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Ecco le commissioni d’esame

Sono on-line da stamattina sul sito del ministero i nomi dei componenti delle commissioni per gli esami di Stato di tutta Italia. Per cercare la tua, basta andare sul motore di ricerca all’interno del sito del MIUR, inserire il nome dell’istituto, oppure la provincia e la tipologia di scuola, oppure direttamente il nome di un prof per arrivare subito ai risultati desiderati

A cosa serve conoscere in anticipo i nomi dei membri della commissione? Lasciando perdere le supposte distinzioni tra “buoni e cattivi” (per fortuna non avremo Dario Argento come nella serie tv “Tutti pazzi per amore!”) è molto importante capire chi sono i docenti membri della commissione per farsi un’idea sulle loro competenze di valutazione. Sapere che ad esempio il presidente della commissione è laureato in storia ci permetterà di intuire che durante l’esame orale potrebbe farci qualche domanda su quella materia, oppure che è il caso di studiare bene la fisica se il presidente di commissione è specializzato in quella

“Cum grano salis” (andate a studiare sul vocabolario cosa vuol dire, se non lo sapete… non si sa mai!) gambe in spalla gente e buona fortuna.

Il Movimento Studenti di Azione Cattolica di tutta Italia in questi giorni vi ha nelle sue intenzioni di preghiera!

CIAOOOO

Istruzioni per gli esami di Stato 2010!!!

Con l’Ordinanza ministeriale n. 44 del 5 maggio 2010, il Ministero dell’istruzione ha dettato le istruzioni e le modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e non statali. Date un’occhiata per capire come funziona anche il meccanismo dei crediti formativi!!!!

E’ nata Emma, la figlia del ministro Gelmini

è nata stamattina Emma, l’attesissima (anche da noi msacchini) figlia del ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini. Dopo una settimana di ritardo (doveva nascere il 5) è stato alla fine un parto cesareo.

Per questo il Ministro Gelmini NON parteciperà alla nostra sfs del 16-18 aprile a Rimini

Ha disposto però che intervenga il suo consigliere politico, Max Bruschi,. Già nostro ospite alla MOCA dello scorso aprile, Bruschi nel frattempo ha curato il nuovo regolamento sulla valutazione degli alunni e oggi è Presidente della cabina di Regia per i nuovi Licei e Coordinatore della Commissione preposta alle nuove Indicazioni nazionali per i licei e per il primo ciclo di Istruzione.

Buona maternità, Ministro

La bozza delle Indicazioni nazionali per il Sistema dei Licei

Lo scorso 15 marzo il Ministero, sul sito nuovilicei.indire.it, ha pubblicato la bozza delle indicazioni nazionali per il Sistema dei Licei, ulteriore tappa della riforma della Scuola secondaria di II grado.

Visitando il sito nuovilicei.indire.it (link riportato qui di seguito) potete scaricare la bozza delle indicazioni elaborata dal ministero. http://nuovilicei.indire.it/

VIA ALLA RIFORMA DELLE SUPERIORI

Oggi, 4 febbraio, il Consiglio dei ministri ha dato il via definitivo alla riforma del sistema di istruzione secondario di II grado approvando, in seconda lettura, i regolamenti recanti “norme per il riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali”. La riforma partirà già dal prossimo anno scolastico per le SOLE classi prime. Accolta quindi la richiesta del Forum delle Associazioni studentesche maggiormente rappresentative, delle commissioni cultura di Camera e Senato e del Consiglio di Stato.
Dal prossimo anno scolastico il sistema di istruzione secondario di II grado sarà così organizzato: 6 percorsi liceali (classico, scientifico – diviso in due indirizzi-, linguistico, scienze umane e coreutico-musicale), 2 settori per gli istituti tecnici – economico e tecnologico – (suddivisi al loro interno in diversi ambiti per un totale complessivo di 11 indirizzi) e, infine, altrettanti settori, con 6 indirizzi complessivi, per i professionali.

Il primo settore degli istituti tecnici riguarda due indirizzi: “amministrativo, finanza e marketing” e “turismo”. Il secondo settore – quello tecnologico – è suddiviso in nove indirizzi:  “meccanica, meccatronica ed energia”, “trasporti e logistica”, “elettronica ed elettrotecnica”, “informatica e telecomunicazioni”, “grafica e comunicazione”, “chimica, materiali e biotecnologie”, “sistema moda”, “agraria, agroalimentare e agroindustria” e, infine, “costruzioni, ambiente e territorio”.

Gli istituti professionali saranno suddivisi, invece, in 2 settori: “servizi” e “industria e artigianato”.

USCITE LE MATERIE PER LA MATURITA’ 2010

Ieri, 29 gennaio, il ministro Mariastella Gelmini ha annunciato, mediante il suo canale su YouTube, le materie oggetto della seconda prova per l’Esame di Stato 2010 e quelle che saranno affidate ai commissari esterni!

Liceo Classico: Greco in II prova (interno) e Italiano, Matematica e Scienze Naturali affidate al commissario esterno

Liceo Scientifico: matematica in II prova (interno) e Italiano, Inglese e Filosofia affidate agli esterni

Liceo Linguistico: lingua straniera in II prova (interno) e Italiano, matematica e filosofia agli esterni

giuridico economico aziendale: economia aziendale in II prova (interno) e Italiano, matematica e diritto agli esterni

Per gli altri indirizzi visitate il sito del Ministero; di seguito il link al quale collegarsi: http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2010/dm5_10.shtml

Partono a Gennaio gli sms “spioni”

Se avete intenzione di marinare la scuola, eccovi in aggiunta al senso di colpa un ulteriore aiuto a frenare le bramose voglie di vacanza. Constatata la clamorosa solitudine del vostro banchetto vuoto, un sms  invato dalla segreteria amministrativa avvertirà immediatamente mamma e papà. Se siete accucciati sotto le coperte per un’improvvisa febbre, niente di grave, i vostri genitors potranno rispondere “tutto ok, ha 1 po’ di febbr, ma torna prox”. Se invece vi credevano ligi al dovere chini sui libri sarà un bel problema.

E con l’annuncio del ministro Brunetta di questa novità che pare debba partire a gennaio è cominciato il dibattito tra pedagogisti, studenti e genitori arrabbiati. Tra i molti “finalmente” che osannano un provvedimento che a parer loro frenerà il lassismo studentesco, qualche voce fuori dal coro grida nel deserto: occhio a non deresponsabilizzare gli studenti, ma soprattutto a non dare loro FIDUCIA.

Potrebbe non essere istruttivo nè educativo delegare la responsabilità di andare tutti i giorni a scuola al freno naturale imposto dalla SANZIONE. Siamo proprio sicuri che fare il proprio dovere per paura sia educativo? senza contare che, con un approccio in questi termini, appena trovato il modo di aggirare il rischio, o al primo cedimento (ritardo, dimenticanza, tolleranza) della scuola nell’invio degli sms, lo studente potrebbe tornare alla carica. E allora?

Coraggio, msacchini, tocca a noi esprimerci. Noi che a scuola ci abitiamo tutti i giorni, che ne pensiamo? gli sms sono la manna dal cielo o ci deresponsabilizzano? e ricordate che a gennaio verranno introdotti solo dagli istituti che lo vorranno… sarà un bel dibattito nelle vostre scuole. damose da fà!

Stoppata la riforma Gelmini di licei e tecnici

I tre regolamenti sul secondo ciclo dell’istruzione (uno per i licei, uno per i tecnici e uno per i professionali) sono stati ancora una volta stoppati. La prima battuta d’arresto l’avevano avuta per l’introduzione della legge sui decreti legislativi che prevede almeno un passaggio per le commissioni parlamentari prima della loro trasformazione in legge. Un’iter prolungato che ha quindi richiesto più tempo, ma ad oggi sembra che, nonostante fossero stati previsti entro la fine di novembre, tali pareri proprio delle commissioni parlamentari non siano ancora pervenuti

Il 9 dicembre la notizia del secondo alt: il Consiglio di Stato  ha temporaneamente stoppato i tre dpr perchè vuole vederci chiaro:  “Sui punti segnalati occorre che il Ministero dell’istruzione fornisca i chiarimenti richiesti”.

Il Ministero infatti deve chiarire:1) LE MODALITA’ di attuazione dei regolamenti che prevedono, lo ricordiamo, la ristrutturazione dei piani orari e degli indirizzi di studi. Il ministero deve appunto prima fornire le nuove indicazioni nazionali riguardo gli Obiettivi Specifici di Apprendimento (i nuovi “OSA”). sono previste poi cattedre riarticolate, ma la cui riforma ancora non si vede, e nuovi criteri di valutazione

Bisogna poi verificare 2)che i dpr non confliggano con la legge sull’AUTONOMIA DIDATTICA. non solo per le porzioni orarie lasciate all’autodeterminazione delle scuole, ma anche per quella costituzione di consigli scientifici di docenti con ospiti esterni, dipartimenti, ecc che a parte del consiglio di stato andrebbero lasciate, per il principio dell’autonomia, all’autodeterminazione degli istituti. Anche perchè per la costituzione di tali organi non sono previsti finanziamenti

Da chiarire poi, è del il passaggio più controvero, 3)le modalità del PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTI, una confusione che ha lasciato le scuole in balia del caos e dell’incertezza: “E’ opportuno che il Ministero dell’istruzione illustri la graduazione di tale passaggio, anche con riguardo alla tutela dell’affidamento degli studenti che, trovandosi nelle situazioni di transito, subiranno una modificazione dell’iter formativo prescelto”.

Stando così le cose, è assodato che i tempi si allungano ed è improbabile che la riforma sia operativa dal prossimo anno.

La presentazione della Carta dello Studente

Come vi avevamo promesso nell’ultimo post, vi alleghiamo la presentazione, realizzata dalla Direzione Generale per lo Studente del MIUR, della Carta dello Studente-Io Studio!

La presentazione è salvata in pdf e vi potrà servire per pubblicizzare e per far conoscere, durante i Punti di Incontro (PdI) questo importante e innovativo strumento a disposizione degli studenti italiani…

Come sempre ribadiamo la nostra disponibilità a segnalare al MIUR eventuali disservizi riguardanti la Carta dello Studente-Io Studio! Scriveteci a msac@azionecattolica.it

Carta dello Studente-Io Studio!

Diritto allo Studio: al via ieri il confronto

Si è svolto ieri (2 dicembre) presso la sede del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il primo incontro del tavolo sul Diritto allo Studio. Al tavolo hanno preso parte i ministri Mariastella Gelmini (Istruzione) e Giorgia Meloni (Gioventù), le associazioni dei genitori e le associazioni studentesche che fanno parte del Forum delle associazioni studentesche. A seguito di questo incontro i due ministri con alcuni tecnici del MIUR hanno preso parte anche ad un confronto con gli Enti locali ed in particolare con la conferenza Stato-Regioni. Per il MSAC hanno preso parte Marco Maccolini, collaboratore centrale, e Michele Azzoni, incaricato MSAC per il Triveneto.

L’incontro aveva lo scopo, secondo quanto preannunciato dalla Gelmini, di conoscere le proposte e le istanze delle associazioni studentesche e dei genitori. Tutte le associazioni si sono dette molto soddisfatte dell’idea del governo di intervenire sul tema del diritto allo studio elaborando un testo condiviso dalle associazioni e dalle Regioni da presentare alle Camere che, come sottolineato dall’On. Giorgia Meloni, manterranno il loro potere legislativo e quindi potranno apportare tutte le modifiche che riterranno opportune.

Tutte le associazioni, sia quelle degli studenti sia quelle dei genitori, hanno però fatto emergere la necessità di un confronto diretto da parte delle associazioni con la conferenza Stato-Regioni per capire anche le loro disponibilità ma soprattutto la necessità di garantire risorse finanziarie per poter elaborare qualcosa di nuovo sul diritto allo studio. I ministri hanno assicurato il loro impegno in prima persona su questi punti anche se il ministro Meloni ha sottolineato che le risorse finanziarie disponibili, in un periodo di crisi, non sono illimitate e che quindi è necessario uno studio dei costi-benefici delle varie proposte avanzate.

Molti sono stati gli ambiti del diritto allo studio trattati durante il confronto. Il MSAC ha evidenziato la necessità (urgente!!) di una legge quadro sul diritto allo studio che garantisca livelli essenziali di prestazioni erogabili in modo che, in Italia, non ci siano più troppe disparità fra le regioni pur consapevoli del fatto che la scuola superiore, secondo quanto stabilito dall’articolo 117 comma 3 della nostra Carta Costituzionale, è di competenza concorrente fra Stato e Regioni. Questa legge quadro dovrebbe quindi garantire alle famiglie un sostegno economico per far fronte al problema del caro libri (pensando magari anche alla possibilità dell’introduzione del servizio prestito libri come già avviato da alcuni comuni italiani, fra i quali quello di Roma), la possibilità di usufruire dei trasporti pubblici a prezzi agevolati, di usufruire di borse di studio, come stabilito dall’articolo 34 della nostra Costituzione, dovrebbe incentivare la diffusione della Carta dello Studente “Io Studio”, rendendo possibili convenzioni locali. Insomma una legge che punti a garantire davvero una scuola “aperta a tutti” e che eviti il più possibile la dispersione scolastica. La necessità di una legge quadro sul diritto allo studio è stata condivisa anche dalle altre associazioni degli studenti e dai genitori e in particolare dai ministri che hanno spiegato che proprio su questo vorrebbero puntare.

Tutte le associazioni studentesche, a partire dal MSAC, hanno chiesto però di garantire, all’interno di questa legge sul diritto allo studio, iniziative per l’edilizia scolastica con lo scopo di intervenire ALMENO nelle zone a rischio sismico e in quelle scuole a rischio crollo, trovando il favore del ministro Gelmini che ha ricordato che ad oggi, con l’anagrafe degli istituti scolastici, si è giunti a monitorare più del 70% degli istituti.

Sul problema del caro libri, i ministri hanno garantito che in finanziaria saranno previste le risorse economiche necessarie per finanziare l’acquisto dei libri di testo per la Scuola Primaria, a seguito di un chiarimento chiesto dalla Rete degli Studenti, e il ministro Meloni ha illustrato brevemente l’iniziativa approvata dal suo ministero di introdurre nelle scuole italiane degli e-book. Su questo punto tutte le associazioni hanno sottolineato che questa innovazione tecnologica è molto apprezzata ma che bisogna tener conto che non tutte le famiglie italiane sono dotate di un computer.