-educativo sulla storia del nostro Paese e sulle grandi tematiche della democrazia, dell’uguaglianza, della solidarietà e della legalità, hanno contribuito a trasmettere alle giovani generazioni il senso di appartenenza alla comunità nazionale e ai valori unitari che, sedimentati ed evoluti nel tempo, restano sempre attuali e pongono le basi per la crescita futura del Paese.

Adesso è importante che il 17 marzo non rimanga un momento puramente evocativo, ma continui a essere una tappa viva del percorso di conoscenza che sperimentate quotidianamente. E’ per questo che il Consiglio dei ministri, all’unanimità e su grande impulso del Presidente Mario Monti, ma anche sulla scia di tante richieste raccolte in questo senso tra docenti e studenti, ha da poco istituito il 17 marzo come “Giornata dell’Anniversario dell’Unità d’Italia”.

Mi unisco perciò all’invito del Presidente Napolitano nel chiedere a Voi tutti di continuare a sviluppare e potenziare tali percorsi, nonché le visite ai Luoghi della Memoria (www.iluoghidellamemoria.it) che hanno  già coinvolto migliaia di studenti, anche nell’anno futuro e in quelli che verranno. Al di là delle date simboliche e delle ricorrenze, non devono mai venire meno nella scuola l’educazione a una cittadinanza responsabile e partecipata, così come il senso di appartenenza a una comunità nazionale in continua evoluzione, ma coesa nei suoi principi fondamentali.

Nel ringraziare ciascuno di Voi per quanto già fatto e nell’esortarVi a non fare mai mancare il Vostro impegno e la Vostra passione in futuro, Vi auguro buon lavoro.

Prof. Francesco Profumo
Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

Maggiori info: qui

Qui forum

Si è riunito ieri presso il Salone dei Ministri in Viale Trastevere (sede del MIUR) il Forum Nazionale delle Associazioni Studentesche Maggiormente Rappresentative. Presenti: il ministro Profumo, il Capo Ufficio legislativo Di Nezza, i capi dipartimento Stellacci e Liberali, la dott.ssa Boda, gli assessori all’istruzione della Regione Lombardia, On. Aprea, e della Regione Emilia Romagna, dott. Bianchi, dei rappresentanti di Cittadinanzaattiva e una delegazione del CNSU. In rappresentanza del MSAC erano presenti Elena e Michele.

All’ordine del giorno una relazione da parte delle associazioni studentesche sull’avanzamento dei lavori dei tavoli tecnici su Diritto allo Studio, riforma dpr 567/96 sulla rappresentanza, edilizia scolastica e disabilità.

Il ministro ha ascoltato con molto interesse le associazioni studentesche apprezzando molto il fatto che fossero state presentate relazioni comuni sulle varie tematiche all’OdG. Profumo ha dato mandato al capo ufficio legislativo del MIUR di incontrare al più presto le associazioni studentesche per concordare tempistiche e modalità per la presentazione in Parlamento del ddl sul diritto allo studio e la firma del DPR di modifica del 567/96. Inoltre non appena verrà concluso l’iter sulla rappresentanza e sul diritto allo studio, si procederà con un lavoro sulla riforma degli OO.CC.

Grandi novità anche per la Carta “Io Studio” che probabilmente verrà estesa anche agli studenti universitari e che probabilmente diverrà una Carta prepagata di deposito dove sarà possibile caricare anche del denaro (proveniente anche dalle Borse di Studio o dai Prestiti studio): il Miur sta valutando alcune proposte concordate con PosteItaliane.

Nel pomeriggio si è tenuta anche la riunione dell’Osservatorio sulla disabilità a cui ha partecipato il MSAC in rappresentanza di tutte le associazioni studentesche: al centro della discussione il ruolo dei CTS (Centri Tecnologie Speciali).

Le relazioni delle associazioni studentesche: diritto allo studiorappresentanza

Per altre informazioni visualizza la cronaca #openforum su Twitter: https://twitter.com/#!/MicheleAzzoni

 

AAA: Referenti legislativi MSAC

 

Prot. n. 17/2012

Roma, 24 gennaio 2012

 

Ai segretari diocesani MSAC

Agli incaricati alla formazione MSAC

All’équipe nazionale MSAC

e p. c.   agli assistenti diocesani MSAC

 

Carissimi segretari,

Vi raggiungiamo con questa mail per aggiornarvi e raccontarvi un po’ più in dettaglio  quanto sta accadendo al Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (in un acronimo, MIUR) da quando a guidarlo è Francesco Profumo.

Sicuramente dal blog “ioPartecipo” e tramite i social network (e ci riferiamo a Facebook e twitter in particolare) abbiamo tutti avuto la possibilità di seguire quanto sta accadendo: sono state riportate le nostre impressioni, è stato sicuramente percepito il nostro rinnovato entusiasmo, che è poi la passione di tutti noi msacchini e non solo di chi partecipa fisicamente al Forum, nell’avere la possibilità di interloquire non solo con il Ministro, ma con tutto il Ministero! Il clima è infatti molto propositivo in viale Trastevere e, dopo tanto tempo, quei pareri che abbiamo tanto studiato e pensato (e su cui abbiamo anche tanto sudato), hanno finalmente l’opportunità di essere ascoltati e dibattuti, che poi ciò che abbiamo sempre chiesto: dialogo e confronto.

Vi raggiungiamo  dunque perché, visti anche i lavori che stanno prendendo piede al Ministero (fra poche righe ve li raccontiamo per quanto ne sappiamo), ci pare il momento (ed era ora, direte voi!) di raccogliere i nominativi dei referenti legislativi delle vostre diocesi (o di individuare questa figura lì dove non è stata ancora trovata), per poter finalmente valorizzazione e dare concretezza a questa nuova figura, presentata e approvata, al congresso nazionale dell’aprile scorso. Vi chiediamo perciò di mandare, il più presto possibile, una mail a msac@azionecattolica.it con i nomi e i contatti (telefonici e mail) dei referenti legislativi delle vostre diocesi. Sarà nostra premura creare una mailing list che ci permetta di rimanere in contatto via mail e che consenta finalmente di allacciare i fili di quella rete che deve tenere insieme i diversi circoli e l’équipe nazionale msac, in particolare la segreteria nazionale e il delegato ai rapporti con il MIUR, tramite i referenti legislativi.

Quello che chiederemo ai referenti legislativi è di leggere e commentare i documenti e i testi che ci verranno forniti dal ministero per la preparazione dei lavori dei diversi tavoli tecnici in via di costituzione. Naturalmente sarà loro compito condividere con i segretari, con l’équipe diocesana e i msacchini tutti i temi in via di discussione, mantenendo sempre viva quell’attenzione alle politiche scolastiche di cui parliamo da diverso tempo. Inoltre, a scadenza ancora da stabilire (potrebbe essere quindicinale), verrà inviata ai referenti legislativi una rassegna stampa che raccolga articoli recenti riguardanti il mondo della scuola apparsi su quotidiani nazionali e siti internet. Lo scopo di questa rassegna stampa vorrebbe essere quello di rimanere sempre aggiornati su quanto accade alla scuola, anche a livello locale (esistono un sacco di esperienze virtuose, ma anche problematicità che sarebbe opportuno conoscere e di cui si potrebbe parlare) e perciò su argomenti non strettamente correlati a quanto si dibatte e costruisce intorno ai tavoli ministeriali. La rassegna stampa verrà perciò a rappresentare un altro importante bacino da cui attingere per il confronto in punti di incontro a scuola o durante momenti di formazione specifica.

Per quanto riguarda i lavori in corso o in procinto di partire presso il MIUR, in collaborazione fra tecnici ministeriali e associazioni studentesche, sono in ballo i seguenti temi:

1)    la definizione di una legge quadro nazionale sul diritto allo studio che stabilisca i livelli essenziali delle prestazioni cui ogni studente deve poter usufruire.

Questa legge, il cui iter di discussione in Parlamento non è ancora definito, è orientata a stabilire dei principi che dovranno essere resi effettivi da ciascuna regione. Per questo motivo, il Ministro porterà un rappresentante del Forum delle associazioni studentesche alla conferenza Stato-Regioni quando all’ordine del giorno verrà inserito il tema del diritto allo studio.

In questa direzione, i lavori delle associazioni studentesche sono partiti da una bozza       di ddl (disegno di legge) preparato alcuni anni fa dallo stesso forum, ma mai giunto in  Parlamento.

Il tavolo sul diritto allo studio si riunirà per la prima volta il 2 febbraio per definire in particolare la questione del comodato d’uso e della carta IoStudio.

 

2) Tavolo sulla rappresentanza e per la revisione e riformulazione del DPR 567 (relativo alle attività integrative).

Il tavolo per la rappresentanza revisionerà innanzitutto il decreto di costituzione del Forum, per ridefinirne la rappresentatività, gli obiettivi e le finalità. Per questa ragione vi chiediamo di verificare e segnalarci i nomi dei msacchini dei vostri circoli eletti negli organi collegiali e rappresentanti eletti nelle consulte provinciali, sia che siano presidenti di consulta sia che non lo siano, mandando una mail sempre a msac@azionecattolica.it .

Una volta rivisto questo decreto, verrà sicuramente affrontato il discorso riguardante la riforma degli organi collegiali (OOCC).

 

3) è stato istituito, come avete potuto leggere su IoPartecipo, l’Osservatorio permanete per la disabilità, i cui lavori inizieranno ufficialmente il 29 febbraio.

 

4) sta per essere istituito un tavolo permanente sull’Orientamento.

 

Questi sono i tavoli di cui è già stata annunciata l’apertura dei lavori. Ce ne sono altri di cui ancora attendiamo notizie e riguardano:

– l’alternanza scuola/lavoro e gli stage

– l’edilizia scolastica

Come avrete potuto leggere, ci sono tanti argomenti da approfondire, tanti argomenti su cui informarsi e farsi un’ opinione e siamo sicuri che tutti insieme, con i nuovissimi e scalpitanti referenti legislativi, riusciremo a dare quel contributo che ci è richiesto dal Ministero, ma soprattutto dalle scuole in cui cresciamo ogni giorno.

Buon lavoro a tutti!

Elena, Michele (delegato ai rapporti con il MIUR) e l’équipe nazionale MSAC

SCARICA LA LETTERA IN FORMATO PDF

Il Verbale del Forum del 30/11/2011

Vi segnaliamo che, dopo l’approvazione definitiva – avvenuta nel corso dell’ultimo incontro del Forum delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative – del verbale del forum del 30/11, è stato pubblicato sul portale dello studente del MIUR il verbale di questo forum.

Dopo le pressanti richieste – intervenute in questi anni – delle associazioni studentesche (e ora anche del ministro Profumo) alla pubblicazione dei verbali per garantire trasparenza e informazione, tornano ad essere pubblicati i verbali del Forum sul portale dello studente (era dall’aprile 2009 che non venivano pubblicati).

Qui di seguito potete scaricare il verbale del Forum del 30/11/2011 – per leggere attentamente di cosa si è discusso – e collegarvi al portale dello studente:

Verbale forum 30/11/2011

Portale dello studente – MIUR

Nuovo catalogo digitale per la Biblioteca centrale MIUR

fonte: sito MIUR
Il nuovo catalogo digitale della biblioteca centrale è disponibile sul sito del Ministero. E’ cominciata infatti, e sta procedendo rapidamente, la digitalizzazione del catalogo cartaceo della biblioteca. Circa 5.500 titoli sono già consultabili sul catalogo on line, presente sul sito web del Miur. Aumenta, dunque, la qualità del servizio pubblico offerto dalla biblioteca centrale che, dal 2011, è entrata nel circuito del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN).

Ecco il link: qui

Tavolo diritto allo studio

La speranza di poter uscire dal Ministero ieri con qualcosa di concreto tra le mani per dare l’avvio all’inter per la realizzazione della legge quadro sul diritto allo studio si poteva scorgere negli occhi di molti rappresentanti delle Associazioni studentesche riunitesi ieri in Viale Trastevere con il ministro. E così, possiamo dire, è stato.

Presenti alla prima riunione del Tavolo sul diritto allo studio (ricostituito dopo diversi tentativi portati avanti dal ministro Fioroni e dal ministro Gelmini andati sempre a vuoto) oltre al ministro Profumo – che ancora una volta si è dimostrato molto attento agli studenti – i rappresentanti del Forum delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative (Federazione degli Studenti – FdS, Movimento Studenti di Azione Cattolica – MSAC, Movimento studenti cattolici -MSC, Movimento studentesco nazionale – MSN, Rete degli studenti – ReDS e Unione degli Studenti – UdS ).

Per il Movimento Studenti di Azione Cattolica erano presenti la segretaria nazionale MSAC, Elena Poser, e il delegato ai rapporti con il MIUR del MSAC, Michele Azzoni.

Nel corso della riunione si è affrontato il tema della legge quadro sul diritto allo studio: da parte del ministro è emersa l’assoluta disponibilità a confrontarsi con le associazioni studentesche per trovare il prima possibile una condivisione di punti e di principi da inserire nella legge quadro di prossima stesura. Il testo dovrà delineare le strategie, i principi, i livelli minimi da garantire su tutto il territorio nazionale, ma anche individuare le migliori pratiche già messe in atto dalle diverse Regioni con l’obiettivo di arrivare a designare una strategia generale comune. Il ministro ha infatti evidenziato come la disomogeneità tra le Regioni del nostro paese non aiuti e che sia quindi necessario rendere omogenea la materia su tutto il territorio italiano in uno spirito “più collaborativo e meno autorizzativo”.

Il percorso che vedrà coinvolti studenti, ministro (e tecnici ministeriali) verrà condiviso sia con altre organismi competenti – come auspicato da alcune associazioni studentesche – sia con la Conferenza Stato-Regioni. Profumo ha infatti proposto ai componenti del Forum di individuare un proprio rappresentante che affianchi il Ministro nella sede in cui si discuterà della proposta di legge quadro.

Le varie associazioni hanno sottoposto al ministro le loro proposte (in alcuni casi presentando un documento, come ha fatto il MSAC) da inserire nei principi della legge quadro. Tra le proposte, alcune delle quali hanno già trovato il supporto del ministro – il superamento dei provvedimenti “risarcitori”, l’individuazione di un osservatorio permanente che controlli la piena attuazione della legge quadro e che monitori il tutto, la necessità di alleggerire la spesa delle famiglie per i libri di testo attraverso strumenti quali il comodato d’uso e le nuove tecnologie, il problema dei trasporti (sebbene sia una competenza degli enti locali), la piena integrazione degli studenti immigrati e dei ragazzi con disabilità (con interventi per la rimozione immediata di barriere architettoniche), l’edilizia scolastica (con particolare attenzione al tema delle energie sostenibili e rinnovabili: attualmente il 75% delle scuole son state costruite prima del 1980 e risultano catalogate come Classe G per quanto concerne i consumi energetici; il ministro ha detto di voler portare al più presto le scuole in classe B, sebbene l’UE ci imponga entro il 2020 di avere scuole catalogate classe A o A+), la previsione di percorsi di alternanza scuola-lavoro e collaborazioni part-time, il potenziamento della Carta Io Studio, attraverso un aumento delle agevolazioni, la riorganizzazione delle borse di studio e infine la piena attuazione dell’autonomia scolastica con particolare riferimento alla questione dell’apertura delle scuole nell’orario pomeridiano.

Inoltre il ministro, durante la riunione, ha chiesto di individuare un rappresentante per l’Osservatorio per l’integrazione degli alunni con disabilità (come disposto nel decreto di istituzione dell’Osservatorio): per la prima riunione – fissata per il 10 gennaio alle ore 17 nel Salone dei Ministri presso il MIUR – è stato delegato il coordinatore del tavolo-forum di ieri (Michele per il MSAC).

Al termine dell’incontro poi c’è stato un confronto tra le varie associazioni studentesche per fissare il calendario dei lavori del prossimo mese: per il 19 gennaio è stata fissata la prossima riunione del Tavolo sul diritto allo studio alla quale non parteciperà il ministro ma la dott.ssa Giovanna Boda dell’Ufficio III del MIUR e per il 29 febbraio quella con il ministro Profumo.

Scarica il parere MSAC sul diritto allo studio presentato al ministro.

 

In merito allo sciopero del 7 ottobre

COMUNICATO

Per quanto riguarda la protesta studentesca indetta per la giornata odierna, gli studenti di Azione Cattolica sentono di dover prendere le distanze dalle manifestazioni che nel corso della giornata agiteranno le piazze di numerose città del nostro Paese.

 

Questa presa di posizione, cosciente e consapevole, non deve essere interpretata come uno strappo al dialogo con le associazioni e i movimenti studenteschi che hanno organizzato, sostenuto e preparato la giornata di protesta né, tanto meno, deve essere fraintesa come disconoscimento dei gravi problemi che soffocano la scuola italiana.

Semplicemente scegliamo di non scendere in piazza perché crediamo che il giusto luogo per dare valore alle nostre idee, per formulare proposte concrete che possano rivelarsi davvero utili alla scuola italiana, non sia la piazza, ma piuttosto quel tavolo di confronto a cui tutti, studenti, tecnici e dirigenti ministeriali insieme al Ministro, dovremmo partecipare: il Forum delle associazioni studentesche.

 

Purtroppo, e ne siamo quanto mai rammaricati e dispiaciuti, il Forum è scarsamente preso in considerazione da ormai tanto, troppo tempo. L’evidenza è sotto gli occhi di tutti: in un anno, cioè dall’ottobre scorso, il Forum è stato convocato solamente 2 volte e, in entrambe le occasioni, sono state pesanti e numerose le assenze, a partire da quella dello stesso Ministro, che sembra non essere più disposto a mettersi a confronto con le associazioni studentesche. Allo stesso modo, però, anche le sigle che in questo momento stanno protestando hanno  più volte preferito lasciare le sedie vuote.

 

Alla luce di questi fatti, ci sentiamo di chiedere alle associazioni e ai movimenti studenteschi, che con noi siedono, per decreto del Presidente della Repubblica, al tavolo istituito presso il Ministero e che con noi, il Forum, hanno contribuito a fondarlo, di dimostrare nei luoghi opportuni che “siamo l’Italia che conta”, ricordando che, in quelle sedi, non si rappresenta solo se stessi, ma tutti gli studenti italiani che sognano e credono ancora e nonostante tutto in una scuola che sia capace di farli crescere come uomini e come cittadini.

Non dubitiamo che gli studenti che stanno scendendo nelle piazze si stiano facendo portavoce di proposte concrete e ragionate e, proprio per questo, chiediamo loro di mettere da parte le  proteste urlate e abbracciare con convinzione le armi del dialogo e del confronto presentandosi, con la stessa passione e fervore con cui tanto si danno da fare per animare le piazze in difesa della scuola pubblica, anche al tavolo istituito presso il Ministero dell’istruzione che, dal’altro canto, auspichiamo di veder convocato al più presto e sempre più assiduamente dal Ministro.

 

Al Ministro Maria Stella Gelmini chiediamo chiarezza, trasparenza e coinvolgimento nelle scelte operate dal Ministero. Ci dispiace che siano ormai troppi i dati e i documenti “spariti” nei cassetti degli uffici ministeriali. Com’è capitato per l’anagrafe sull’edilizia scolastica, la cui raccolta dati è stata da tempo dichiarata conclusa; o la presunta sparizione dei dati relativi alle bocciature denunciata da molti quotidiani.

Siamo convinti che non si possa nascondere l’evidenza e tanto meno mascherare i problemi e le difficoltà della scuola italiana, che, al contrario, sarebbe più costruttivo ed utile affrontare con chiarezza e sincerità.

Per questo motivo chiediamo maggior coinvolgimento e disponibilità all’incontro da parte del Ministro perché, se non impara a conoscerci, non potrà mai davvero toccare con mano le difficoltà e le fatiche di chi a scuola ci va tutti i giorni. Chiediamo maggior coinvolgimento perché, da metà agosto fino ad oggi, sono state diverse le proposte di modifiche messe in discussione in materia di scuola (le modifiche delle prove alla maturità, la probabile creazione del liceo sportivo, ecc…), ma per nessuna di queste ci è mai stato richiesto un parere.

Da parte nostra c’è disponibilità al dialogo e al confronto e ci auguriamo che valga lo stesso anche per le altre parti in causa.

 

La segreteria nazionale MSAC

Napolitano e Gelmini: inaugurazione anno scolastico

Con un po’ di ritardo vi riportiamo il discorso tenuto dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione dell’evento “Tutti a scuola” organizzato dal MIUR per l’inaugurazione dell’anno scolastico 2010-2011, presso il Palazzo del Quirinale il 21 settembre scorso.

Palazzo del Quirinale, 21/09/2010

Rivolgo un saluto cordiale alle autorità che rappresentano oggi il Governo, il Parlamento, le istituzioni regionali e locali a Roma, nel Palazzo Reale di Napoli e nella Reggia di Venaria. Quest’anno abbiamo voluto che la cerimonia si svolgesse in tre realtà di quell’Italia unita in cui crediamo e di cui nel 2011 festeggeremo il 150esimo compleanno. Apprezzo quanto il Ministero della Pubblica Istruzione ha fatto e sta facendo perché il movimento per l’unità d’Italia, la storia del nostro paese siano ricordati e studiati nelle nostre scuole. Saluto con affetto, dunque, i ragazzi presenti alle cerimonie nelle tre sedi, quelli che ci seguono da casa e tutti gli studenti, iscritti al nuovo anno scolastico, di ogni origine e nazionalità. Per tutti la scuola deve rappresentare un luogo di incontro e di integrazione. Rivolgo un saluto e un sincero augurio di buon lavoro al mondo dell’Istruzione italiana nel suo insieme: agli insegnanti, ai tecnici, al personale non docente, a coloro che nel Ministero della PI, negli Uffici Scolastici regionali, negli assessorati di regioni, province e comuni fanno funzionare questo nostro complicato sistema dell’istruzione italiana.

Non va trascurato il ruolo che nel processo educativo svolgono testi – quelli su cui voi studiate – capaci di comunicare conoscenze e metodi con semplicità ed efficacia, tali da invogliare allo studio. Ma tutti coloro che sono stati studenti, anche io che lo sono stato (tanti, tanti anni fa: non vi dirò quanti), sanno bene come studiare, seppure con ottimi insegnanti e con ottimi testi, non sia sempre un divertimento e comporti fatica. Questo vale però per qualunque obbiettivo si voglia perseguire sul serio nella vita. Perciò è importante che le famiglie degli alunni sostengano i ragazzi nello studio, che tra loro e gli insegnanti si stabiliscano rapporti di fattiva collaborazione per evitare ritardi e lacune poi difficili da colmare. L’apertura dell’anno scolastico 2010-2011 ci consente di dare il buon esempio nell’evitare ritardi: infatti, stiamo già festeggiando il 2011, anno così importante, con un po’ di anticipo.

L’importanza dell’anniversario invita a fare dei bilanci. In 150 anni abbiamo compiuto enormi progressi, anche nell’istruzione, come ha ricordato il Ministro Gelmini, partendo da un pauroso analfabetismo. Negli ultimi decenni abbiamo conseguito notevoli passi avanti anche per quel che riguarda la percentuale di diplomati e di laureati. Questo ci ha consentito di avvicinarci alla media dei paesi sviluppati, e tuttavia, anche se stiamo correndo più in fretta di altri, non abbiamo raggiunto i paesi più avanzati.

Siamo, dunque, rimasti ancora indietro rispetto ad una risorsa fondamentale per affrontare il domani, per affrontare una dura competizione globale. Vedete, si discute ancora molto sullo stato dell’economia e dell’occupazione in Italia: se la crisi scoppiata nel 2008 sia davvero superata, quanto consistente e durevole sia la ripresa economica in corso. Ma, se in Parlamento e in altre sedi è giusto verificare quel che possa essere fatto oggi e dare effetti immediati, bisogna nello stesso tempo spingere lo sguardo più lontano, pensare al mondo in cui l’Italia e l’Europa dovranno muoversi nel futuro. Sì, dobbiamo pensare soprattutto all’Italia nella quale vi troverete a vivere e vi porrete il problema del lavoro voi ragazzi che iniziate ora l’anno scolastico. E ci apparirà chiaro che, in vista del futuro, sarà essenziale, sarà decisivo il livello di istruzione e formazione che avrete raggiunto.

Perciò, sia chiaro, di cambiamento c’era e c’è bisogno e, d’altronde, sulle direttrici di massima degli interventi necessari si è da tempo evidenziato, anche attraverso importanti ricerche e documenti, un consenso ampio al di là delle divisioni di parte. Volendo sintetizzare queste direttrici, possiamo dire: più qualità, più rapporto stretto tra istruzione e mondo del lavoro, quindi anche maggiore spazio alle competenze necessarie nelle società contemporanee. Voi sapete che io perciò sostengo con convinzione che nel portare avanti l’impegno comune e categorico per la riduzione del debito pubblico bisogna riconoscere la priorità della ricerca e dell’istruzione nella ripartizione delle risorse pubbliche disponibili.

Ma riformare si deve, e con giudizio, e non solo allo scopo di raggiungere buoni risultati complessivi. Occorre superare squilibri, disparità, disuguaglianze che si presentano anche nell’istruzione, che – al contrario – dovrebbe proprio servire a colmare le disuguaglianze. Se torniamo a osservare l’Italia quale era al momento dell’Unità 150 anni or sono, troviamo nell’istruzione anche forti differenze, forti disparità territoriali. A regioni con livelli relativamente buoni, come il Piemonte e la Lombardia, si contrapponevano alcune aree del Centro e del Mezzogiorno con tassi di analfabetismo che superavano il 90%. Oggi non abbiamo certo condizioni e disparità territoriali così drammatiche, ma le differenze non si sono certo annullate.

Se vogliamo che la scuola funzioni come un efficace motore d’uguaglianza e come un fattore di crescita, bisogna che si irrobustisca. E per farlo occorre partire da analisi adeguate.

È un’ottima cosa che si sia introdotta la pratica di valutare e confrontare livelli di apprendimento sul territorio nazionale e che i risultati raggiunti siano confrontabili con quelli di altri paesi. È saggio che queste rilevazioni vengano condotte in modo da considerare il valore aggiunto dell’insegnamento, tenendo cioè presenti le conoscenze e le condizioni di partenza degli studenti.

La condizione sociale certo incide ancora sulla possibilità che i ragazzi progrediscano nell’istruzione. Ma stiamo attenti a non cadere in un equivoco pericoloso. Infatti, gli studenti delle famiglie più povere possono essere e spesso sono più motivati. Il vero svantaggio insuperabile è una famiglia che non creda nello studio, che non creda nel merito.

Perciò va costruita in tutti i campi una cultura e una pratica del merito. Bisogna anche mettere in tutti i campi le persone in grado di meritare. Questo vale ovviamente anche per la scuola, per i suoi insegnanti e per i suoi studenti.

Per elevare la qualità dell’insegnamento occorre motivare gli insegnanti e richiedere – è vero, è necessario – che abbiano un’adeguata formazione, ma anche offrire loro validi strumenti formativi e di riqualificazione. E su tutto questo, ovviamente, è necessario investire.

Nel passato non lo si è fatto abbastanza, e si sono prodotte situazioni pesanti. Occorre dunque qualificare e riqualificare coloro che aspirano ad un’assunzione a tempo indeterminato.

Mi ha fatto piacere che anche quest’anno durante la cerimonia si siano premiate l’eccellenza e la capacità di superare le difficoltà nello studio, e insieme siano state presentate esperienze di impegno civile, di impegno nella società. Vedete, ho voluto introdurre una specifica benemerenza, quella di Alfiere della Repubblica, per premiare i minori meritevoli, per valorizzare i ragazzi, siano essi figli di italiani o di immigrati: quelli impegnati e brillanti nello studio, quelli capaci di superare difficoltà personali e familiari, quelli che si spendono in atti di solidarietà e coloro che mostrano un forte spirito civico.

Mi ha colpito la lettera di quei ragazzi che, senza negargli il loro affetto, si sono dissociati dal padre in quanto era attivo nella malavita organizzata. Così facendo hanno mostrato indipendenza di giudizio, spirito civico, desiderio di normalità.

Pochi giorni or sono, purtroppo, un uomo integro e onesto, Angelo Vassallo sindaco del comune di Pollica, in provincia di Salerno, è stato barbaramente ucciso per aver voluto fare una buona politica, quello che la politica dovrebbe essere sempre. Perciò la scuola si sta impegnando molto per educare alla sicurezza, alla legalità, al rispetto delle regole in tutti i campi, alla tutela dell’ambiente, alla conoscenza della Costituzione, della storia della nostra patria e di coloro che hanno contribuito alla sua crescita civile. Riesce a farlo anche in modo fresco, coinvolgente. E la cerimonia di oggi lo conferma. Più in generale, è chiaro che nonostante le difficoltà la nostra è una scuola attiva e sveglia, e so che lo diventerà sempre di più, perché nella nostra istruzione c’è tanta gente capace e pronta a rimboccarsi le maniche. Anche le molte iniziative per il 150esimo anniversario lo testimoniano.

E mi auguro che gli insegnanti e dirigenti pieni d’idee e voglia di fare – e ce ne sono molti – trovino il sostegno necessario a tutti i livelli.

Vorrei concludere con una semplice constatazione. Ho conosciuto molte persone che si sono pentite di non aver studiato abbastanza, nessuno che si sia pentito di aver studiato troppo. Quindi ragazzi, non perdete l’opportunità che avete; e, mi raccomando: “Questo anno, proprio quest’anno, mettetecela tutta!”