Aperte le iscrizioni alla SFS 2010!!!

Carissimi, sono ufficialmente aperte le iscrizioni per la attesissima Scuola di Formazione nazionale per Studenti, la SFS 2010!!!! Tre giorni di dibattito, confronto e passione aperti a tutti gli studenti delle scuole secondarie superiori d’Italia, aderenti e non all’associazione. Perciò ditelo ai vostri prof, ai vostri educatori giovanissimi, ai presidi, ai compagni, ai quattro venti: gli studenti possono lasciare il segno! Il Movimento Studenti di Azione Cattolica dà appuntamento a 2000 studenti a RIMINI, dal 16 al 18 aprile 2010!

Vuoi saperne di più? Vai a curiosare sul brioso sito www.sfs.azionecattolica.it e… falla girare!

Intanto una clamorosa notizia: i costi. Rullo di tamburi… il viaggio verso RIMINI andata e ritorno, da qualsiasi angolo dell’Italia costa solo 20 euro!!! Basta aderire al fondo viaggio nazionale, aggiungendo la quota dei 20 euro a quella di partecipazione della SFS che è di soli 100 euro. Ed è TUTTO INCLUSO, dai pasti al dormire al viaggio!!! La SFS è davvero un regalo per tutti!!!

On-line tutti i materiali, dal programma alle note tecniche ai materiali per prepararsi ai temi della SFS. E c’è un’altra notizia: la SFS è formativa!!! Nessun pericolo per l’assenza da scuola: la SFS è riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione come valevole per il conseguimento dei crediti formativi. Una bella occasione perciò per fare un’ottima esperienza formativa, una ganza dose di divertimento… e sapere che tutto ciò è riconosciuto dal MIUR come attività scolastica! Una valida proposta alternativa alle gite lì dove non fossero possibili. Dai un’occhiata alla circolare per la partecipazione degli studenti che il Ministero ha inviato a tutti i presidi d’Italia

Ed una pagina è infine dedicata agli ex msacchini che vorranno festeggiare il 18 aprile il centenario. Domenica infatti spegneremo le candeline sulla torta della storia centenaria msacchina!

Insomma la SFS non potete proprio perdervela. é formativa, è popolare ed è per tutti. Davvero.

Cattedra UNESCO sul pluralismo religioso

Da alcuni anni è attiva inItalia una cattedra internazionale patrocinata dall’UNESCO sui temi del pluralismo religioso. Le lezioni, aperte a tutti, si offrono come occasione d’incontro e di ascolto di figure di spicco del panorama politico-religioso del mondo: sono già stati “prof per un giorno” il generale dei domenicani Timothy Radcliffe, il prof. Romano Prodi, il prof. Raimón Pannikar, e ha come ospiti nei prossimi anni figure del medio Oriente, della Russia, della Cina, dell’America Latina, dell’Africa.

Di seguito, segnaliamo gli appuntamenti previsti dalla cattedra in quest’anno accademico, dedicati proprio al tema del rapporto tra insegnamento religioso e istruzione pubblica. Ricordiamo che tali occasioni formative sono valide per il conseguimento di credito formativo per gli studenti delle scuole superiori.

  • 5 febbraio. I simboli religiosi nello spazio pubblico. Prendendo spunto dalla sentenza della Corte Europea dei diritti umani a Strasburgo, il già Presidente della Corte Costituzionale Valerio Onida, un teologo, Giuseppe Ruggieri, ed uno storico, A. Melloni, discuteranno la presenza del crocifisso nelle scuole e nello spazio pubblico
  • 3 marzo. Diritti delle donne a partire da Genesi 1. Interpretazione del brano biblico sulla creazione della donna e commento sull’attualità dell’emancipazione femminile a cura di HAIM BAHARIER, una delle voci più autorevoli dell’ebraismo europeo, allievo del filosofo Emmanuel Levinas.Aula dello Stabat Mater all’Archiginnasio di Bologna, ore 17
  • fine aprile 2010: Lectio Magistralis del prof. Sergei Ignatov, MInistro dell’Istruzione, della Gioventù e delle Scienze della Repubblica di Bulgaria e rettore della New Bulgarian University. Tema: L’insegnamento religioso in un contesto pluralista

per info: www.unescochair.fscire.it

Una foto alle scuole italiane!

Caro MSAC

Sono una studentessa universitaria che collabora con Italia Futura, un’associazione nata per promuovere il dibattito sul futuro del Paese. Lo scorso 16 gennaio abbiamo inaugurato a Napoli la campagna sui Maestri d’Italia a cura del prof. Adolfo Scotto di Luzio ( http://www.italiafutura.it/dettaglio/110022/maestri_ditalia): “investire su una scuola di qualità: è così che l’Italia che vuole guardare avanti si prende cura di se stessa”.

Ti  scrivo, in quanto Movimento Studenti di Azione Cattolica, per chiedere il tuo aiuto. Abbiamo deciso di dar vita a un censimento fotografico delle scuole del nostro paese: stiamo raccogliendo le foto delle scuole d’Italia, per mostrare quelle stesse foto a architetti e professionisti che possano costruire insieme la scuola che vorremmo (http://www.italiafutura.it/dettaglio/110269/scuole_degli_italiani)

Ti chiedo quindi di inviarci una o più foto delle vostre scuole, rispondendo a questa mail oppure pubblicandole direttamente sulla pagina di Italia Futura su Facebook (http://www.facebook.com/pages/Italia-Futura/115688019273), per poter analizzare insieme lo stato attuale degli edifici scolastici e individuarne le soluzioni. Le foto andranno poi a formare una mostra sulle Scuole d’Italia, in concomitanza con il centocinquantenario dell’unità d’Italia. Anche attraverso questa sfida si gioca il futuro della scuola nel nostro Paese.

Sarebbe bello poter coinvolgere un gran numero di giovani in questa iniziativa: solo insieme possiamo migliorare la condizione delle scuole italiane!

Ti invito inoltre a dare un’occhiata al nostro sito: http://www.italiafutura.it/.

A presto, Elisa

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Elisa Gerardis
Italia Futura
Viale Parioli 124, 00197 Roma
Tel 06.8079944
Fax 06.80660332
gerardis@italiafutura.it
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Nasce sulla rete w il concilio!

Un portale per far conoscere il Concilio Vaticano II alle nuove generazioni!

Viva il Concilio‘ è anzitutto espressione di ringraziamento, poiché lungo i secoli della sua storia alla Chiesa non è mai venuta meno l’assistenza dello Spirito Santo. Nel caso del concilio Vaticano II, ancora una volta, lo Spirito di Dio non ha lesinato i suoi doni, versandoci in grembo «una misura buona, pigiata, scossa e traboccante» (Lc 6,38b). Deo gratias.

Viva il Concilio‘, oltre ad essere una benedizione, costituisce una pro­messa: solo a condizione di rinnovare la fedeltà e la verità di quell’evento spi­rituale sarà possibile per la Chiesa cattolica disporre dei doni ricevuti e tenerne viva la memoria. In modo tenace Paolo VI ha richiamato il dovere ecclesiale della “fedeltà al Concilio”, poiché trattandosi di un evento che chiama in causa la responsabilità apostolica, prima «dobbiamo comprenderlo» poi «dobbiamo seguirlo».

Viva il Concilio‘ è un compito che si fonda sulla memoria, impegna il presente e apre alla profezia. Occorre «ricordare che il Concilio scaturì dal grande cuore del papa Giovanni XXIII […] Noi tutti siamo davvero debitori di questo straordinario evento ecclesiale» (Benedetto XVI). Per questo, la lezione dell’ultimo Concilio dev’essere accolta come «la grande grazia di cui la Chiesa ha beneficiato nel secolo XX: in esso ci è offerta una sicura bussola per orientarci nel cammino del secolo che si apre» (Giovanni Paolo II).

Viva il Concilio‘ vuol essere, per ultimo, un sito web – promosso da Giacomo Canobbio, Piero Coda, Severino Dianich, Massimo Nardello, Gilles Routhier, Marco Vergottini, con i cardinali Carlo M. Martini e Roberto Tucci, e il vescovo Luigi Bettazzi. Vi si troveranno a) fonti; b) interventi magisteriali; c) saggi teologici; d) iniziative (testi, video, convegni e pubblicazioni), utili per sollecitare il popolo di Dio a leg­gere e interpretare “nel cono di luce del Concilio” (Paolo VI) l’agire e la testimonianza ecclesiale nell’oggi della storia.

Milano parla della riforma…

da www.agensir.it

Più che un “progetto di riforma”, quello che si è appena concluso con le ultime disposizioni del ministro Gelmini è “un riordino della scuola italiana, con una riduzione di tempo-scuola e una semplificazione di percorsi per la secondaria, che lasciano però sussistere quattro diversi percorsi – tra loro poco comunicanti – per soddisfare l’obbligo scolastico e/o giungere al diploma”. E’ quanto si legge in un documento a cura dell’Azione Cattolica Ambrosiana, l’Aimc (Associazione italiana maestri cattolici) e l’Uciim (Unione cattolica italiana insegnanti medi) di Milano, che definisce la riforma scolastica “un riordino amministrativo dell’esistente, dettato da esigenze economiche”. “Punto fermo necessario”; comunque, ma “insufficiente”, perché “manca un’idea di fondo, un progetto nuovo, più ambizioso a livello culturale e didattico, almeno all’altezza dei valori sempre rimarcati dai progetti di legge via via emanati”. Una “lacuna”, questa, che per i firmatari del documento non è però attribuibile soltanto alla politica, quanto piuttosto al fatto che “manca nel nostro Paese un’attesa positiva e costruttiva riguardo ala scuola”, percepita da adulti e giovani “come una pratica da sbrigare, un male necessario, come le tasse, distante dai mondi vitali che ne motiverebbero l’esistenza”.

Se il” riordino” giunge al traguardo, è la tesi delle associazioni, “ora la parola passa alle scuole, alle famiglie, perché molto resta ancora da pensare e da fare”. Di qui la necessità di “ripartire seriamente dalla centralità della persona, pensata dentro una trama di relazioni sociali importanti, ragioni per le quali la scuola ha un valore strategico nella crescita di un Paese”. In un Paese, come il nostro, “divenuto multiculturale, multietnico, luogo di immigrazione dopo decenni di emigrazione, ottava potenza mondiale a livello economico” – si legge nel documento – “tornare a pensare a partire dal dato costituzionale è un compito possibile e necessario per dare anima alla scuola e per comprendere la sua decisività per formare giova i dialogici, capaci di convivenza in un contesto pluralista, democratico, europeista, capaci di abitare e di edificare una società realmente multiculturale, integrata, non impaurita, disponibile ad offrire a ciascuno pari opportunità di riuscita”. Raccogliere la “sfida educativa” significa inoltre far sì che i valori della Costituzione si traducano in “processi di cittadinanza attiva”. In ambito scolastico, infine, “urge il completamento della revisione degli organismi che governano sia le autonomie scolastiche che l’intero sistema d’istruzione e formazione, oltre che l’indicazione dell’iter di formazione dei docenti iniziale e in servizio.

VIA ALLA RIFORMA DELLE SUPERIORI

Oggi, 4 febbraio, il Consiglio dei ministri ha dato il via definitivo alla riforma del sistema di istruzione secondario di II grado approvando, in seconda lettura, i regolamenti recanti “norme per il riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali”. La riforma partirà già dal prossimo anno scolastico per le SOLE classi prime. Accolta quindi la richiesta del Forum delle Associazioni studentesche maggiormente rappresentative, delle commissioni cultura di Camera e Senato e del Consiglio di Stato.
Dal prossimo anno scolastico il sistema di istruzione secondario di II grado sarà così organizzato: 6 percorsi liceali (classico, scientifico – diviso in due indirizzi-, linguistico, scienze umane e coreutico-musicale), 2 settori per gli istituti tecnici – economico e tecnologico – (suddivisi al loro interno in diversi ambiti per un totale complessivo di 11 indirizzi) e, infine, altrettanti settori, con 6 indirizzi complessivi, per i professionali.

Il primo settore degli istituti tecnici riguarda due indirizzi: “amministrativo, finanza e marketing” e “turismo”. Il secondo settore – quello tecnologico – è suddiviso in nove indirizzi:  “meccanica, meccatronica ed energia”, “trasporti e logistica”, “elettronica ed elettrotecnica”, “informatica e telecomunicazioni”, “grafica e comunicazione”, “chimica, materiali e biotecnologie”, “sistema moda”, “agraria, agroalimentare e agroindustria” e, infine, “costruzioni, ambiente e territorio”.

Gli istituti professionali saranno suddivisi, invece, in 2 settori: “servizi” e “industria e artigianato”.

USCITE LE MATERIE PER LA MATURITA’ 2010

Ieri, 29 gennaio, il ministro Mariastella Gelmini ha annunciato, mediante il suo canale su YouTube, le materie oggetto della seconda prova per l’Esame di Stato 2010 e quelle che saranno affidate ai commissari esterni!

Liceo Classico: Greco in II prova (interno) e Italiano, Matematica e Scienze Naturali affidate al commissario esterno

Liceo Scientifico: matematica in II prova (interno) e Italiano, Inglese e Filosofia affidate agli esterni

Liceo Linguistico: lingua straniera in II prova (interno) e Italiano, matematica e filosofia agli esterni

giuridico economico aziendale: economia aziendale in II prova (interno) e Italiano, matematica e diritto agli esterni

Per gli altri indirizzi visitate il sito del Ministero; di seguito il link al quale collegarsi: http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2010/dm5_10.shtml

L’importante è partecipare

Pubblicato sulla rivista “Enrico Medi”

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di Saretta Marotta -Segretaria nazionale MSAC
e Andrea Iurato – Segretario nazionale FUCI

A pensare agli ingredienti della formazione di un giovane viene in mente la fila di ampolline sulla mensola di Gargamella: letture, incontri, la scelta del gruppo da frequentare, la formazione religiosa, tutto in boccettine ciascuna con la propria etichetta sopra, da dosare con cura onde evitare che qualche sapore prevalga sugli altri, pena l’avere il giovane topo da biblioteca, o quello iper-relazionale, quello da sagrestia e quello secchione. La formazione dei giovani in realtà “campa” invece prevalentemente di luoghi. Sono i luoghi fisici, concreti, quelli che informano di sé la vita di ciascuno. Quei luoghi così radicalmente integrati nella nostra vita che, pur essendo sempre sotto il nostro naso, raramente ci accorgiamo di quanto ci trasformino. La nostra casa, ovvero la nostra famiglia, il lavoro che svolgiamo, l’attività che non solo occupa gran parte della nostra giornata e di tutti i nostri pensieri, ma costituisce praticamente la nostra identità. Essere studenti allora, dall’adolescenza al quarto di secolo, non significa semplicemente passare il tempo sui libri, ma abitare un luogo, una condizione. È una questione di identità, di vocazione, di consapevolezza del compito assegnato alla nostra vita per quel frammento di tempo, per quegli anni. È la scommessa che l’Azione Cattolica sogna per tutti i propri studenti, armandoli di una consapevolezza che li spinga a guardare il loro tempo e il loro “luogo” con occhi sapienziali, che sappiano discernere la differenza cristiana da portare tra i banchi di scuola. La sfida è lanciata già agli studenti delle scuole superiori, perché a 15, 16, 17 anni si può essere capaci di responsabilità e partecipazione. Responsabilità per i mille volti che a scuola incontriamo: i banchi sono laboratorio di relazione, tra compagni, coi professori, sono il ring su cui ci giochiamo i primi amori e pure gli scontri più duri; sono anche l’occasione per lasciare sul campo i compagni dei banchi dietro, quelli che abbiamo fatto “fuori” dalla nostra vita con i fendenti dell’indifferenza, del disinteresse, del “non è compito mio”, rimettendoci in bocca le parole di Caino “sono forse io custode di mio fratello?”. La “convivenza civile” di cui tanto ci parlano i programmi di educazione civica è allora incarnata in qualcosa di molto concreto, inesorabilmente tangibile e che interpella tutti. Come tutti ci coinvolge quella domanda di partecipazione di cui tante volte proprio sui banchi troviamo le tracce, magari graffiate sulla superficie con uniposca colorati a lasciare impronte di nomi, date, “segni” del nostro passaggio, Continua a leggere

Anche la commissione cultura del Senato approva la riforma

è arrivato anche l’ultimo parere prima del varo definitivo al Consiglio dei Ministri

La riforma di licei, tecnici e professionali colleziona quindi un altro voto, dopo quello della VII commissione Cultura della Camera

Anche la commissione del Senato ha detto sì, ma con alcune importanti condizioni, che potrebbero mettere in difficoltà il Governo

  • inizio della riforma nell’anno 2010/2011 sì, ma solo a partire dalle prime classi (non il biennio, cioè le prime di quest’anno scolastico)
  • invito a “riconsiderare, nel contesto del medesimo quadro orario complessivo, la riduzione delle discipline scientifiche e di indirizzo”, specie per i professionali, per i quali si è chiesto di non “tagliare” più di 2 ore a settimana (che già in un anno sono tantissime!)
  • revisione del riordino delle cattedre, come già suggerito dal parere del Consiglio di Stato, tramite regolamenti e non decreti (ci vorrà quindi più tempo)

vedremo come il Consiglio dei Inistri recepirà tali condizioni… intanto la riforma slitta per ora alla fine di marzo