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Qui Forum!
Si è riunito ieri pomeriggio (15 dicembre, ndr), presso il Salone dei Ministri del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Forum delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative alla presenza del consigliere del Ministro Gelmini, il dott. Max Bruschi.
Presenti alla riunione del Forum Alternativa Studentesca, Azione Studentesca (entrambe vicine al PdL), la Rete degli Studenti medi, l’Unione degli Studenti (entrambe vicine alla sinistra italiana), il Movimento Studenti Cattolici (scuole paritarie) e noi del Movimento Studenti di AC. Il MSAC era rappresentato da Marco Maccolini e da Michele Azzoni.
L’aggiornamento da parte del coordinatore della “cabina di regia”, il dott. Bruschi, sul riordino e la revisione dei Licei, degli Istituti Tecnici e professionali, era il tema all’ordine del giorno del Forum.
Il dott. Bruschi ha voluto fornire alle associazioni studentesche qualche aggiornamento procedurale sull’iter dei nuovi regolamenti. In particolare il dott. Bruschi ha voluto chiarire che il Consiglio di Stato non ha stoppato i regolamenti ma ha “chiesto soltanto alcuni chiarimenti di tipo normativo”. Il Miur ha già provveduto a trasmettere le risposte ai chiarimenti chiesti dal Consiglio di Stato e che, di conseguenza, entro il 21 dicembre dovrebbe esprimersi. In questo modo – ha spiegato Bruschi – nel mese di gennaio ci sarebbe il tempo necessario per ottenere la seconda approvazione da parte delle Commissioni Cultura ed Istruzione di Camera e Senato e il via definitivo, in seconda lettura, da parte del Consiglio dei Ministri.
Bruschi ha inoltre spiegato che in questi mesi il MIUR ha raccolto i pareri formali e informali di molte associazioni e organi istituzionali (fra i quali anche quello del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione) e ha provveduto ad organizzare 6 seminari e 20 conferenze in tutte le regioni d’Italia in modo da poter raccogliere eventuali suggerimenti da parte dei Dirigenti Scolastici e dei docenti. In contemporanea erano stati attivati dei siti (http://nuovilicei.indire.it/ et http://nuovitecnici.indire.it/ et http://nuoviprofessionali.indire.it/) nei quali gli studenti potevano chiedere chiarimenti, dare la loro impressione e fornire suggerimenti sui testi dei regolamenti.
Ora però, a seguito di questo iter procedurale, sono emerse alcune necessità e sono state aperte alcune questioni sulle quali, a breve, la “cabina di regia” dovrà esprimersi. Per esempio è emersa la volontà di elaborare delle indicazioni nazionali sui piani di studio delle materie “pilastro” delle nuove scuole secondarie di II grado. Una sorta di elaborazione di programmi fattibili ed essenziali, pur garantendo l’autonomia dei docenti. Altre questioni aperte sono l’eventuale soppressione, per il Liceo scientifico, dell’opzione scientifico-tecnologico (proposta avanzata dalla Commissione Cultura del Senato) e l’eventuale introduzione della terza lingua straniera, per i Licei Linguistici, dal biennio o dal triennio.
Molte sono state, successivamente, le domande poste dalle associazioni studentesche al dott. Bruschi, il quale ha risposto meticolosamente a tutte. Il MSAC ha chiesto chiarimenti in merito alla data di avvio di questo riordino, visti i tempi ristretti: nel concreto volevamo capire se, da parte del Ministero, c’è l’intenzione di far partire il tutto dall’anno prossimo – come attualmente previsto – o se si rinvierà di un ulteriore anno l’avvio e se è vera la possibile soluzione, apparsa nei giorni scorsi sulla stampa italiana, di rinviare ulteriormente al 31 marzo 2010 il termine per le iscrizioni alla scuole superiori. In merito a questo quesito il dott. Bruschi ha spiegato che “il riordino partirà sicuramente dal prossimo anno e che, probabilmente, ci sarà un rinvio del termine per le iscrizioni al nuovo anno”. Inoltre è stata data la notizia che, quasi sicuramente, la riforma partirà solo per gli studenti che inizieranno la scuola secondaria dal prossimo anno e non, come precedentemente previsto, per gli studenti attualmente iscritti al primo anno. Il MSAC ha poi voluto avere alcune delucidazioni sulla situazione del liceo musicale e coreutico e ha chiesto che venga messa in atto una massiccia campagna di informazione per gli studenti e per le famiglie, in stretta collaborazione con le scuole, in modo che gli studenti possano avere la consapevolezza del tipo di percorso di studi che intraprenderanno. Tutte le associazioni hanno chiesto di essere coinvolte nella stesura delle indicazioni nazionali sui piani di studio. Il dott. Bruschi ha garantito che il MIUR sta studiando una campagna d’informazione per la diffusione delle novità che verranno introdotte con i nuovi regolamenti e che è intenzione del Ministro Gelmini coinvolgere le associazioni nella stesura delle indicazioni nazionali sui piani di studio.
IoStudio – Carta dello Studente
IoStudio – La Carta dello Studente è la carta del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che garantisce a tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado italiane agevolazioni per l’accesso alla cultura, per l’acquisto di libri (ALI, SIL, AIE, bol.it, hoepli.it, ibs.it, libreriauniversitaria.it), di materiale scolastico (Federazione Nazionale Cartolai) e di prodotti solidali presso le botteghe del mondo AGICES, per viaggiare (AIG e Trenitalia) e per navigare e comunicare (Tim e Vodafone), riconoscendo il loro status di studente.
L’iniziativa ha da poco compiuto il suo primo anno. Il progetto, infatti, è nato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica nel 2008 ed è realizzato in collaborazione con i maggiori soggetti istituzionali nazionali ed internazionali, le più importanti associazioni di categoria, nonché tutte le realtà pubbliche e private in grado di offrire beni e servizi per l’accesso alla cultura da parte dei giovani italiani.
Vi chiediamo: conoscete questa Carta? Ne avete usufruito? Come potrebbe migliorare ed innovarsi? Nella vostra scuola è stata consegnata? Segnalateci tutti i disguidi e tutte le vostre opinioni/richieste! Noi inoltreremo il tutto agli uffici competenti della Direzione generale per lo Studente del MIUR! Attendiamo…
p.s. A breve inseriremo sul blog una presentazione power point della Carta IoStudio realizzata dal MIUR che potrete utilizzare nelle vostre scuole e nei vostri circoli questo strumento
Diritto allo Studio: al via ieri il confronto
Si è svolto ieri (2 dicembre) presso la sede del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il primo incontro del tavolo sul Diritto allo Studio. Al tavolo hanno preso parte i ministri Mariastella Gelmini (Istruzione) e Giorgia Meloni (Gioventù), le associazioni dei genitori e le associazioni studentesche che fanno parte del Forum delle associazioni studentesche. A seguito di questo incontro i due ministri con alcuni tecnici del MIUR hanno preso parte anche ad un confronto con gli Enti locali ed in particolare con la conferenza Stato-Regioni. Per il MSAC hanno preso parte Marco Maccolini, collaboratore centrale, e Michele Azzoni, incaricato MSAC per il Triveneto.
L’incontro aveva lo scopo, secondo quanto preannunciato dalla Gelmini, di conoscere le proposte e le istanze delle associazioni studentesche e dei genitori. Tutte le associazioni si sono dette molto soddisfatte dell’idea del governo di intervenire sul tema del diritto allo studio elaborando un testo condiviso dalle associazioni e dalle Regioni da presentare alle Camere che, come sottolineato dall’On. Giorgia Meloni, manterranno il loro potere legislativo e quindi potranno apportare tutte le modifiche che riterranno opportune.
Tutte le associazioni, sia quelle degli studenti sia quelle dei genitori, hanno però fatto emergere la necessità di un confronto diretto da parte delle associazioni con la conferenza Stato-Regioni per capire anche le loro disponibilità ma soprattutto la necessità di garantire risorse finanziarie per poter elaborare qualcosa di nuovo sul diritto allo studio. I ministri hanno assicurato il loro impegno in prima persona su questi punti anche se il ministro Meloni ha sottolineato che le risorse finanziarie disponibili, in un periodo di crisi, non sono illimitate e che quindi è necessario uno studio dei costi-benefici delle varie proposte avanzate.
Molti sono stati gli ambiti del diritto allo studio trattati durante il confronto. Il MSAC ha evidenziato la necessità (urgente!!) di una legge quadro sul diritto allo studio che garantisca livelli essenziali di prestazioni erogabili in modo che, in Italia, non ci siano più troppe disparità fra le regioni pur consapevoli del fatto che la scuola superiore, secondo quanto stabilito dall’articolo 117 comma 3 della nostra Carta Costituzionale, è di competenza concorrente fra Stato e Regioni. Questa legge quadro dovrebbe quindi garantire alle famiglie un sostegno economico per far fronte al problema del caro libri (pensando magari anche alla possibilità dell’introduzione del servizio prestito libri come già avviato da alcuni comuni italiani, fra i quali quello di Roma), la possibilità di usufruire dei trasporti pubblici a prezzi agevolati, di usufruire di borse di studio, come stabilito dall’articolo 34 della nostra Costituzione, dovrebbe incentivare la diffusione della Carta dello Studente “Io Studio”, rendendo possibili convenzioni locali. Insomma una legge che punti a garantire davvero una scuola “aperta a tutti” e che eviti il più possibile la dispersione scolastica. La necessità di una legge quadro sul diritto allo studio è stata condivisa anche dalle altre associazioni degli studenti e dai genitori e in particolare dai ministri che hanno spiegato che proprio su questo vorrebbero puntare.
Tutte le associazioni studentesche, a partire dal MSAC, hanno chiesto però di garantire, all’interno di questa legge sul diritto allo studio, iniziative per l’edilizia scolastica con lo scopo di intervenire ALMENO nelle zone a rischio sismico e in quelle scuole a rischio crollo, trovando il favore del ministro Gelmini che ha ricordato che ad oggi, con l’anagrafe degli istituti scolastici, si è giunti a monitorare più del 70% degli istituti.
Sul problema del caro libri, i ministri hanno garantito che in finanziaria saranno previste le risorse economiche necessarie per finanziare l’acquisto dei libri di testo per la Scuola Primaria, a seguito di un chiarimento chiesto dalla Rete degli Studenti, e il ministro Meloni ha illustrato brevemente l’iniziativa approvata dal suo ministero di introdurre nelle scuole italiane degli e-book. Su questo punto tutte le associazioni hanno sottolineato che questa innovazione tecnologica è molto apprezzata ma che bisogna tener conto che non tutte le famiglie italiane sono dotate di un computer.
La Gelmini agli studenti d’Italia
DISCORSO DEL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
MARIASTELLA GELMINI
Roma, 25 settembre 2009
Signor Presidente della Repubblica,
autorità, insegnanti, genitori, care ragazze e cari ragazzi,
tutti noi abbiamo negli occhi e nel cuore l’immagine di un bambino. Si chiama Martin Fortunato e lunedì scorso, di fronte a un Paese che piangeva i suoi soldati morti in missione di pace, correva verso la bara del padre e si fermava ad accarezzarla piangente.
Quel bambino il giorno dopo è tornato fra i banchi della sua scuola, nel senese. Quel bambino, il giorno dopo, ha trovato nella scuola l’occasione per tentare di tornare a una vita normale, circondato dal calore degli insegnanti e dei compagni.
Anche i ragazzi dell’Aquila, colpiti dal terribile terremoto dell’aprile scorso, hanno iniziato il loro anno scolastico il 21 settembre scorso. Grazie alla generosità, allo spirito di abnegazione e alla passione di dirigenti e insegnanti, che ringrazio, e all’impegno di tutto il Paese, lì la scuola ha dato il meglio di sé e circa diecimila ragazzi sfollati hanno potuto ricominciare le lezioni.
Tornando anche loro a sperare nel futuro. Sei mesi fa sembrava un obiettivo impossibile.
Questa è la scuola, questo deve essere: un luogo accogliente, dove crescere serenamente. Un luogo che educhi alla libertà, alla valorizzazione del talento di ciascuno, al rispetto delle differenze, un luogo che vi renda curiosi di apprendere.
E’ stato un anno duro, difficile. Certamente la situazione economica e la crisi internazionale ci hanno posti davanti ad una sfida: quella di usare meglio le risorse. Nonostante le difficoltà ci stiamo riuscendo: abbiamo varato provvedimenti importanti, riformato la scuola primaria, approvato nuove modalità per diventare insegnante, investito nell’edilizia scolastica.
Abbiamo lavorato sodo, per affrontare l’emergenza educativa che stiamo vivendo in questi anni. E voglio ringraziare quelle scuole che, nella loro autonomia, hanno promosso progetti contro il bullismo, la droga, la disfunzioni alimentari.
Noi sentiamo il dovere di offrire ai ragazzi un accompagnamento solido e responsabile dei loro percorsi di crescita. Abbiamo stretto con i genitori un patto di corresponsabilità affinché ciascuno faccia la propria parte Occorre, come ha sottolineato anche la Cei nel suo rapporto sull’educazione presentato nei giorni scorsi, un’alleanza per l’educazione, un’alleanza che veda partecipi tutti: scuola, famiglia, imprese, mass media. La comunità nel suo complesso.
C’è un detto africano secondo cui “per educare un bambino serve un villaggio”. Noi dobbiamo costruire. Ed è per questo che ci siamo impegnati anche per rafforzare, non solo nella scuola, ma nel paese, il ruolo degli educatori-formatori che negli ultimi tempi è stato troppe volte banalizzato e svilito.
Occorre ripristinare la comunità educante.
Nessuno diventa adulto da solo. Senza punti di riferimento i giovani avvertono il peso della solitudine, dell’inesperienza e dell’incertezza.
I ragazzi hanno invece bisogno di buoni maestri e di una scuola che sappia coniugare rigore e apertura verso l’altro, educazione e tolleranza, serietà negli studi e creatività.
Una scuola che educhi alla libertà e che faccia comprendere agli studenti che sono titolari di diritti ma anche di doveri.
Ed è per questo che, grazie anche alla sensibilità e all’attenzione del presidente Napolitano, ho voluto che sui banchi si tornasse a studiare la nostra Carta Costituzionale: la “mappa” dei nostri valori. Valori fondanti, come la libertà, la pace, il rispetto della dignità umana, della vita, delle differenze, ma anche la solidarietà e il rispetto dell’ambiente, torneranno sui banchi delle scuole italiane, grazie a una nuova materia, “Cittadinanza e costituzione”.
Mi sembra inoltre doveroso oggi ricordare, in questo alto contesto istituzionale, che il 5 dicembre prossimo sarà la giornata nazionale del volontariato.
Anche qui la scuola farà la sua parte. Aprire la scuola al volontariato significa riconoscere le esperienze associative come luoghi di crescita di relazioni umane, improntate alla cura e alla solidarietà, favorendo una reale esperienza di partecipazione alla vita sociale.
Ma da quest’anno la scuola si prepara anche alle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia, un appuntamento che ha un alto valore simbolico. Proprio mentre si approva il federalismo e ci si avvia alla valorizzazione delle differenze, la ricorrenza dei 150 anni ci aiuta a riflettere sul sistema Paese e a non disperdere l’identità nazionale in una cornice unitaria.
Una ricorrenza storica di altissima importanza, che offrirà possibilità di approfondimenti e spunti di riflessione a tutti voi e che sarà occasione di lavorare in gruppo per rimarcare i valori fondanti della nostra Patria e riscoprire l’orgoglio di essere italiani.
Perché la nostra sfida è anche questa: essere consapevoli della nostra identità, per essere pronti ad accogliere chi è diverso da noi.
Noi vogliamo una scuola inclusiva che accolga gli stranieri ma perché avvenga l’integrazione è indispensabile insegnare la nostra lingua, la nostra cultura, la nostra religione e la nostra storia. Perché la scuola deve assolvere al compito di integrare, ma senza disperdere il patrimonio di valori occidentali.
Vogliamo una scuola che abbia cittadinanza nei luoghi di sofferenza, che offra pari opportunità a tutti, che non lasci indietro nessuno.
Il mio pensiero va agli studenti diversamente abili, agli studenti costretti a studiare in un letto d’ospedale, agli studenti in carcere, ai ragazzi che vivono nelle aree degradate e agli insegnanti che quotidianamente si occupano della crescita culturale e civile di ciascuno di voi, creando opportunità di futuro anche nei contesti sociali più difficili. Vogliamo una scuola che educhi alla legalità.
A questo proposito, particolarmente caro ed emozionante per me è il ricordo dei due giorni passati sulla Nave della legalità da Napoli a Palermo il 23 maggio scorso, anniversario della strage di Capaci, manifestazione che ha avuto l’onore di ospitare il Presidente della Repubblica e il procuratore Grasso.
In quell’occasione, fortemente voluta dalla Fondazione Falcone e da questo ministero, le scuole hanno dimostrato una passione ed una capacità educativa straordinari, che rappresentano una risorsa unica per tutti noi.
E’ questa la scuola alla quale dobbiamo lavorare tutti insieme, la scuola che vogliamo offrire a voi ragazzi: una scuola dell’inclusione che funga da “ascensore sociale” e che crei mobilità sociale nel Paese, in particolare al Sud. Una scuola meritocratica. Perché il merito è la più alta forma di democrazia poiché consente a tutti, a prescindere dai mezzi economici e dalla provenienza sociale, di realizzarsi nella vita.
Ci impegneremo per garantire a tutti il diritto allo studio, perché i più bravi siano riconosciuti come tali e possano perciò accedere gratuitamente all’Università.
In un momento di crisi la scuola deve porsi il problema dell’occupazione dei giovani. Non può essere una fabbrica di disoccupati intellettuali, ma una istituzione volta a preparare figure professionali competenti e attive.
Con l’anno scolastico 2010-11 sarà dato avvio al nuovo ordinamento dell’istruzione secondaria superiore: un cambiamento epocale, che metterà in collegamento scuole e mondo del lavoro, come abbiamo raccontato nei giorni scorsi presentando il progetto per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro.
L’istruzione tecnica e professionale favorirà la formazione, ad alto livello, di tecnici e professionisti operanti nel mondo del lavoro.
Ma anche l’istruzione liceale, pur rispettando, la tradizione italiana sarà proiettata anche verso l’innovazione nei diversi settori della cultura umanistica, scientifica e artistica. Lo studente troverà nel liceo, in qualsiasi percorso liceale, anche in quello musicale, che abbiamo rilanciato. la possibilità di esprimere le sue vocazioni.
Questa la scuola che vogliamo offrirvi. Una scuola che vi renda protagonisti del vostro futuro. Una scuola degna di un Paese non rassegnato, ma aperto alle nuove sfide.
Un Paese che ripone in voi le sue speranze. Un Paese che deve investire sui suoi giovani.
Se è vero che la scuola è palestra di vita, noi, per voi, siamo in continuo allenamento.
Da parte mia c’è tutto l’impegno. Spero che anche voi, durante i prossimi mesi, vi impegnerete altrettanto.
Non mancherà la fatica, qualche delusione, ma vi auguro che quest’anno sia un pilastro importante della vostra crescita, e che anche da adulti lo ricordiate con emozione.
Buon anno scolastico.
Forum Associazioni
Oggi, giovedì 17 settembre, è stato convocato il Forum delle Associazioni studentesche maggiormente rappresentative presso il Ministero. sono andati in viale Trastever per rappresentare il MSAC il delegato al MIUR Agatino Lanzafame e Marco Maccolini, collaboratore centrale.
Il MSAC per l’Abruzzo: appello ai circoli!
Carissimi msacchini, il Ministero dell’Istruzione ci chiama a collaborare per la proposta estiva agli studenti delle città terremotate dell’Abruzzo. La richiesta è questa: ospitare, a gruppi di 2,3 o più, i giovanissimi studenti delle città colpite dal terremoto in occasione dei propri campi diocesani o comunque delle proprie attività estive. Se ogni circolo diocesano ospitasse al proprio campo diocesano 2 ragazzi abruzzesi, offrendo loro vitto alloggio e magari un contributo per il viaggio, sarebbe una bella occasione di scambio ed un gesto di solidarietà concreta per animare l’estate di questi giovani.
Vi ricordiamo invece di agire insieme alla vostra CARITAS regionale per andare in Abruzzo come volontari per periodi di qualche settimana (piccoli gruppi al max di 10-15 volontari)
Per le offerte di ospitalità contattate invece il ministero all’indirizzo di giovanna.boda@istruzione.it
Forum delle Associazioni Studentesche
Ieri (9 luglio 2009), presso il Ministero della Pubblica Istruzione, si è tenuta la riunione del Forum delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative. All’incontro hanno partecipato alcuni dirigenti del Ministero e il Consigliere politico del Ministro Gelmini per l’edilizia scolastica. Assente il Ministro impegnata ad accompagnare le first ladies nella visita all’Aquila per il G8.
I punti all’ordine del giorno erano Edilizia Scolastica, Diritto allo Studio, Riordino istruzione tecnica e professionale e riordino dei licei.
Per l’edilizia scolastica, il consigliere politico della Gelmini ha illustrato il lavoro fatto durante questo anno, i progetti futuri e la situazione dell’anagrafe dell’edilizia scolastica
Per il riordino dell’Istruzione Secondaria di Secondo Grado, invece, è intervenuto un dirigente ministeriale che, insieme al Ministro, si è occupato della stesura del testo di “riforma”: molte le novità. Il dirigente del ministero comunque si è dimostrato disponibile ad un confronto con le associazioni per migliorare il testo.
è stato anche annunciato che entro la fine di Luglio il Ministro Gelmini incontrerà le varie associazioni
Sul tema del diritto allo studio per ora è ancora tutto fermo – ha spiegato la dott.ssa Boda. Si dovrà attendere l’inizio del nuovo anno scolastico per aprire una nuova riflessione sul tema.
Il Forum per l’Abruzzo
Il forum della associazione studentesche è stato convocato il 24 aprile per discutere dell’Emergenza abruzzese. Alla riunione tenutasi negli uffici della direzione generale per lo Studente in via Ippolito Nievo a Roma, alla presenza dei tecnici ministeriali, sono stati presentati gli interventi del Ministero già messi in atto, in particolare per l’edilizia scolastica ed il problema degli esami di stato. Per il MSAC hanno partecipato Agatino Lanzafame e Alessandra Migliara.
Tra le proposte espresse dal Forum c’è stata quella di creare un coordinamento delle associazioni con il ministero, in modo tale da progettare qualche intervento comune e coordinare i progetti e gli impegni che il ministero vuole prendere e che le associazioni stanno portando avanti.
il 28 aprile è stata convocata un’altra riunione del FOrum in cui si cercherà di portare avanti questa iniziativa.Parteciperà il collaboratore centrale MSAC Marco Maccolini
i Verbali del FORUM
a questo link troverete i verbali di ciascuna sessione del forum
a breve il verbale della seduta di ieri
http://iostudio.pubblica.istruzione.it/web/guest/verbali_forum.html